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SENATO DELLA REPUBBLICA
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DA UN RAMO DEL PARLAMENTO
– Decreto legge n. 43 del 26 aprile 2013 recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015” (DDL 576/S).
L’Aula ha licenziato, in prima lettura, il provvedimento in oggetto con alcune modifiche al testo approvato dalle Commissioni riunite Lavori Pubblici e Territorio ed Ambiente del Senato.
Tra queste, in particolare, si segnalano le seguenti:
Art. 5
Con riguardo alla norma che consente, in attesa dell’attuazione dell’art. 184-ter, c.2 del Dlgs 152/2006 (Norme in materia ambientale), per le opere in corso di realizzazione e da realizzare da parte di Expo 2015 S.p.A. che riguardano recuperi ambientali, rilevati e sottofondi stradali e ferroviari nonché piazzali, l’utilizzo delle materie prime secondarie, di cui al punto 7.1.4 dell’allegato 1, Suballegato 1, del decreto del Ministero dell’ambiente 5 febbraio 1998, viene precisato che deve trattarsi di materie prime acquisite o da acquisire da impianti autorizzati con procedura semplificata.
Emendamento 5.12 delle Commissioni e subemendamento 5.12/1 a firma di parlamentari
Art. 5, comma aggiuntivo
E’ stata introdotta una norma con cui si dispone che i pagamenti relativi all’attuazione degli interventi di riqualificazione del territorio che accompagneranno l’esecuzione del progetto approvato dal CIPE con delibera n. 57 del 3 agosto 2011 (Collegamento internazionale Torino-Lione) o che in tal senso saranno individuati dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e dai rappresentanti degli enti locali interessati all’opera, finanziati con le risorse comunali, regionali e statali, nel limite di 10 milioni di euro annui, sono esclusi, per l’anno 2013, per l’anno 2014 e per l’anno 2015, dai limiti del Patto di stabilità interno degli enti interessati, per la quota di rispettiva competenza che sarà individuata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e comunicata al Ministero dell’Economia e delle finanze entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento.
E’ stata, conseguentemente, ritirata la disposizione – introdotta dalle Commissioni referenti – con cui si prevedeva, al fine del completo soddisfacimento da parte dello Stato del programma relativo ai suddetti interventi, l’autorizzazione di spesa nel limite di 10 milioni di euro annui per ciascuno degli anni del triennio 2013-2015.
Emendamento 5.900 dei Relatori
Art. 6
Viene ulteriormente rideterminato al 31 ottobre 2013 il termine per la presentazione della documentazione utile per l’accesso ai finanziamenti di cui all’art. 11, commi 7 e 7 bis del DL 174/2012.
Emendamento 6.900 dei Relatori
Articoli aggiuntivi
Viene previsto che i contributi di cui all’art. 3-bis del DL 95/2012, convertito dalla L. 135/2012 destinati ad interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di immobili di edilizia abitativa e ad uso produttivo nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012 non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito e dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Emendamento 6.0.85 a firma di parlamentari
Viene integrata la disposizione – introdotta dalle Commissioni referenti – sul rifinanziamento della ricostruzione privata nei Comuni interessati dal sisma in Abruzzo con la previsione che il CIPE può altresì autorizzare l’utilizzo, nel limite massimo di 150 milioni di euro per l’anno 2013, delle risorse destinate agli interventi di ricostruzione pubblica, di cui al punto 1.3 della delibera del CIPE n. 135 del 21 dicembre 2012 (Ripartizione risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione periodo 2013-2015), in via di anticipazione.
Emendamento 7.0.1000 (testo 3) dei Relatori
Viene integrata la disposizione – introdotta in Commissione – con cui si prevede, al fine di agevolare la realizzazione degli interventi urgenti previsti dal provvedimento che comportano la necessità di gestire terre e rocce da scavo, adottando nel contempo una disciplina semplificata di tale gestione, proporzionata all’entità degli interventi da eseguire e uniforme per tutto il territorio nazionale, che il DM 161/2012 (Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo) si applica solo alle terre e rocce da scavo prodotte nell’esecuzione di opere soggette ad autorizzazione integrata ambientale o a valutazione di impatto ambientale.
Al riguardo, viene previsto che, in attesa di una specifica disciplina per la semplificazione amministrativa delle procedure, alla gestione dei materiali da scavo, provenienti dai cantieri di piccole dimensioni la cui produzione non superi i seimila metri cubi di materiale, continuano ad applicarsi su tutto il territorio nazionale le disposizioni stabilite dall’art. 186 del Dlgs 152/2006 sulle terre e rocce da scavo, in deroga a quanto stabilito dall’art. 49 del DL 1/2012 convertito dalla L. 27/2012 (Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività).
Emendamento 8.0.500 (testo 2) dei Relatori
Per quanto riguarda l’iter parlamentare precedente ed i contenuti del provvedimento si veda la
Sintesi n. 23/2013.
Il provvedimento reca disposizioni finalizzate alla realizzazione delle opere e degli interventi necessari ad assicurare l’organizzazione dell’evento Expo Milano 2015 nonché ulteriori misure urgenti per le zone colpite dagli eventi sismici del maggio 2012 e per favorire la ricostruzione in Abruzzo. Altre norme prevedono interventi per l’area industriale di Piombino e per la tutela dell’ambiente nel territorio del Comune di Palermo e della Regione Campania.
Il decreto legge, che scade il 25 giugno 2013, passa ora alla seconda lettura della Camera dei Deputati.