Varate da Campania, Toscana, Umbria e Lombardia le normative di riforma della gestione del territorio regionale
Proprio alla fine della legislatura quattro regioni – Campania, Toscana, Umbria e Lombardia – hanno approvato le leggi che riformano il governo del territorio.
La Campania con la L. 22 dicembre 2004, n. 16 ha optato per un`autonoma rilettura delle disposizioni della Legge urbanistica fondamentale dello Stato (L. 1150/1942), seppure con alcune aperture ad istituti di nuova generazione, quali la perequazione, il potere di esproprio ai privati per l`attuazione dei comparti urbanistici, le Società di Trasformazione urbana.
La Toscana (L. 3 gennaio 2005, n. 1) e l`Umbria, invece, hanno rivisitato le loro precedenti leggi di riforma urbanistica, mantenendo l`impianto precedente già improntato al nuovo sistema di pianificazione che prevede una scissone del piano comunale in due parti, piano strutturale (o strategico) e piano operativo.
La Lombardia, infine, con al L. 11 marzo 2005, n. 12 ha innovato rispetto alla strada aperta dalla Toscana nel 1995, sostituendo il piano strutturale con un documento di programmazione che è accompagnato dal piano dei servizi, aprendosi alle proposte dei privati di programmi complessi e affidando al piano delle regole gli interventi per la funzionalità del patrimonio edilizio esistente.
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