Tra le tematiche sottoposte al Governo: autostrada Salerno-Reggio Calabria, dissesto idrogeologico, Infrastrutture strategiche, incentivi autoimprenditorialità, rilancio economico della Sicilia, gestione materiali inerti in Lombardia, inquinamento acustico, ritardi pagamenti, sistri, controllo della spesa sui progetti ANAS, naspi.
CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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Interrogazione a risposta immediata in Assemblea
J. Santelli, FI
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Autostrada Salerno-Reggio Calabria
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Chiarire le reali intenzioni in merito alle opere che riguardano l’ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria e della strada statale n. 106 Taranto-Reggio Calabria, con particolare riferimento alle procedure tecnico-amministrative in stato avanzato e agli impegni finanziari già assunti, al fine di garantire standard di sicurezza e percorribilità delle infrastrutture.
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Gli interventi di ammodernamento, adeguamento e miglioramento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria hanno richiesto, nel corso degli anni, un impegno pari a 8 miliardi 233 milioni chehanno consentito, su 440 chilometri interamente percorribili, di adeguarne già 355, mentre altri 30 sono in corso di ammodernamento (quindi, 385 in totale). Ne rimangono 58, di cui 16 sono già finanziati.
Fornite, inoltre, rassicurazioni sul fatto che non ci sarà alcun definanziamento.
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio
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Interrogazione a risposta immediata in Assemblea
F. D’Uva, M5S
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Dissesto idrogeologico
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Assumere iniziative – alla luce di quanto avvenuto di recente nelle Regioni Sicilia, Calabria e Campania – per affrontare la grave emergenza del dissesto idrogeologico in tutto il territorio nazionale, ed indicare la stima degli eventuali stanziamenti che, nel breve periodo, potranno garantire e assicurare un’urgente azione per la messa in sicurezza del territorio.
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Viene ricordato che la Calabria, nel novembre 2012, ha siglato un accordo di programma per 185 interventi, per un importo pari a 110 milioni di euro e la Sicilia, nel marzo 2010, un accordo di programma che attualmente prevede 220 interventi per oltre 350 milioni di euro.
In questi mesi, anche d’intesa con la struttura di missione, è stato varato un piano stralcio delle aree metropolitane per assicurare l’avvio degli interventi più urgenti e tempestivamente cantierabili. Ai fini della redazione del piano stralcio, le regioni in questione hanno segnalato alcuni interventi (7 in Sicilia, 7 in Calabria e 8 in Campania) che sono stati inseriti nella parte programmatica del piano in quanto non tempestivamente cantierabili, poiché mancanti di progettazione definitiva o esecutiva.
Viene, inoltre, ricordato che nel disegno di legge di bilancio ora presentato sono stati previsti, per il 2016, 100 milioni di euro e altre risorse per gli anni successivi, da destinare agli interventi per fronteggiare il dissesto. Infine, nella giornata del 4 novembre c.m. sono stati varati gli accordi di programma con 7 regioni italiane per un importo di 800 milioni.
Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti
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(ex 5-06735)
Interrogazione a risposta immediata in commissione
S. Matarrese, SCpI
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Realizzazione infrastrutture strategiche – soppressione struttura di missione
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Indicare le iniziative assunte per assicurare la prosecuzione delle opere in corso di realizzazione e di quelle che dispongono già di un elevato livello di progettazione e di adeguate risorse finanziarie, garantendo l’appropriato svolgimento di tutte le attività precedentemente attribuite alla struttura di missione (soppressacon decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n. 194 del 9 giugno 2015) per l’attuazione del programma delle infrastrutture strategiche ed, in particolare, per il tempestivo espletamento delle pratiche ed i relativi pagamenti alle imprese.
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Il superamento della Legge obiettivo (L. 443/2001), per volontà del Governo e del Legislatore, ha comportato la necessità di rivedere l’attuale sistema di gestione delle opere di interesse strategico e, in particolare, quella parte dell’attuale Codice dei contratti che prevede la facoltà di attribuire alla Struttura tecnica di missione le funzioni in materia di «Lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi».
Pertanto, con apposito decreto ministeriale, sono state attribuite ai competenti uffici del Ministero, senza soluzione di continuità, le funzioni amministrativo-gestionali precedentemente svolte dalla Struttura tecnica di missione, in considerazione della tipologia delle opere e delle competenze di ciascuna direzione generale. In questo contesto, nonostante le oggettive difficoltà legate al passaggio di consegne relativo a circa dodici anni di attività, il suddetto trasferimento delle funzioni ha comportato solo un fisiologico rallentamento, che ad oggi è stato assorbito dall’azione delle stesse direzioni generali, nell’attività di gestione, comprensiva dei trasferimenti finalizzati dei fondi alle Amministrazioni aggiudicatori per i pagamenti alle imprese.
