Buzzetti: un anno fa scendemmo in piazza con gli Stati generali delle costruzioni
per denunciare che la situazione era drammatica
Avevamo ragione
Ora appare evidente che è stato un grande errore spegnere il motore dell’edilizia della nave Italia nel mare in tempesta, ma noi lo avevamo detto per tempo.
Era stato approvato già due anni fa un piano per le infrastrutture di grandi opere e un piano di piccole e medie opere (pacchetto Cipe) per le scuole e per la sicurezza del territorio, che è la prima grande infrastruttura del Paese. Ma è rimasto quasi del tutto inattuato.
Abbiamo poi proposto un piano per il rilancio delle città, per il risparmio energetico e per la riqualificazione delle periferie. Proposte che sono tutt’ora valide se vogliamo, attraverso l’edilizia, agganciare la ripresa economica e fare cose utili e necessarie per i cittadini e per il nostro Paese.