L’Aula della Camera dei Deputati ha approvato, in prima lettura, il disegno di legge recante “Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2012” (
DDL 4925/C – Relatore l`On. Sandro Gozi del Gruppo PD) che disciplina annualmente il recepimento nell’ordinamento interno degli atti comunitari attraverso la ricognizione degli adempimenti e degli obblighi che derivano all’Italia dall’appartenenza alle Comunità europee in conformità a quanto stabilito dalla Legge 11/05 (recante “Norme generali sulla partecipazione dell’Italia al processo normativo dell’Unione europea e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari”).
In corso d’esame sono state introdotte modifiche al testo iniziale del Governo.
Tra queste, in particolare, si segnalano le seguenti:
Viene inserito un nuovo criterio direttivo per l’esercizio della delega legislativa, con cui si dispone che i decreti legislativi emanati in attuazione delle direttive dell’Unione europea non possono contenere disposizioni recanti livelli di regolazione più restrittivi rispetto a quelli minimi richiesti dalle direttive stesse, salvo che tali disposizioni, adeguatamente motivate, risultino indispensabili per la tutela di interessi pubblici o per la regolazione di specifici settori in conformità ai Trattati europei. A tal fine sono individuati come livelli di regolazione più restrittivi: l’introduzione o il mantenimento di requisiti, standard, obblighi e oneri non strettamente necessari per l’attuazione delle direttive, nonché di sanzioni, procedure o meccanismi operativi più gravosi rispetto a quanto previsto dalle direttive medesime e che, comportando un’applicazione non omogenea nei diversi stati membri, possano determinare uno svantaggio competitivo per le persone fisiche o giuridiche residenti o stabilite in Italia.
Al fine del recepimento della direttiva 2011/85/UE relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri, viene previsto uno specifico criterio direttivo riguardante il coordinamento dell’attuazione del capo IV della direttiva con le disposizioni della legge di cui all’articolo 81, sesto comma, Cost., come sostituito dalla L. Cost. 20 aprile 2012, n. 1 (sull’introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale), da approvare entro il 28 febbraio 2013, con riferimento, in particolare, all’istituzione presso le Camere di un organismo indipendente, al quale attribuire compiti di analisi e verifica degli andamenti di finanza pubblica e di valutazione sull’osservanza delle regole di bilancio.
A fronte dell’avvenuta emanazione del regolamento di esecuzione (UE) n. 282/2011 del Consiglio, recante disposizioni di applicazione della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune di imposta sul valore aggiunto, viene delegato il Governo ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, uno o più decreti legislativi con i quali la normativa vigente in materia di imposta sul valore aggiunto si conforma all’ordinamento dell’Unione europea sulla base dei seguenti principi e criteri direttivi:
a) prevedere l’abrogazione delle disposizioni in materia di imposta sul valore aggiunto che risultino incompatibili con quelle contenute nel citato regolamento di esecuzione (UE) n. 282/2011;
b) prevedere la riformulazione delle norme che necessitano di un miglior coordinamento con la normativa dell’Unione europea nelle materie trattate dal regolamento di esecuzione (UE) n. 282/2011.
Il testo passa ora alla lettura del Senato.
Per i precedenti e gli ulteriori contenuti del disegno di legge si veda precedente del
6 aprile 2012.
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L’Aula della Camera dei Deputati ha esaminato, unitamente al disegno di legge “Comunitaria 2012”, come da prassi, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per il 2011 (
Doc. LXXXVII n. 5) ed ha votato un’apposita Risoluzione (si veda al riguardo la notizia del
5 ottobre 2012).
Per i contenuti della Relazione si veda precedente del
6 aprile 2012.