In relazione all`iter del disegno di legge recante
“Sistema casa qualità. Disposizioni concernenti la valutazione e la certificazione della qualità dell’edilizia residenziale” (DDL 2770/S e abb.) all’esame, in seconda lettura, della Commissione Territorio e Ambiente del Senato, l`Associazione è tornata ad evidenziare, come già nel corso di un’audizione informale presso la medesima Commissione (si veda precedente del 5 ottobre 2011), nelle competenti sedi parlamentari, le proprie osservazioni sul nuovo testo unificato del provvedimento che istituisce un sistema unitario per la qualità energetica e ambientale dell’edilizia, denominato “casa qualità”, allo scopo di armonizzare le disposizioni nazionali, regionali e degli enti locali relative ai parametri di riferimento per la valutazione dei requisiti delle costruzioni e degli edifici per assicurare la loro sostenibilità ambientale, nonché il contenimento del consumo energetico e idrico.
L’ANCE si è, in particolare, soffermata sulla disposizione (art. 9) con cui si prevede che la dichiarazione sul rispetto dei requisiti prescritti per il sistema casa qualità sia presentata unitamente alla domanda di rilascio del permesso di costruire o con la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).
Al riguardo, al fine di assicurare il giusto coordinamento tra la procedura per la certificazione relativa al sistema “casa qualità” e l’iter previsto per il rilascio del titolo abilitativo ai sensi del DPR 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia), ha evidenziato la necessità di prevedere che i due procedimenti siano instaurati innanzi allo stesso soggetto istituzionale, ossia al Comune così da evitare non solo una duplicazione degli adempimenti amministrativi in capo al privato, ma anche un ulteriore allungamento dei tempi per il rilascio dei titoli abilitativi.
L’Associazione ha, inoltre, rilevato l’opportunità di demandare alle linee guida, che dovranno essere adottate con decreto del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’individuazione dei criteri per il computo delle spese, poste in capo al soggetto privato, relative alla certificazione, alle ispezioni e ai controlli previsti dal provvedimento. La fissazione di tali criteri è, infatti, indispensabile per consentire al privato di conoscere, con ragionevole approssimazione, l’entità di tali spese già all’atto della richiesta del certificato “casa qualità”. Ciò anche al fine di evitare che l’eccessiva indeterminatezza dei costi necessari per l’ottenimento della certificazione possa rappresentare un disincentivo all’applicazione del nuovo sistema.
Le proposte dell’ANCE sono state condivise e saranno oggetto di valutazione nel corso dell`iter formativo del provvedimento.