E’ quanto ribadito dal Presidente dell’Ance nel corso dell’audizione sul DDL di Stabilità 2013. A pesare sul settore la rimodulazione delle deduzioni e delle detrazioni IRPEF sui mutui per la prima casa e l’irrigidimento del Patto di stabilità interno che, di fatto, annullerà gli effetti dell’aumento delle risorse (+17% ) per le opere pubbliche
Nel documento disponibile in allegato sono riportate le valutazioni dell’Ance presentate nel corso dell’audizione sul Disegno di legge di Stabilità per il 2013, che si è tenuta il 24 ottobre u.s. presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.
Se non subirà modifiche – ha denunciato il Presidente Buzzetti – il provvedimento rischia di produrre un ulteriore effetto depressivo sul settore delle costruzioni, sia nel comparto residenziale che in quello pubblico.
La rimodulazione delle deduzioni e delle detrazioni IRPEF relative ai mutui per l’acquisto della prima casa, infatti, introduce un altro freno alla “nuova” domanda abitativa, compromettendo ancor di più il mercato immobiliare, già fortemente colpito dall’introduzione dell’IMU.
In merito alle opere pubbliche, invece, l’aumento di risorse destinate a nuove infrastrutture, (+17% in termini reali rispetto al 2012, pari a 2,1 miliardi di euro aggiuntivi) sarà completamente annullato dall’ulteriore forte irrigidimento del Patto di stabilità interno, per un importo pari a 2,2 miliardi di euro nel 2013.
Per evitare le conseguenze di tale provvedimento, l’Ance ha indicato una serie di correttivi prioritari ed ha proposto una serie di misure fiscali in grado di riattivare il mercato immobiliare.