Tale nuova organizzazione permette di proseguire il previsto iter per la realizzazione delle opere senza soluzione di continuità, garantendo, attraverso l’azione amministrativa degli uffici del Ministero, la separazione tra l’attività amministrativo-gestionale e l’attività di indirizzo.
Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i Trasporti, Umberto Del Basso De Caro
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CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
A. Moscatt, PD
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Incentivi all’autoimprenditorialità
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-Assumere iniziative per stanziare le risorse necessarie per coprire le richieste di agevolazioni a Invitalia per l’autoimprenditorialità previste dal Titolo II del Dlgs 185/2000, presentate antecedentemente alla data del 9 agosto 2015 (data a partire dalla quale non è più possibile presentare le richieste);
-assumere iniziative per trovare i mezzi finanziari necessari per riattivare i suddetti strumenti agevolativi.
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Interrogazione a risposta scritta
R. Gallo, FI
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Rilancio economico della Sicilia
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-Rilanciare il sistema economico e produttivo della regione Sicilia;
-in considerazione delle condizioni di persistente ritardo economico e sociale che investono la regione Sicilia, assumere iniziative per introdurre misure fiscali, anche in via sperimentale per un triennio, che prevedano un azzeramento delle tasse sia fiscali che contributive, per le imprese che investono nell’isola e che decidono di avviare una nuova attività per almeno cinque anni.
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Interrogazione a risposta scritta
E. Realacci, PD
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Gestione materiali inerti per l’edilizia in Lombardia
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Assumere iniziative per impugnare, anche a tutela dei territori, delle risorse naturali, e della salute dei cittadini del territorio lombardo, la Legge regionale 29/2015 che prevede l’impegno «ad instaurare e a sviluppare la collaborazione transfrontaliera nell’ambito della gestione e destino dei materiali inerti per l’edilizia dalla Lombardia verso il Ticino e del materiale di scavo non inquinato e dei rifiuti edili di origine minerale dal Ticino verso la Lombardia”.
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Interrogazione a risposta scritta
A. Spessotto, M5S
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Inquinamento acustico
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Fornire ulteriori ed aggiornate informazioni in merito alla attuazione della delega conferita il Governo in materia di inquinamento acustico con la legge europea 2013-bis, il cui termine giungerà a scadenza nel mese di maggio 2016.
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Interrogazione a risposta scritta
A. Moscatt, PD
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Ritardi pagamenti
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Considerato che il fenomeno dei ritardi di pagamento della PA assume dimensioni che non hanno pari rispetto agli altri Stati europei, e che alcune ricerche confermano che per pagare i suoi fornitori lo Stato italiano impiega 41 giorni in più della Spagna, 50 giorni in più del Portogallo, 82 giorni in più della Francia, 115 giorni in più della Germania e 120 giorni in più del Regno Unito, si chiede di assumere iniziative per velocizzare l’iter di recepimento della direttiva europea in materia.
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Interrogazione a risposta in commissione
P. Terzoni, M5S
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Sistri
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Verificare:
-se nel caso in cui dovesse slittare l’inizio del nuovo sistema, debbano essere assunte iniziative per prevedere la sospensione del pagamento per il funzionamento del sistema da parte delle imprese chiamate ad aderire e sospendere l’applicazione delle sanzioni per tutto il 2016;
-come si stia procedendo in relazione all’esigenza di «adottare un piano di intervento che preveda che ogni onere versato a titolo di contributi di iscrizione al Sistri per le annualità 2010, 2011 e 2012 dai soggetti di cui all’articolo 3 del 17 dicembre 2009 sia restituito o compensato secondo le modalità previste ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241», come indicato nell’ordine del giorno presentato n. 9/01682-A/077 e accolto come raccomandazione dal Governo pro tempore nella seduta 24 ottobre 2013, n. 104.
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Interrogazione a risposta in commissione
A. Spessotto, M5S
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Controllo della spesa sui progetti ANAS
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Illustrare i motivi che sarebbero sottesi alla mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, a seguito della sua emanazione, del decreto ministeriale 19 giugno 2015, n. 203 sul controllo della spesa sui progetti ANAS e delle concessionarie autostradali. Questo in considerazione del fatto che la mancata pubblicazione del predetto decreto comporterebbe come diretta conseguenza, l’applicazione del precedente decreto ministeriale (622/2009) che rendeva facoltativo il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, sottraendo al parere del Consiglio medesimo innumerevoli progetti per i quali la legge prevede invece come obbligatorio il suddetto parere.
