è stato assegnato alle Commissioni Bilancio della Camera dei Deputati e del Senato la “Comunicazione della Commissione Europea – Una tabella di marcia per la stabilità e la crescita”” (
COM/2011/669).
La Commissione Europea individua cinque settori di intervento fondamentali per garantire la sostenibilità del debito sovrano, la stabilità del sistema bancario e le prospettive di crescita dell`UE. Si tratta di fattori interdipendenti che devono essere attuati congiuntamente e il più rapidamente possibile.
In particolare, la tabella di marcia prevede quanto segue:
1) Dare una risposta decisa ai problemi della Grecia
I leader dell`UE devono dissipare ogni dubbio sulla sostenibilità economica del paese. Al riguardo la Commissione richiede:
– il pagamento della sesta tranche prevista dal programma per la Grecia;
– la definizione di un secondo programma di aggiustamento efficace, basato su un finanziamento adeguato con la partecipazione del settore privato e del settore pubblico, che si appoggi su meccanismi di controllo;
– un sostegno costante da parte della task force della Commissione per una piena e tempestiva attuazione del programma e per un utilizzo dei fondi strutturali disponibili in modo da rafforzare la competitività e far ripartire la crescita.
2) Migliorare le protezioni dell`area euro contro la crisi
La Commissione chiede che vengano rese operative al più presto le decisioni adottate a marzo e luglio dai Capi di Stato e di Governo dell`area euro e dalle istituzioni dell`UE, quali il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) e il meccanismo europeo di stabilità (MES), attraverso in particolare:
– programmi precauzionali: l`accesso a canali di questo tipo dovrebbe essere subordinato all`accettazione da parte degli Stati membri richiedenti di programmi di aggiustamento macroeconomico graduali sui quali Commissione e BCE verrebbero preventivamente consultate. Sono necessari un controllo e una sorveglianza rafforzati che potrebbero essere concordati a livello politico ed essere inclusi nel codice di condotta sul patto di stabilità e crescita;
– miglioramento della capacità di intervento del FESF mediante l`acquisto di debito pubblico sui mercati primari e intervento sui mercati secondari dove sussistono circostanze eccezionali e rischi per la stabilità finanziaria, nel rispetto di opportune condizioni.
3) Rafforzare il sistema bancario, segnatamente attraverso la ricapitalizzazione
Viene sollecitata la ricapitalizzazione del sistema bancario per rafforzarlo. Tale strategia deve:
– applicarsi a tutte le banche potenzialmente di importanza sistemica in tutti gli Stati membri;
– tener conto di tutte le esposizioni al debito sovrano dell`UE delle banche interessate per garantire la trasparenza totale sulla qualità delle attività;
– imporre temporaneamente un coefficiente di capitale nettamente più elevato costituito da capitale di qualità elevatissima al netto delle esposizioni. La definizione di capitale corrisponde sostanzialmente alla definizione contenuta nell`accordo internazionale Basilea III di cui è prevista l`applicazione nel 2015;
– prevedere il ricorso delle banche, in primo luogo, a fonti private di capitali e l`eventuale sostegno dei governi nazionali solo in caso di necessità. Qualora il sostegno non fosse disponibile, la ricapitalizzazione dovrà essere finanziata attraverso un prestito del FESF. Tutte le eventuali ricapitalizzazioni da fonti pubbliche devono essere compatibili con le norme UE sugli aiuti di Stato. La Commissione intende prorogare oltre il 2011 l`applicabilità della vigente normativa per gli aiuti di Stato a sostegno delle banche.
4) Attuare fin d`ora le politiche per migliorare la stabilità e la crescita
Tra le azioni per rilanciare in modo mirato la crescita e l`occupazione vengono indicate le seguenti:
· ottimizzare quanto già concordato a livello di UE, ad esempio:
– l`applicazione integrale della direttiva sui servizi;
– il completamento del mercato integrato dell`energia;
– l`attuazione anticipata della direttiva sui ritardi di pagamento, dal marzo 2013 al gennaio 2012, per aiutare le PMI;
· accelerare l`adozione di quanto è ancora in fase di codecisione,come:
– l`aumento dei tassi di cofinanziamento per i Fondi strutturali;
– l`adozione della direttiva sul risparmio energetico che promuove un uso più efficiente dell`energia;
– l`adozione delle proposte sulla tassazione del risparmio e delle altre iniziative fiscali già presentate;
– conferimento alla Commissione del mandato per negoziare accordi fiscali per l`intera Unione europea con paesi terzi;
– adozione del diritto comune europeo della vendita facoltativo;
· adottare con iter accelerato le proposte che la Commissione presenterà nei prossimi mesi, tra cui:
– le dodici proposte dell`Atto sul mercato unico volte a: agevolare l`accesso al venture capital in tutta Europa mediante un passaporto UE; creare una base giuridica comune per il riconoscimento reciproco transfrontaliero dell`autenticazione e della firma elettroniche; rivedere il quadro sugli appalti pubblici per semplificare le regole e instaurare procedure più trasparenti.
5) Costruire una governance economica più solida e integrata
Viene evidenziato che il ripristino della stabilità e di una crescita economica sostenibile nell`area dell`euro e nell`intera UE può essere realizzato solo perseguendo politiche sane a livello nazionale, nel contesto e sotto la guida di un`adeguata governance dell`Unione. Questo comporta un impegno rafforzato degli Stati membri a ricostituire e rafforzare la sostenibilità del debito pubblico attraverso un`adeguata combinazione di risanamento di bilancio e riforme strutturali per stimolare la crescita.
In tale ambito la Commissione propone di:
– attuare il più rapidamente possibile il nuovo pacchetto sulla governance economica anche mediante strumenti preventivi e correttivi più incisivi ai sensi del patto di stabilità e crescita (criteri di disavanzo/debito) e applicando le nuove procedure relative agli squilibri macroeconomici (procedura per gli squilibri eccessivi);
– rafforzare il semestre europeo di coordinamento delle politiche economiche per intensificare la sorveglianza delle politiche economiche e di bilancio.
Le misure evidenziate sono state confermate e ulteriormente dettagliate nella Comunicazione della Commissione “Analisi annale della crescita per il 2012“ (
COM/2011/815).
In particolare, sulla governance economica il Consiglio europeo dell`8-9 dicembre 2011 ha assunto ulteriori iniziative: 26 Paesi membri su 27 hanno concordato:
– un nuovo “patto di bilancio””, da istituire con un Accordo internazionale entro marzo 2012, e un rafforzamento del coordinamento delle politiche economiche, introducendo la regola del pareggio di bilancioa livello costituzionale e sanzioni automatiche in caso di disavanzo eccessivo;
– lo sviluppo di strumenti di stabilizzazione per fronteggiare le sfide a breve termine.
In allegato il Consiglio Europeo del 9 dicembre 2011.
5155-Consiglio Europeo del 9 dicembre 2011.pdfApri