In relazione all`iter dello Schema di decreto legislativo recante “Disposizioni integrative e correttive al Codice del processo amministrativo”” (
Atto n. 399), all`attenzione, per il parere al Governo, della Commissione Affari Costituzionali del Senato e della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, l`Associazione ha evidenziato, nelle competenti sedi parlamentari, le proprie osservazioni sul provvedimento che, in attuazione della L. 69/2009 (Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonchè in materia di processo civile), reca una serie di correzioni formali nonchè integrazioni al Dlgs 104/2010 “Codice del processo amministrativo””.
L`ANCE si è, in particolare, soffermata sulla norma del testo che sostituisce l`art. 120, comma 5, del Dlgs 104/2010 in tema di procedimento speciale da applicarsi alle controversie relative alle procedure di affidamento degli appalti pubblici, prevedendo la soppressione del dies a quo da cui decorre il termine di trenta giorni per la proposizione del ricorso.
L`art. 120 attualmente prevede che tale termine decorra alternativamente: dalla ricezione della comunicazione di aggiudicazione ai controinteressati, di cui all`art. 79 del Dlgs 163/2009 (Codice Appalti); nel caso di bandi o avvisi di gara autonomamente lesivi, dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, di cui all`art. 66, c. 8, del medesimo Dlgs 163/2009; in ogni altro caso, dalla conoscenza dell`atto.
Al riguardo, l`Associazione ha evidenziato l`opportunità di lasciare invariato il testo dell`art. 120, comma 5, in quanto reca una previsione certa che consente al ricorrente di identificare facilmente il termine per l`impugnativa e, conseguentemente, ha rilevato la necessità di sopprimere la disposizione dello Schema in questione.
La proposta dell`ANCE è stata condivisa e sarà oggetto di valutazione nel corso dell`iter formativo del provvedimento.