È stata annunciata alla Camera dei Deputati la Comunicazione della Commissione UE sulla Strategia per la competitività sostenibile del settore delle costruzioni e delle sue imprese (COM (2012) 433), assegnata alle Commissioni riunite Ambiente e Attività Produttive della Camera.
Con tale documento la Commissione – dopo aver riconosciuto che il settore delle costruzioni è uno dei “più duramente colpiti dalla crisi economica e finanziaria” – individua le principali sfide, in termini di investimenti, capitale umano, requisiti ambientali, regolamentazione e accesso ai mercati, che il settore delle costruzioni deve affrontare oggi e fino al 2020 nonchè propone iniziative per sostenere il settore in tale direzione suddividendole tra quelle realizzabili, rispettivamente, a breve e a lungo termine.
Di seguito un breve schema riassuntivo degli obiettivi prefissati e delle iniziative necessarie per realizzarli:
A) Stimolare condizioni favorevoli agli investimenti
Misure a breve termine
ad opera della Commissione
– Presentazione entro la fine del 2012 di un’analisi degli strumenti finanziari nazionali e dell’UE a favore dell’efficienza energetica negli edifici, comprendente raccomandazioni su come impiegare meglio i fondi pubblici per stimolare la ristrutturazione degli edifici;
– Presentazione nel 2013 delle conclusioni preliminari di un progetto pilota sulla possibilità di utilizzare meccanismi di assicurazione a copertura delle garanzie di esecuzione contrattuale e dei servizi transfrontalieri, soprattutto per le piccole imprese edili;
– avvio nel 2012 di una campagna informativa rivolta alle imprese sulla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali in tutti gli Stati membri;
– attuazione nel 2012, in relazione alla direttiva sui ritardi di pagamento, di un progetto pilota per un recupero rapido ed efficace dei crediti in sofferenza da parte delle PMI operanti in un contesto transfrontaliero.
ad opera degli Stati membri
– elaborazione o rafforzamento di programmi relativi a progetti di riparazione, manutenzione e ristrutturazione con ambiziosi obiettivi di sostenibilità, esaminando tra l’altro la possibilità di ricorrere a strumenti fiscali e finanziari (aliquota IVA ridotta, sovvenzioni mirate, ecc.) e a meccanismi di credito per i progetti di ristrutturazione con ambiziosi obiettivi di sostenibilità;
– promozione, per i piccoli progetti di ristrutturazione con garanzie contrattuali sulle prestazioni degli edifici, dell’uso dei meccanismi di assistenza allo sviluppo di progetti e degli strumenti finanziari offerti dai Fondi strutturali, dalla BEI, dalla BERS e dall’EEEF, quali le misure di accelerazione di impiego dei Fondi strutturali per gli edifici efficienti sul piano energetico.
Misure a lungo termine
ad opera della Commissione
– destinazione, nel quadro della politica di coesione per il periodo 2014-2020, di una quota significativa dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione agli investimenti a sostegno di un’economia a basse emissioni di carbonio, in particolare dell’efficienza energetica e delle fonti energetiche rinnovabili, anche per quanto riguarda la ristrutturazione degli edifici;
– individuazione, per le opere di costruzione, di una serie di requisiti di base che dovranno essere rispettati dalle tratte transfrontaliere dei progetti delle reti transeuropee, per assicurare un minimo ravvicinamento tecnico delle rispettive procedure nazionali di concessione delle autorizzazioni;
– organizzazione, nel 2013, di una conferenza sull’innovazione nel settore delle costruzioni per individuare le lacune tecnologiche lungo tutta la catena del valore e definizione di un piano d’azione per colmarle.
ad opera degli Stati membri
– sviluppo con altri Stati membri e con il settore privato di iniziative comuni coordinate che integrino la ricerca, lo sviluppo tecnologico, gli appalti innovativi, la certificazione, l’assicurazione, i cluster interregionali, ecc., per rendere più celere l’adozione, da parte del mercato, delle nuove conoscenze e tecnologie sia livello dell’UE che a livello regionale.
B) Migliorare la base di capitale umano nel settore delle costruzioni
Misure a breve termine
ad opera della Commissione
– valutazione dell’iniziativa BUILD UP Skills e dell’opportunità di estendere il campo di applicazione della prima iniziativa ad altre categorie di professionisti delle costruzioni o ad altre necessità di qualifiche connesse ai processi di costruzione e allo sviluppo sostenibile;
ad opera degli Stati membri
– negoziazione di accordi collettivi che sostengano lo sviluppo di competenze con riferimento all’iniziativa BUILD UP Skills o a progetti analoghi.
