In relazione all`iter del disegno di legge recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell`illegalità nella pubblica amministrazione”” (DDL 4434/C ed abb.)all`esame, in seconda lettura, delle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati, l`Associazione è tornata ad evidenziare, come già nel corso dell`audizione presso le medesime Commissioni (al riguardo, si veda precedente del 13 settembre 2011), le proprie proposte di modifica della disposizione relativa all`istituzione presso ogni prefettura delle c.d. “white list“.
Infatti la norma benchè indichi, come più volte richiesto dall`ANCE, le attività economiche che, secondo comprovata esperienza, confermata dalla direttiva del Ministro Maroni del 23 giugno 2010, costituiscono i settori più esposti al rischio di infiltrazione mafiosa, non precisa le modalità con le quali dovrà essere effettuato il controllo degli operatori iscritti nell`elenco della Prefettura, nonchè le conseguenze derivanti dall`esito negativo degli accertamenti.
Inoltre, l`Associazione ha sottolineato l`opportunità di prevedere che l“iscrizione negli elenchi della Prefettura debba essere obbligatoria ai fini dell`esercizio delle attività specificatamente indicate. Tale obbligatorietà di iscrizione per l`esercizio di attività già sottoposte a provvedimenti di tipo autorizzatorio dell`amministrazione per altri aspetti eviterebbe il configurarsi di un doppio regime tra appalti pubblici, per i quali l`appaltatore potrebbe scegliere i propri subcontraenti nelle liste controllate dalle Prefetture, e appalti privati, per i quali l`appaltatore non avrebbe alcuna garanzia, sotto il profilo dell`assenza di penetrazione malavitosa, nella scelta di propri contraenti. Inoltre, ha rilevato che l`esperienza relativa alle previsioni legislative di “white list“ non obbligatorie, ma facoltative ed in particolare quella concernente la ricostruzione in Abruzzo (art. 16 DL 39/2009 convertito dalla L.77/2009) non hanno prodotto risultati rilevanti in termini di imprese richiedenti l`iscrizione.
Le modifiche auspicate, ad avviso dell`ANCE, consentiranno di ricondurre la materia ad una trattazione unitaria con quanto previsto dalla norma, già in vigore, contenuta nel DL 70/2011 convertito dalla L. 106/2011 (cd. decreto “sviluppo””).
La proposta dell`ANCE è stata sostanzialmente condivisa e sarà oggetto di valutazione nel prosieguo dell`iter formativo del provvedimento