E’ all`attenzione della Commissione Politiche dell`Unione europea della Camera dei Deputati, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell`Italia all`Unione Europea per il 2011 (
Doc. LXXXVII n. 5 – Relatore l’On. Benedetto Francesco Fucci del Gruppo PdL), predisposta ai sensi dell`articolo 15 della L. 11/05 come modificato dalla L. 96/2010 (Legge Comunitaria 2009), che verrà esaminata congiuntamente al disegno di legge recante “Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2012” (
DDL 4925/C).
Il Documento è suddiviso in quattro parti:
– PARTE PRIMA: SVILUPPI DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA.
In merito agli sviluppi del processo di integrazione europea nel corso del 2011, vengono affrontati separatamente i temi del governo dell’economia, dell’avvio dei negoziati per il Quadro finanziario pluriennale 2014-2020, dell’allargamento nonché i temi della politica estera e di sicurezza comune, della cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni.
Con riguardo al governo dell’economia viene ricordata l’adozione, nel 2011, del nuovo pacchetto normativo finalizzato al rafforzamento delle misure di coordinamento e sorveglianza sulle politiche economiche e di bilancio cd. “Six Pack”) nel quadro del Semestre europeo nonché la modifica dei Trattati volta ad istituire uno strumento permanente di gestione della crisi dei debiti sovrani.
– PARTE SECONDA: PARTECIPAZIONE DELL`ITALIA AL PROCESSO NORMATIVO DELL`UNIONE.
Vengono delineate le linee principali della politica italiana nelle fasi ascendente (formazione degli atti comunitari) e discendente (recepimento ed applicazione del diritto comunitario) del processo normativo comunitario.
Con riguardo alla fase ascendente, in particolare, viene evidenziata l`attività del Comitato interministeriale per gli affari comunitari (CIACE), nonchè il ruolo delle Regioni e del Parlamento in sede di esame di atti dell`Unione europea e vengono segnalati, tra i dossier oggetto di coordinamento interministeriale: il Quadro finanziario pluriennale 2014-2020, la Strategia Europa 2020 e l’attuazione del pacchetto clima-energia.
Con riferimento alla fase discendente viene evidenziato che nel 2011 l’azione del Governo è stata svolta su 4 direttrici: l’esercizio delle deleghe residue contenute nella Legge Comunitaria 2009, la prosecuzione dell’iter di approvazione del disegno di legge Comunitaria 2010 (approvata il 30 novembre 2011), l’avvio dell’iter dei disegni di legge Comunitaria 2011 e 2012, la prosecuzione dell’iter di approvazione del disegno di legge di riforma della L. 11/2005.
Vengono, altresì, forniti i dati circa il tasso di trasposizione nell’ordinamento italiano delle direttive europee riguardanti il mercato interno, i quali mostrano il netto miglioramento della posizione dell’Italia dovuto al forte decremento del ritardo nella trasposizione delle direttive (2,1%). Parimenti positivi risultano i dati concernenti le procedure di infrazione avviate contro l’Italia dalla Commissione europea. Infatti, a fronte di un numero di infrazioni totali pari a 144 all’inizio del 2011, le infrazioni sono calate a 136 alla data del 31 dicembre 2011, con una riduzione di circa il 6%. A questo proposito segnala come 33 di tali infrazioni si riferiscono a tematiche afferenti all’ambiente e 17 alla fiscalità ed alle dogane.
– PARTE TERZA: PARTECIPAZIONE DELL’ITALIA ALLE ATTIVITA’ DELL’UNIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLE PRINCIPALI POLITICHE.
In una apposita Sezione, vengono approfonditi gli aspetti relativi alla partecipazione dell’Italia alle principali politiche settoriali. Tra queste si evidenziano, in particolare:
Mercato interno e concorrenza
In tema di mercato interno, viene ricordato l’impegno del Governo nell’attività di trasposizione della cd. “Direttiva Servizi” (2006/123/CE) che costituisce un fattore essenziale per il completamento del mercato unico dei servizi e per l’incremento della competitività dell’economia europea nonché i processi di valutazione e i “test di efficacia” avviati al fine di analizzare le interazioni tra la direttiva ed altri strumenti normativi dell’UE e le eventuali difficoltà applicative.
