è stato nuovamente trasmesso al Parlamento lo Schema di Dlgs sul federalismo fiscale con le relative osservazioni e modifiche del Governo (“Testo, con modificazioni, dello Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale e relative osservazioni del Governo”” –
Atto n. 292-bis), per rendere le comunicazioni di cui all`art. 2, comma 4, della L. 42/2009 (Federalismo fiscale). La legge delega prevede, infatti, che il Governo qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari è tenuto a “ritrasmettere”” i testi alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni, nonchè a rendere “comunicazioni”” davanti a ciascuna Camera. La legge chiarisce, altresì, che decorsi trenta giorni dalla data della nuova trasmissione i decreti possono essere comunque adottati dal Governo in via definitiva.
Per quanto concerne l`iter del provvedimento, lo Schema è stato approvato preliminarmente dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 4 agosto 2010 ed è stato, in seguito, esaminato dalle competenti Commissioni parlamentari che ne hanno concluso l`esame il 3 febbraio.
Al riguardo, la Commissione Bicamerale per l`attuazione del federalismo fiscale, ha respinto, ai sensi dell`art. 7 del Regolamento della medesima Commissione, la proposta di parere del Relatore On. La Loggia, essendovi stata parità tra i voti favorevoli e quelli contrari. La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, preso atto che “la Commissione bicamerale non ha approvato alcuna proposta di parere”” ha convenuto “sull`opportunità di soprassedere all`espressione del parere””. La Commissione Bilancio del Senato ha, invece, espresso parere favorevole – subordinato all`accoglimento di alcune condizioni – “alla proposta contenuta nel parere avanzata dal Presidente La Loggia in esito alle votazioni conclusesi nella seduta pomeridiana del 2 febbraio 2011“, presso la Commissione parlamentare per l`attuazione del federalismo fiscale.
Concluso l`esame parlamentare, il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella seduta straordinaria del 3 febbraio u.s., il decreto legislativo che è stato, successivamente, dichiarato irricevibile dal Capo dello Stato. Il Presidente Napolitano, in relazione all`emanazione del testo del decreto legislativo, ai sensi dell`articolo 87 della Costituzione, ha comunicato al Presidente del Consiglio – come precisato in una nota del Quirinale – che “non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta emanazione, non essendosi perfezionato il procedimento per l`esercizio della delega previsto dai commi 3 e 4 dell`art. 2 della Legge n. 42 del 2009 che sanciscono l`obbligo di rendere comunicazioni alle Camere prima di una possibile approvazione definitiva del decreto in difformità dagli orientamenti parlamentari””.
Il 9 febbraio 2011 il Consiglio dei Ministri ha, quindi, deliberato la trasmissione alle Camere dello Schema di decreto in oggetto in un testo che – recependo il parere reso dalla Commissione Bilancio del Senato – ripropone sostanzialmente il contenuto della proposta di parere presentata dal Relatore La Loggia il 2 febbraio u.s., sui cui si è espressa la Bicamerale.
In particolare, al Senato, il Governo riferirà in Aula nella giornata del 22 febbraio p.v..
Si vedano precedenti del 30 novembre 2010 e del 4 febbraio 2011.