Grido d’allarme dell’Ance Piemonte sullo stato del settore delle costruzioni nella regione. Nel corso del “non convegno 2013”, un evento organizzato in controtendenza rispetto agli anni passati e finalizzato a far comprendere il “vuoto” lasciato dalle istituzioni, i costruttori edili piemontesi hanno denunciato lo stato di abbandono del settore, con imprese che chiudono vittime dell’immobilismo e della burocrazia. Lo scenario che ha ospitato l’iniziativa, di grande impatto, è stato quello del Palazzo del lavoro di Torino, dove sul pavimento della struttura vuota sono stati scritti dall’Ance i numeri che testimoniano la crisi dell’edilizia in Piemonte. Due su tutti: 2.800 imprese edili chiuse, 13.000 operai senza lavoro. “Ora serve una presa di coscienza da parte delle istituzioni nazionali e locali sulla crisi dell’edilizia – ha sottolineato il presidente dell’Ance Piemonte, Giuseppe Provvisiero – che necessita di politiche e misure capaci di innescare una immediata inversione di tendenza”.
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