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La grave situazione delle costruzioni, al 4° anno di crisi con 350 mila posti di lavoro persi, è il risultato di politiche economiche sbagliate, che hanno frenato il settore. Lo ha dichiarato il presidente Ance Buzzetti, a margine di un convegno di Ance Friuli Venezia Giulia, ribadendo le priorità per opere pubbliche e investimenti privati

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Buzzetti, politiche espansive per far ripartire il settore

31 Gennaio 2012
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[Il Piccolo – 31/01/2012 – di Massimo Greco]

«Edilizia, situazione drammatica»
Il presidente Ance Buzzetti a Trieste: politiche governative sbagliate, quarto anno di crisi

«Capiamo l`esigenza di avere i conti pubblici a posto, comprendiamo le iniziative liberalizzatrici, ma adesso ci vorrebbe un pò di equilibrio, un tocco, diciamo, keynesiano per far ripartire l`economia in generale e il nostro settore in particolare». Il “nostro settore”” è quello dell`edilizia e delle costruzioni, mentre l`inconsueto (vista la stagione …) riferimento a Keynes viene dal presidente nazionale dell`Ance, Paolo Buzzetti, che ieri a Trieste ha concluso un convegno sulla necessità di ripensare le nostre città. Buzzetti, imprenditore romano 56enne, è anche presidente di Federcostruzioni ed è componente della giunta confindustriale.
Presidente, foto del settore e della congiuntura.
Quarto anno consecutivo di crisi, 350 mila posti di lavoro persi, 40% di risorse pubbliche in meno a disposizione, 40% di risorse private in meno investite. Situazione drammatica.
Perchè avete scontato più di altri la difficile fase economica?
Questione di scelte. I governi succedutisi non hanno avviato politiche espansive, anzi. Negli altri Paesi sviluppati l`edilizia è stata invece sollecitata. In Italia guardi cosa è successo con l`Imu… Altra batosta che implica un inequivocabile segnale recessivo. Per questo mi piace parlare di “intervento keynesiano””, credo che quelle europee siano politiche economiche sbagliate, mi pare che negli Stati Uniti stiano facendo meglio.
Poco lavoro, poca liquidità.
Il 62,4% delle imprese, soprattutto quelle di dimensioni piccolo-medie, segnala difficoltà di accesso al credito. Quindi problema nel problema, a causa dei ritardati pagamenti di molte pubbliche amministrazioni e di molti privati. Aggiungiamo la stretta creditizia: le banche si ricapitalizzano, finanziano famiglie e imprese, insomma di denaro ne circola poco…
Fin qui una prognosi riservatissima. Ma per ripartire ci vogliono soldi e idee.
Un miliardo investito in edilizia ne produce altri 3. Un miliardo genera 17 mila occupati e muove un`ottantina di comparti industriali.
Sì, ma dove intervenire?
Sul versante delle opere pubbliche tre ordini di priorità: infrastrutture, scuole, dissesto idrogeologico. Sul fronte dell`investimento privato, riteniamo che manchi un piano organico che inquadri i tanti strumenti normativi e regolamentativi esistenti. Periferie da rifare, manutenzioni da avviare, risparmio energetico da promuovere: gli spunti non mancano.
Ma se mancano i soldi?
La risorsa privata deve essere incentivata all`investimento, ma questo è compito dello Stato, il cui contributo deve concentrarsi sulla leva fiscale. Come è successo in Francia, esempio virtuoso di cui oggi parliamo a Trieste.
Coniughi questo esempio in Italia.
Compro un brutto edificio in periferia. Allora dico alla mano pubblica: tassami quando ho terminato di risistemarlo, non a ogni passaggio!
Il governo Monti vi ha aiutato?
Il Cipe ha assegnato 1,3 miliardi tra interventi idrogeologici ed edilizia scolastica, un passo nella direzione da noi auspicata. Ma Passera e Ciaccia si erano anche impegnati a eliminare la restituzione dell`Iva dopo cinque anni di invenduto. Tassa iniqua, in un primo tempo cancellata, poi è rimasta, ci hanno detto per un problema tecnico cui si ovvierà.
Perchè le ex municipalizzate e i concessionari non fanno gare pubbliche?
Hanno l`obbligo di farle fino al 40%, poi possono provvedere “in house””. Il governo vuole bilanciare 50 e 50 nel 2015: troppo tardi. Pensi che solo Autostrade ha in ballo 18 miliardi di investimenti.
Presidenza Confindustria: voterà per Squinzi o per Bombassei?
Squinzi è titolare della Mapei! (ndr, azienda dell`indotto edile. Ride alla battuta finale).

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