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DDL deleghe al Governo riorganizzazione amministrazioni pubbliche" (DDL 1577- B/S)- DL 83/2015 in materia fallimentare (DDL 2021/S)- Schemi D.Lgs attuativi Jobs Act (Atti nn. 176; 177; 178; 179)-Schemi D.Lgs attuativi L. 23/2014 sulla delega fiscale (Atti nn. 181; 182; 183; 184; 185; 161 bis)-Schema DPCM sulla portualità (Atto n. 188).

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Sintesi parlamentare n. 32/S della settimana dal 3 agosto al 7 agosto 2015

7 Agosto 2015
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SENATO DELLA REPUBBLICA
_______________________
 
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DEFINITIVAMENTE
 
– DDL su “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” (DDL 1577- B/S).
 
L’Aula ha licenziato, in terza lettura, il provvedimento in oggetto nel testo della Commissione Affari Costituzionali identico a quello della Camera dei Deputati.
 
Per l’iter parlamentare precedente si vedano si vedano le Sintesi nn. 14/2015, 18/2015, 28/2015, 29/2015 e 31/2015.
 
Il provvedimento, “collegato” alla manovra economica 2015, contiene numerose disposizioni di delega al Governo nonché norme di diretta attuazione, volte a razionalizzare e semplificare l’organizzazione della Pubblica Amministrazione.
Tra le norme di delega si evidenziano quelle in materia di: conferenza di servizi e segnalazione certificata di inizio attività di cui alla L. 241/1990 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) e prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza di cui al Dlgs 33/2013 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni). Tra le norme di diretta applicazione si segnalano, altresì, quelle in materia di silenzio-assenso e autotutela amministrativa di cui alla suddetta L. 241/1990.
 
 
– Decreto legge n. 83 del 27 giugno 2015 recante “Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria” (DDL 2021/S).
 
L’Aula ha licenziato definitivamente in seconda lettura, il provvedimento in oggetto con la votazione di fiducia  sul testo approvato dalla Commissione Giustizia identico a quello trasmesso dalla Camera dei Deputati (si veda notizia “In Evidenza” del 5 agosto 2015).
 
Per l’iter parlamentare precedente si vedano le Sintesi nn. 29/2015,  30/2015 e 31/2015.
 
Il provvedimento prevede, in particolare, misure in materia, tra l’altro, di procedure concorsuali, procedure esecutive, fiscale e processo telematico.
 
 
PARERI RESI SU ATTI DEL GOVERNO
 
– Schema di decreto legislativo recante diposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità (Atto n. 176).
 
La Commissione Lavoro ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
 
Testo del parere
 
Il testo prevede misure di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e adempimenti a carico di cittadini e imprese in attuazione dell’art. 1, co. da 3 a 7, 9 e 11 della L. 183/2014, riguardanti, in particolare: il collocamento mirato delle persone con disabilità a modifica della legge 68/1999; la costituzione del rapporto di lavoro, con la previsione della comunicazione telematica mediante modelli semplificati di tutte le comunicazioni in materia di rapporti di lavoro, collocamento mirato, tutela delle condizioni di lavoro, incentivi, politiche attive e formazione professionale; salute e sicurezza sul lavoro e assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; revisione delle sanzioni per il lavoro irregolare; modifica alla disciplina dei controlli a distanza del lavoratore; possibilità di cedere riposi e ferie maturati; modifiche ed integrazioni del Codice delle pari opportunità di cui al Dlgs 198/2006.
 
Per il parere reso dalla Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 32/2015.
 
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definitiva.
 
 
– Schema di decreto legislativo recante diposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive (Atto n. 177).
 
La Commissione Lavoro ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
 
Testo del parere
 
Il testo prevede l’introduzione di misure per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, in attuazione dell’art. 1, cc. 3 e 4 della L. 183/2014. In particolare, viene istituita una Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, coordinata dalla nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), e formata dalle strutture regionali per le Politiche attive del Lavoro, dall’INPS, dall’INAIL, dalle Agenzie per il lavoro e dagli altri soggetti autorizzati all’attività di intermediazione, dagli enti di formazione e da Italia Lavoro e ISFOL. Prevista, altresì, l’l’istituzione di un Albo nazionale dei soggetti accreditati a svolgere funzioni in materia di politiche attive del lavoro, di un Sistema informativo delle politiche del lavoro, del fascicolo elettronico del lavoratore, liberamente accessibile da parte degli interessati e del sistema informativo della formazione professionale, comprensivo dell’albo nazionale degli enti di formazione.
 
Per il parere reso dalla Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 32/2015.
 
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definitiva.
 
 
– Schema di decreto legislativo recante diposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale (Atto n. 178).
 
