[Italia Oggi – 14/09/2012 – di Celeste Vivenzi]
Le istruzioni del ministero del Lavoro
Cantieri, guida sulle ispezioni
Il Ministero del lavoro, attraverso la circolare n. 16-2012, ha dettato le indicazioni al personale ispettivo per la verifica dei lavoratori autonomi presenti nei cantieri edili dediti alle seguenti lavorazioni: – muratura; – carpenteria; – rimozione di amianto; – posizionamento di ferri e ponti; – addetti a macchine edili fornite dall`impresa committente o appaltatore (le disposizioni in oggetto sono da applicarsi in special modo quando i lavoratori autonomi siano presenti sul cantiere in numero più elevato rispetto a quello dei lavoratori subordinati). Lo scopo del Ministero è quello di stanare eventuali rapporti di lavoro autonomo che, in realtà, nascondono veri e propri rapporti di lavoro subordinato (prestazioni lavorative effettuate attraverso il contratto d`opera di cui all`art. 2222 del c.c. o tramite le associazioni temporanee di lavoratori
autonomi).
Il Ministero ha specificato che, ai fini della verifica da parte degli Organi ispettivi e quindi del possibile inquadramento nella categoria dei lavoratori subordinati, rilevano i seguenti elementi e considerazioni: – presenza di una consistente dotazione strumentale (ovvero disponibilità di una rilevante attrezzatura risultante dal Registro dei beni ammortizzabili; non è sufficiente, per esempio, il possesso di piccola attrezzatura minuta e la messa a disposizione degli strumenti da parte del committente è considerata come prestazione sospetta anche se avviene dietro pagamento di un corrispettivo) – sussistenza di autonoma capacità organizzativa delle opere da eseguire; – verifica se la prestazione avviene in regime di mono-committenza; – presunzione che eventuali situazioni irregolari siano presenti soprattutto nelle attività di realizzazione di opere strutturali in quanto si ritiene che le prestazioni effettuate a titolo di completamento dell`opera (ad esempio, finitura o realizzazione di impianti) si prestino più facilmente all`uso di rapporti di lavoro autonomo regolare. In conclusione l`ispettore, in presenza di situazioni sospette, deve procedere a inquadrare il rapporto di lavoro autonomo nell`ambito dei rapporti di lavoro subordinato comminando le sanzioni previste dalla legge che possono spaziare nei seguenti ambiti: – evasione dei contributi, sanzioni in materia di sicurezza del lavoro, sanzioni in materia di visite mediche e sanzioni per la mancata formazione dei lavoratori.