L’Aula del Senato ha licenziato, in prima lettura, il disegno di legge di conversione del Decreto legge 133/2013 recante “Disposizioni concernenti l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia” (
DDL 1188/S – Relatori il Sen. Federico Fornaro del Gruppo PD e il Sen. Andrea Olivero del Gruppo PI
), con alcune modifiche al testo del Governo.
Tra le principali novità introdotte si segnalano le seguenti:
– viene differito dal 16 al 24 gennaio 2014 il termine entro cui il contribuente è tenuto a versare per l’abitazione principale la seconda rata IMU per il 2013 (cd. “mini IMU”). La stessa è dovuta nella misura del 40% dell’eventuale differenza tra l’ammontare dell’IMU risultante dall’applicazione delle aliquote e della detrazione deliberate dai Comuni per l’anno 2013 e quello risultante dall’applicazione dell’aliquota e della detrazione di base previste dalle norme statali;
-viene stabilito che non sono applicate sanzioni ed interessi nel caso di insufficiente versamento della seconda rata dell’imposta municipale propria di cui all’art. 13 del DL 201/2011, dovuta per il 2013, qualora la differenza sia versata entro il termine del 24 gennaio 2014;
-viene posto il divieto di alienazione di immobili degli enti territoriali a società la cui struttura non consente l’identificazione delle persone fisiche o delle società che ne detengono la proprietà o il controllo. Fermi restando i controlli già previsti dalla vigente normativa antimafia, sono esclusi dalla trattativa privata i soggetti che siano stati condannati, con sentenza irrevocabile, per reati fiscali o tributari;
-viene previsto che il Ministro per i Beni e le attività culturali e turismo procede all’individuazione, nell’ambito dei beni immobili di proprietà dello Stato, anche valutando le segnalazioni provenienti da regioni, enti locali e associazioni portatrici di interessi diffusi, dei beni di rilevante interesse culturale o paesaggistico in ordine ai quali ritenga prioritario mantenere la proprietà dello Stato ed avviare procedimenti di tutela e valorizzazione. Anche il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare procede all’individuazione dei beni di rilevante interesse ambientale in ordine ai quali ritenga prioritario mantenere la proprietà dello Stato ed avviare procedimenti rivolti all’istituzione di aree naturali protette o all’integrazione territoriale di aree naturali protette già istituite.
Il decreto legge, che scade il 29 gennaio 2014, passa ora alla seconda lettura della Camera dei Deputati.