Viene, inoltre, segnalata la partecipazione attiva del Governo al processo di valutazione dell’applicazione della direttiva 2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali, a tre anni dalla sua entrata in vigore, sulla quale gli Stati membri dovrebbero conseguire un accordo entro il 2012.
Viene, altresì, ricordata l’approvazione da parte del Governo della direttiva di attuazione dello Small Business Act che ha dato vita ad una “nuova politica produttiva” riferita soprattutto alle micro e piccole imprese. Tale direttiva prevede, tra l’altro, il monitoraggio continuo delle politiche a sostegno delle PMI e la predisposizione di una legge annuale nazionale per le piccole imprese poi confluita nello Statuto delle imprese (L. 180/2011). Lo Statuto interviene anche sul problema dei ritardati pagamenti relativi alle transazioni commerciali da parte delle P.A. e delle grandi imprese nei confronti delle micro e piccole prevedendo la delega al Governo ad adottare, entro 12 mesi, un decreto legislativo che recepisca la direttiva 2011/7/UE.
In materia di appalti pubblici, viene ricordata la consultazione pubblica avviata dalla Commissione a gennaio 2011 tramite la pubblicazione del Libro verde sulla modernizzazione della politica UE negli appalti pubblici, al termine della quale sono state presentate due proposte di direttiva che vanno a sostituire la direttiva 2004/18/CE e la direttiva 2004/17/CE, nonché la consultazione volta all’introduzione di una disciplina specifica in materia di concessioni.
Trasporti
Nel settore delle infrastrutture viene evidenziato che nel biennio 2010-2011 la Commissione UE ha avviato la revisione della rete di trasporto di rilevanza comunitaria ed ha affrontato nel Libro Bianco 2011 “Verso uno spazio unico europeo dei trasporti” una serie di questioni tra cui il completamento del mercato unico nelle varie modalità di trasporto (stradale, ferroviario, marittimo ed aereo). Al riguardo, l’Italia ha chiesto la riconferma nella programmazione UE dell’attenzione alla realizzazione dei collegamenti transfrontalieri quale presupposto infrastrutturale del mercato unico nonché ha proposto di destinare ai trasporti i proventi derivanti dalla direttiva Eurovignette (sistema che introduce nei pedaggi stradali a carico dei mezzi pesanti anche i costi dovuti dall’inquinamento atmosferico e acustico provocato dagli stessi).
Energia e ambiente
Nell’ambito della politica energetica vengono richiamati una serie di temi affrontati a livello europeo quali l’efficienza energetica, la diversificazione degli approvvigionamenti energetici in congiuntura con la realizzazione di nuove infrastrutture, il funzionamento e la trasparenza dei mercati. Inoltre, viene ricordata la partecipazione del Governo al dibattito sulla tabella di marcia per l’Energia verso il 2050 e al maggior utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.
In merito alle politiche ambientali viene evidenziato che la valutazione finale del 6° Programma d’azione Ambientale, resa nota dalla Commissione a fine 2011, ha confermato la funzione di vincolo politico del programma per la Commissione e gli Stati membri ad attuare le politiche ambientali con mezzi comuni e mezzi propri. Viene, inoltre, ricordato l’impegno del Governo sulle questioni connesse ai cambiamenti climatici ed il sostegno ad una decisione della UE a favore della sottoscrizione di un secondo periodo di impegno post-Kyoto.
Fiscalità
Nel settore della fiscalità, vengono fornite dettagliate informazioni sulla partecipazione del Governo italiano ai lavori comunitari per quanto riguarda la fiscalità diretta e la fiscalità indiretta, la cooperazione amministrativa in materia fiscale e la cooperazione doganale.
Nell’ambito della fiscalità diretta, viene segnalata, tra l’altro, la presentazione della direttiva su una base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società volta a rimuovere gli ostacoli derivanti dall’esistenza nell’Unione di 27 regimi fiscali diversi cui devono adeguarsi le società operanti nel mercato unico nonché la proposta di revisione della direttiva 2003/48/CE sulla tassazione dei redditi da risparmio.
