CAMERA DEI DEPUTATI
_______________________
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DA UN RAMO DEL PARLAMENTO
– Decreto legge n. 93 del 14 agosto 2013 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province” (DDL 1540/C).
L’Aula ha approvato, in prima lettura, il decreto legge in oggetto con alcune modifiche al testo delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustiza.
Per quanto riguarda l’iter parlamentare precedente ed i contenuti del provvedimento si veda la
Sintesi n. 38/2013.
Il provvedimento reca disposizioni urgenti in materia, tra l’altro, di protezione civile, con l’ampliamento della durata dello stato di emergenza, nonché sull’accelerazione della realizzazione degli interventi per il “PON Sicurezza” e sulle gestioni commissariali delle province.
Il decreto legge, in scadenza il 15 ottobre 2013, nella settimana di riferimento è stato approvato dal Senato in via definitiva (Sintesi 39/2013 del Senato).
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DALLE COMMISSIONI DI MERITO
– Decreto legge n. 102 del 31 agosto 2013 recante “Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici” (DDL 1544/C).
Le Commissioni Bilancio e Finanze hanno approvato, in prima lettura, in sede referente, il provvedimento in oggetto con modifiche al testo del Governo.
Tra queste, in particolare, si segnalano le seguenti:
Art. 5
Viene integrata la disposizione del testo sulle modalità di determinazione della Tares per l’anno 2013. In particolare, viene previsto che il costo del servizio deve comprendere, laddove possibile, anche il costo delle operazioni di riciclo e che in sede di determinazione della tariffa, occorrerà tenere conto della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l’applicazione dell’ISEE, e prevedere esenzioni per i quantitativi di rifiuti avviati all’autocompostaggio. Sono altresì esclusi i costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori.
Emendamenti 5.22, 5.25 (nuova formulazione), 5.21 (nuova formulazione), 5.31 (nuova formulazione) a firma di parlamentari
Viene modificato (in luogo dell’abrogazione prevista nel testo del decreto legge) il comma 19 dell’art. 14 del dl 201/2011, convertito dalla legge 214/2011, prevedendo che il consiglio comunale può deliberare ulteriori agevolazioni ripartendo l’onere sull’intera platea dei contribuenti, ovvero attraverso apposite autorizzazioni di spesa che non possono eccedere il limite del sette per cento del costo complessivo del servizio.
Emendamento 5.26, 5.34, 5.16, 5.6 a firma di parlamentari
Viene modificato l’art. 14 del dl 201/2011 prevedendo per il 2013 che il Comune, entro il termine fissato per l’approvazione del bilancio di previsione, può stabilire di continuare ad applicare il medesimo tributo o la medesima tariffa relativi alla gestione dei rifiuti urbani utilizzato nel 2012, inviando ai contribuenti il relativo modello di pagamento. In tali casi, la copertura della percentuale dei costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo è assicurata attraverso il ricorso a risorse diverse dai proventi della tassa derivante dalla fiscalità generale del Comune stesso.
Emendamento 5.29 (nuova formulazione) e 5. 2 (nuova formulazione) a firma di parlamentari
Viene previsto che per l’anno 2013 non si applicano le sanzioni previste in caso di versamento insufficiente, qualora il comune non abbia provveduto all’invio ai contribuenti dei modelli di pagamento precompilati in base all’applicazione delle disposizioni regolamentari e tariffarie disposte dal provvedimento.
Emendamento 5.36 a firma di parlamentari
Art. 6
Viene modificata la disposizione sulle misure di sostegno all’accesso all’abitazione con la quale si autorizza la Cassa Depositi e Prestiti a mettere a disposizione degli istituti di credito una base di liquidità per erogare nuovi finanziamenti. Al riguardo viene chiarito la maggiore disponibilità finanziaria concessa alle banche deve essere destinata all’erogazione di nuovi finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione principale, preferibilmente appartenente ad una delle classi energetiche A, B o C, e per interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico, con priorità per le giovani coppie e le famiglie numerose.
Inoltre, i minori differenziali sui tassi di interesse in favore delle banche dovranno obbligatoriamente essere trasferiti sul costo del mutuo a vantaggio dei mutuatari.
Emendamenti 6.3 (nuova formulazione), 6.21 (nuova formulazione), 6.10 (nuova formulazione)
Viene diminuita da 30 a 10 milioni la disponibilità del “Fondo per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa” e contestualmente aumentata da 30 a 50 milioni di euro la disponibilità del “ Fondo di sostegno per l’accesso alle abitazioni in locazioni” per ciascuno degli anni 2014 e 2015.
Emendamento 6.23 (nuova formulazione) a firma di parlamentari
Viene integrata la disposizione che istituisce il Fondo per gli inquilini morosi stabilendo l’assegnazione prioritaria delle relative risorse alle Regioni che abbiano emanato norme per la riduzione del disagio abitativo che prevedono percorsi di accompagnamento sociale per i soggetti sottoposti a sfratto, anche attraverso organismi comunali. A tal fine viene previsto che le Prefetture adottino misure di graduazione programmata dell’intervento della forza pubblica nell’esecuzione dei provvedimenti di sfratto.
Emendamento 6.54 (nuova formulazione)
Il provvedimento dispone, in particolare, l’esclusione dell’IMU dei fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati; l’abolizione definitiva per il 2013 della prima rata IMU per le abitazioni principali e per altre categorie di immobili; misure per riattivare il circuito del credito e mettere in moto politiche abitative; l’incremento di circa 7 miliardi di euro il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni alle imprese; il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali e l’adozione di ulteriori misure di salvaguardia in materia di trattamenti pensionistici.
Il decreto legge, che scade il 30 ottobre 2013, passa ora all’esame dell’Aula.