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Risoluzione in commissione
P. Russo, FI
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Bonifica dei siti contaminati
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-Promuovere un’azione di organica riforma della disciplina della bonifica dei siti contaminati;
–rendicontare i risultati raggiunti in tutti gli accordi di programma sulla riqualificazione ambientale e produttiva delle aree, sottoscritti dal Governo;
–istituire, senza oneri aggiuntivi per lo Stato, un tavolo tecnico permanente presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, con l’obiettivo di garantire un confronto tecnico scientifico con gli istituti scientifici nazionali, con gli esperti del settore e con le Agenzie ambientali (Arpa), al fine di definire linee guida tecniche per gli operatori;
-assumere iniziative normative per escludere dal patto di stabilità le somme relative agli interventi realizzati dai comuni per la messa in sicurezza e bonifica dei siti contaminati, individuando un percorso normativo che consenta, comunque, soprattutto in caso di rischi sanitari, un’azione rapida ed incisiva che porti alla bonifica o alla messa in sicurezza dei siti.
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Risoluzione in commissione
S. Segoni, Misto
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Rischio idraulico in Sicilia
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In considerazione del rapporto preliminare sul rischio idraulico in Sicilia redatto dalla Regione nel 2014 – nel quale si evidenzia che negli ultimi 15 anni, si sono verificate 78 frane o alluvioni che hanno provocato 58 vittime e danni stimati in 3,3 miliardi di euro e sono stati censiti 8000 luoghi a rischio idrogeologico per interferenze tra corsi d’acqua e insediamenti umani – si chiede di:
-avviare un piano di attività preventive di controllo e di verifica di staticità di tutte le infrastrutture siciliane segnalate, in accordo con gli enti territoriali interessati e sotto il coordinamento delle prefetture e del dipartimento regionale della Protezione Civile;
-a redigere e rendere pubblica, tramite il dipartimento di protezione civile nazionale e l’unità di missione Italiasicura una lista di priorità di intervento in Sicilia;
-a dare sostegno, anche con stanziamento di nuovi mezzi e uomini, attingendo ai fondi preventivamente stanziati dal Governo, per il tramite del Ministero della difesa e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al 4° reggimento genio guastatori di Palermo per attività di ricostruzione di tutte quelle infrastrutture che, a seguito delle attività ricognitive di cui ai punti precedenti, risultino nella condizione di poter essere rimesse in servizio e nella disponibilità della popolazione civile a seguito di lavori della durata non superiore ai tre mesi.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interrogazioni con richiesta di risposta scritta
L. Bottici, M5S
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Premi di produttività
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Considerato che:
-con il DL 66/2014, convertito dalla legge 89/2014, è stato riconosciuto per il 2014 al contribuente un credito d’imposta Irpef pari a 80 euro al mese per il periodo da maggio a dicembre 2014, per redditi non superiori a 24.000 euro lordi annui e che con legge 190/2014 lo stesso credito è stato reso strutturale;
-la legge 228/2012, all’art. 1, commi 481 e 482, ha previsto per gli anni del 2013 e 2014 la proroga di misure sperimentali per l’incremento della produttività, le cui modalità attuative sono state demandate ad un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM del 22 gennaio 2013 e DPCM del 19 febbraio 2014);
-per l’anno 2015 non c’è stato il rinnovo della tassazione dei premi di produttività;
si chiede di conoscere:
–quanti siano, in valore assoluto, i contribuenti che, per effetto del mancato rinnovo delle misure sulla tassazione agevolata dei premi di produttività, nel 2015 hanno perso il diritto di usufruire del credito d’imposta Irpef di 80 euro al mese di cui all’articolo 1, commi 12, 13 e 15 della legge 190/2014;
-a quanto ammonti il risparmio per l’erario derivante dalla perdita del diritto di usufruire del credito d’imposta Irpef di 80 euro al mese, per effetto del mancato rinnovo delle misure sulla tassazione agevolata dei premi di produttività.
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Interrogazioni con richiesta di risposta scritta
P. De Pin, Gal
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Naspi
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Considerato che:
-la nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) è il sussidio di disoccupazione universale che sostituisce dal 1° maggio 2015 l’assegno unico di disoccupazione introdotto dalla “riforma Fornero” di cui alla legge 92/2012;
-tale indennità prevede nuove modalità di calcolo che influiscono sia sulla misura stessa del beneficio che sulla sua durata;
-sono stati riscontrati numerosi problemi nelle procedure informatiche;
si chiede di sapere:
-come si intenda intervenire affinché l’Inps attivi in tutte le sue sedi territoriali i programmi applicativi per l’elaborazione delle domande Naspi;
–se non si ritenga, altresì, che l’erogazione di tali sussidi possa agevolare anche la stessa Inps, in quanto aiutare l’avvio di una nuova impresa consentirebbe ai nuovi imprenditori non solo di sostenersi (con ovvio risparmio nell’erogazione delle indennità di disoccupazione mensile erogate), ma anche di creare nuovi posti di lavoro.
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