Con riguardo alla fiscalità indiretta, vengono ricordati i lavori comunitari sul contrasto all’evasione in materia di IVA con la presentazione, tra l’altro, del Libro Bianco “Verso un sistema dell’IVA più semplice, solido ed efficiente adattato al mercato unico” e della proposta di direttiva su un sistema comune d’imposta sulle transazioni finanziarie che dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2014.
Viene, inoltre, segnalata la presentazione nell’aprile 2011 di una proposta di revisione della Direttiva sulla tassazione dell’energia che si inserisce nel contesto della Strategia Europa 2020 con l’obiettivo di rendere tale tassazione più vicina agli obiettivi dell’UE in materia di energia e cambiamenti climatici.
Politica del lavoro
Nell’ambito delle politiche del lavoro, viene evidenziato un pacchetto di iniziative presentato dalla Commissione nel 2008 in materia di conciliazione recante la revisione della direttiva sulla parità di trattamento delle lavoratrici autonome e la revisione della direttiva sui congedi parentali e di maternità. Vengono, inoltre, segnalate le attività delle reti europee volte a definire strategie di azioni comuni in materia di formazione e lavoro e che affrontano temi quali l’adattabilità delle imprese, l’occupabilità dei lavoratori, anche attraverso una revisione complessiva della normativa sull’apprendistato, lo sviluppo del capitale umano.
– PARTE QUARTA: POLITICHE DI COESIONE ECONOMICA E SOCIALE E FLUSSI FINANZIARI DALL’UNIONE EUROPEA ALL’ITALIA.
Vengono, inoltre, illustrate le politiche di coesione e l’andamento dei flussi finanziari dall’Unione verso l’Italia ed il loro utilizzo.
In particolare, viene evidenziato che il Governo, nel corso del 2011, ha potenziato l’azione volta ad accelerare la spesa finanziata dei fondi strutturali e, con l’adozione del Piano di azione Coesione ha individuato un’azione strategica di rilancio del Sud che punta alla concentrazione degli investimenti su 4 ambiti prioritari di interesse strategico nazionale (istruzione, agenda digitale, occupazione e infrastrutture ferroviarie), attingendo ai fondi disponibili nell’ambito dei programmi operativi delle Regioni Convergenza e ai programmi delle atre Regioni del Mezzogiorno.
Vengono, inoltre, forniti i dati sulla chiusura del ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2000-2006 (avvenuta il 31 dicembre 2010) e sullo stato di attuazione dei programmi del Quadro strategico nazionale (QSN) nell’ambito della programmazione corrente, 2007-2013, nel cui ambito molti investimenti interessano il settore delle infrastrutture di trasporto, dei servizi, dei rifiuti e della difesa del suolo e della promozione della ricerca. In particolare, viene segnalato che nella priorità “Energia e ambiente: uso sostenibile ed efficiente delle risorse per lo sviluppo” le risorse finanziarie dedicate dalla programmazione europea ammontano a circa 9 miliardi mentre le risorse programmate per la Priorità 6 “Reti e collegamenti per la mobilità” sono pari a 7,9 miliardi di euro complessivi.
Nella Sezione relativa all`andamento dei flussi finanziari dall`UE verso l`Italia, viene evidenziato, tra l`altro, che al 31 dicembre 2011, gli accrediti a favore del nostro Paese, a titolo di cofinanziamento degli interventi strutturali e come sostegno alla Politica Agricola Comune, sono stati pari a 8.644,60. Per i Fondi strutturali l`ammontare delle risorse complessivamente pervenute è pari a 2.584,33 milioni di euro (circa il 30% del totale). Hanno carattere residuale le risorse a valere sulle altre linee del bilancio comunitario che ammontano a complessivi 152,33 milioni di euro.
In appendice alla Relazione sono, infine, riportati alcuni allegati, concernenti, tra l`altro:
– i ricorsi presentati dal Governo italiano nel 2011;
– i provvedimenti attuativi di atti comunitari nel 2011;
— il recepimento delle direttive europee da parte delle Regioni nel 2011;
A conclusione dell`esame sui contenuti della Relazione verrà approvata un`apposita Risoluzione dall`Aula.