Si è svolta, presso l'Isfol a Roma, dal 28 al 30 maggio 2012, la seconda sessione del seminario internazionale sull'invecchiamento attivo
Si fa seguito alla comunicazione 23/11/2011, per comunicare che si è svolta, dal 28 al 30 maggio scorsi, presso l’ISFOL a Roma, la seconda sessione del seminario internazionale sull’invecchiamento attivo promosso dalla Fondazione europea di Dublino.
La sessione seminariale, alla quale hanno partecipato, oltre all’Italia, anche Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Slovenia e Ungheria, si è aperta con l’illustrazione, da parte dei rappresentanti di ciascun paese, di un report relativo all’andamento dell’invecchiamento attivo nel rispettivo paese, articolato nei seguenti punti:
1. Tendenze demografiche e sviluppi del mercato del lavoro;
2. Azioni e iniziative volte a favorire una più lunga permanenza al lavoro dei lavoratori ultra 50enni.
La discussione è, poi, proseguita tenendo in considerazione tre aspetti ritenuti indispensabili per la promozione di un invecchiamento attivo di successo, quali:
1. Necessità di una formazione lungo l’intero arco della vita (lifelong learning);
2. Promozione del benessere e della salute dei lavoratori, nel quadro di idonee forme di “Healt Managment”;
3. Adeguata organizzazione del lavoro, da fondarsi su principi di flessibilità organizzativa, che tenga conto sia delle esigenze delle imprese che di quelle dei lavoratori senior.
Relativamente all’Italia, è stato presentato un rapporto realizzato congiuntamente dalla Confindustria, Cgil- SPI e Adapt – Università degli Studi di Bergamo, che si allega in copia.
Dal dibattito è emersa, infine, la necessità di avviare una strategia d’intervento sui sistemi del welfare, sul mercato del lavoro nonché sulla formazione, al fine di sviluppare una vera e propria cultura dell’età e mettere in atto, in modo sinergico, le idonee azioni sociali e politiche per una vita attiva più lunga.
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