Misure a lungo termine
ad opera della Commissione
– promozione di iniziative al fine di adeguare l’istruzione e formazione professionale alle competenze e alle qualifiche di cui il settore delle costruzioni avrà bisogno in futuro, anche in materia di efficienza delle risorse; individuare i requisiti di base delle competenze in settori specifici; facilitare il riconoscimento reciproco delle qualifiche;
– sostegno alle parti sociali europee dell’industria delle costruzioni nella creazione di un consiglio europeo delle competenze settoriali per il settore delle costruzioni;
– esame della fattibilità di “alleanze delle abilità settoriali” nel campo della costruzione sostenibile, ossia partenariati tra i fornitori di istruzione e formazione professionale, le imprese e altre parti interessate, volte a offrire qualifiche IFP o programmi di studio adeguati e modalità innovative di erogazione dell’IFP;
ad opera degli Stati membri
– adozione in tempi rapidi della proposta di direttiva COM (2012) 131 concernente l’applicazione della direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi;
– istituzione di partenariati a sostegno di adeguati programmi di istruzione e formazione professionale a livello nazionale e regionale, in particolare per migliorare le capacità di gestione e la diffusione delle TIC.
C) Migliorare l’efficienza delle risorse, le prestazioni ambientali e le opportunità imprenditoriali
ad opera della Commissione
– presentazione di iniziative volte a migliorare il riconoscimento reciproco delle prestazioni ambientali e dei metodi di valutazione dei rischi;
– valutazione degli ostacoli posti dalle disposizioni legislative nazionali che disciplinano le procedure di autorizzazione di grandi progetti di costruzione, al fine di individuare buone pratiche per lo snellimento delle procedure (ad es. codici di condotta per l’iter di concessione delle licenze, procedure di arbitrato tra le amministrazioni);
– elaborazione di norme armonizzate riguardanti la dichiarazione delle caratteristiche di prestazione dei prodotti da costruzione con riferimento all’uso sostenibile delle risorse naturali nel quadro del regolamento sui prodotti da costruzione.
ad opera degli Stati membri
– valutazione dei risultati dei vari sottosettori delle costruzioni in termini di competitività e di sviluppo sostenibile a livello nazionale e regionale.
D) Rafforzare il mercato interno delle costruzioni
ad opera della Commissione
– svolgimento di controlli dell’adeguatezza (fitness checks) della normativa UE per individuare oneri amministrativi eccessivi, sovrapposizioni, lacune, incoerenze e misure obsolete;
– presentazione di una relazione sull’applicazione degli Eurocodici negli Stati membri facendo seguito alla raccomandazione 2003/887/CE da essa adottata e, sulla base delle conclusioni di tale relazione, presentazione delle azioni per rafforzare o, se necessario, imporre l’uso degli Eurocodici negli appalti pubblici e in altri strumenti, quali i piani nazionali di valutazione e gestione dei rischi.
ad opera degli Stati membri
– sviluppo di strumenti efficaci di vigilanza del mercato per quanto attiene all’attuazione della legislazione europea, nel quadro dell’applicazione del regolamento (CE) n. 765/2008/CE.
E) Promuovere la competitività globale delle imprese di costruzioni dell’UE
ad opera della Commissione
– esame dell’iniziativa legislativa volta a garantire l’apertura dei mercati degli appalti pubblici dei paesi terzi e condizioni di parità tra le imprese dell’UE e le loro concorrenti di paesi terzi;
– sostegno finanziario per l’assistenza tecnica all’internazionalizzazione delle piccole imprese specializzate;
– sviluppo, sui temi della costruzione sostenibile negli appalti pubblici, della cooperazione con i paesi terzi, della politica europea di vicinato e del partenariato euromediterraneo, in particolare incoraggiando i partner a utilizzare gli Eurocodici come strumento per attuare le loro disposizioni regolamentari sulle costruzioni.
ad opera degli Stati membri
– adozione in tempi rapidi della proposta di regolamento relativo all’accesso di beni e servizi di paesi terzi al mercato interno degli appalti pubblici dell’Unione europea e alle procedure a sostegno dei negoziati sull’accesso di beni e servizi dell’Unione europea ai mercati degli appalti pubblici dei paesi terzi.
Comunicazione della Commissione UE sulla Strategia per la competitività sostenibile del settore delle costruzioni
e delle sue imprese (COM (2012) 433)