 
La Commissione Lavoro ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
 
Testo del parere
 
Il testo prevede l’introduzione di misure per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, in attuazione dell’art. 1, c. 7 della L. 183/2014. In particolare, viene istituito l’Ispettorato nazionale del lavoro con personalità di diritto pubblico e autonomia di bilancio, con la principale funzione di coordinare, sulla base di direttive emanate dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, la vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria nonché legislazione sociale, ivi compresa la vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Altri compiti attengono alla prevenzione e promozione della legalità presso enti, datori di lavoro e associazioni finalizzate al contrasto del lavoro sommerso e irregolare.
 
Per il parere reso dalla Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 32/2015.
 
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definitiva.
 
 
– Schema di decreto legislativo recante diposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (Atto n. 179).
 
La Commissione Lavoro ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
 
Testo del parere
 
Il testo prevede il riordino normativo degli strumenti di tutela in costanza di rapporto di lavoro: integrazioni salariali ordinaria e straordinaria e fondi di solidarietà, in attuazione dell’art.1, c. 2, lett. a della L.183/2014.
In particolare, la durata massima complessiva del trattamento ordinario e straordinario di integrazione salariale viene stabilita, per ciascuna unità produttiva, in 24 mesi in un quinquennio mobile. Per le imprese edili e di lavorazione lapidei la durata è estesa fino a 30 mesi. Vengono rimodulati e ridotti gli oneri contributivi per il finanziamento dell’istituto. Per l’edilizia sono stabilite le seguenti aliquote: – 4,70 per cento della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per gli operai delle imprese dell’industria e dell’artigianato edile; – 1,70 per cento della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per gli impiegati e i quadri delle imprese dell’industria e artigianato edile e lapidei fino a 50 dipendenti; – 2,00 per cento della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per gli impiegati e quadri delle imprese dell’industria e artigianato edile e lapidei oltre i 50 dipendenti. Altre norme riguardano la revisione dei fondi di solidarietà, introdotti dalla L.92/2012 (c.d. legge Fornero) a tutela dei lavoratori dei comparti dove non trova applicazione la normativa in materia di cassa integrazione ordinaria o straordinaria.
 
Per il parere reso dalla Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 32/2015.
 
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definitiva.
 
 
– Schema di decreto legislativo recante misure per la revisione della disciplina dell’organizzazione delle Agenzie fiscali” (Atto n. 181).
 
La Commissione Finanze ha espresso al Governo un parere favorevole con una condizione e osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
 
Testo del parere
 
Per il parere reso dalla Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 32/2015.
 
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e laddove il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, dovrà essere trasmesso nuovamente alle Camere per il secondo parere (come previsto dall’art.1 della Legge di delega 23/2014).
 
 
– Schema di decreto legislativo in materia di stima e monitoraggio dell’evasione fiscale e in materia di monitoraggio e riordino delle disposizioni in materia di erosione fiscale” (Atto n. 182)
 
La Commissione Finanze ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
 
Testo del parere
 
Per il parere reso dal Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 32/2015.
 
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e laddove il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, dovrà essere trasmesso nuovamente alle Camere per il secondo parere (come previsto dall’art.1 della Legge di delega 23/2014).
 
 
– Schema di decreto legislativo sulla revisione del sistema sanzionatorio” (Atto n. 183)
 
Le Commissioni riunite Giustizia e Finanze hanno espresso al Governo un parere favorevole con condizioni e osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
 
Testo del parere
 
Per il parere reso dalla Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 32/2015.
 
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e laddove il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, dovrà essere trasmesso nuovamente alle Camere per il secondo parere (come previsto dall’art.1 della Legge di delega 23/2014).
 
 
– Schema di decreto legislativo recante misure per la revisione delle disciplina degli interpelli e del contenzioso tributario” (Atto n. 184)
 
Le Commissioni riunite Giustizia e Finanze hanno espresso al Governo un parere favorevole con condizioni e osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
 
Testo del parere
 
Per il parere reso dalla Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 32/2015.
 
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e laddove il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, dovrà essere trasmesso nuovamente alle Camere per il secondo parere (come previsto dall’art.1 della Legge di delega 23/2014).
 
 
– Schema di decreto legislativo recante misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione” (Atto n. 185) 
 
La Commissione Finanze ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
 
Testo del parere
 
Per il parere reso dalla Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 32/2015.
 
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e laddove il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, dovrà essere trasmesso nuovamente alle Camere per il secondo parere (come previsto dall’art.1 della Legge di delega 23/2014).
 
 
– Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente il piano strategico nazionale della portualità e della logistica (Atto n. 188).
 
La Commissione Lavori Pubblici ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto.
 
Testo del parere
 
Il Piano è stato redatto in attuazione dell’art. 29 del DL 133/2014 convertito dalla L. 164/2014 (Sblocca Italia) che prevede l’adozione di un piano strategico nazionale della portualità e della logistica, che contempli anche la razionalizzazione, il riassetto e l’accorpamento delle Autorità portuali esistenti. Si tratta di un atto programmatico le cui linee di indirizzo dovranno essere attuate mediante successivi interventi legislativi e amministrativi.
 
Per il parere reso dalla Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 32/2015.
 
Il provvedimento è tornato in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione (Consiglio dei Ministri del 6 agosto scorso).
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