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Negli Atti di indirizzo il Governo viene impegnato, tra l'altro, a prevedere una più incisiva partecipazione del Parlamento nel processo di formazione delle politiche comunitarie nonché a rafforzare le strutture incaricate di definire la posizione italiana nelle sedi decisionali dell'UE.

Archivio, Governo e Parlamento

Relazione sulla partecipazione dell’Italia all’UE 2011: approvate Risoluzioni alla Camera

5 Ottobre 2012
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L’Aula della Camera dei Deputati ha esaminato, unitamente al disegno di legge comunitaria 2012, la Relazione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2011 (Doc. LXXXVII n. 5) ed ha approvato alcune Risoluzioni (nn. 6-00112, testo riformulato, primo firmatario l’On. Antonio Borghesi del Gruppo parlamentare IdV; 6-00113, primo firmatario l’On. Benedetto Francesco Fucci del Gruppo parlamentare PdL; 6-00114, testo riformulato, primo firmatario l’On. Marco Maggioni del Gruppo parlamentare LNP).
 
Con gli Atti di indirizzo si impegna il Governo, tra l’altro, a:
(6-00112)
-“assicurare che le prossime relazioni consuntive annuali sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea:
–          siano presentate improrogabilmente entro la scadenza del 31 gennaio di ogni anno, in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 15 della legge n. 11 del 2005, e siano redatte secondo criteri più omogenei ed in forma più sintetica;
–          diano adeguatamente e specificamente conto del seguito dato dal Governo ai singoli atti di indirizzo approvati dalle Camere, dalle Regioni, dalle Province autonome, dagli enti locali nonché dalle parti sociali, in merito alla formazione delle politiche e della normativa dell’Unione europea, nonché dei casi di apposizione della riserva di esame parlamentare ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 11 del 2005;
–          indichino in quali casi e in quali materie il Governo abbia ritenuto di non doversi conformare agli indirizzi parlamentari e degli altri soggetti istituzionali;
–          a favorire, per quanto di competenza, un rapido iter del disegno di legge d’iniziativa governativa e parlamentare, recante «Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea», che sostituirebbe la legge 4 febbraio 2005, n. 11”.
 
(6-00113)
– “garantire, in particolare nell’attuale fase di crisi, il sistematico e tempestivo coinvolgimento delle Camere nella formazione delle decisioni e accordi dell’UE in materia economica e finanziaria, dando piena attuazione alle procedure vigenti o in via di introduzione al riguardo;
– rafforzare le strutture del Governo incaricate di definire e rappresentare la posizione italiana nelle sedi decisionali dell’Unione europea, con particolare riguardo al Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei (CIACE) e alla rappresentanza italiana presso l’Unione europea, rafforzandone le competenze e le risorse umane e finanziarie a disposizione”.
 
(6-00114)
-“adottare iniziative, anche normative, volte a prevedere, ferma restando l’autonomia delle Camere, una più incisiva partecipazione del Parlamento, analogamente a quanto avviene in Germania, in via sistematica ed in stretto raccordo con il Governo, al processo di formazione delle politiche e della normativa dell’Unione europea anche alla luce delle riforme istituzionali introdotte dal Trattato di Lisbona;
– dare un tempestivo e preciso adempimento degli obblighi nei confronti delle Camere di cui all’articolo 4-bis della legge n. 11 del 2005, in base al quale la posizione rappresentata dall’Italia in sede di Consiglio dei Ministri dell’Unione europea, ovvero nelle relazioni con altre istituzioni od organi dell’Unione europea, deve tener conto degli indirizzi definiti dalle Camere in esito all’esame di progetti, atti o questioni relativi all’Unione europea”.
 
Per i contenuti della Relazione si veda precedente del 6 aprile 2012.
 
Si allega il testo delle Risoluzioni approvate.

8211-Testo delle Risoluzioni approvate.pdfApri
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