CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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Interrogazione a risposta immediata in Assemblea
D. Pesco, M5S
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Disciplina sul bail-in
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Considerato che con il Dlgs 180/2015 è stata data attuazione alla direttiva 2014/59/UE e che la Sezione III del Capo IV del Titolo IV del suddetto provvedimento ha introdotto nell’ordinamento giuridico nazionale la disciplina sul bail-in – preposta a ripristinare il patrimonio delle banche e delle società finanziarie per il rispetto dei requisiti prudenziali mediante la riduzione del valore nominale degli strumenti finanziari e di deposito sottoscritti dai risparmiatori – si chiede di sapere quali misure di garanzia siano state adottate verso i creditori ed obbligazionisti.
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Evidenziato che:
-la finalità della direttiva 2014/59 UE recepita con il Dlgs 180/2015, permette di evitare liquidazioni disordinate, che amplifichino gli affetti e i costi dalle crisi, dotando l’autorità di risoluzione di strumenti che consentano un intervento precoce ed efficace, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia, sul sistema finanziario, su depositanti, investitori e clienti della banca;
qualora si realizzino le condizioni previste e la banca sia sottoposta alla procedura di risoluzione, l’autorità di risoluzione ha a disposizione quattro strumenti, che possono essere utilizzati in combinazione tra di loro: la cessione, anche parziale, di attività e passività, la bridge bank, la bad bank e il bail in, la cui introduzione è obbligatoria. L’unica discrezionalità concessa agli Stati membri, di cui il legislatore italiano si è avvalso, è quella di rinviare l’entrata in vigore delle norme nazionali di recepimento della disciplina del bail in al 1° gennaio 2016;
-nei recenti provvedimenti di avvio alla risoluzione, adottati dalla Banca d’Italia e approvati dal Ministro dell’economia e delle finanze, sono stati utilizzati gli strumenti della bridge bank e della bad bank, in piena conformità alla direttiva 2014/59 dell’Unione europea. Non è stato fatto uso del bail-in. La partecipazione dei creditori alle perdite nei casi di specie deriva dall’utilizzazione, per il finanziamento delle misure di risoluzione, del fondo di risoluzione nazionale. Sebbene questo sia alimentato esclusivamente con le contribuzioni del sistema bancario, gli interventi del fondo di risoluzione sono assimilati ad aiuti pubblici, dato che il fondo è gestito dall’autorità di risoluzione. L’intervento del fondo doveva essere, quindi, conforme alla comunicazione della Commissione sul settore bancario del 2013. Questa, ai fini della minimizzazione dell’onere a carico del fondo, prevede quale precondizione l’azzeramento del capitale del debito subordinato della banca beneficiaria.
Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo PADOAN
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Interrogazione a risposta immediata in Assemblea
F. Zaratti, SI-SEL
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Stanziamenti per la lotta ai cambiamenti climatici
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Dove siano rinvenibili i 4 miliardi, fino al 2020, stanziati dal Governo per la lotta ai cambiamenti climatici (“dichiarazione fatta nell’ambito della giornata di apertura della COP 21 a Parigi”) e se non si ritenga indispensabile avviare tutte le iniziative necessarie attuare delle politiche pienamente coerenti con gli obiettivi della Conferenza di Parigi.
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Evidenziato che i 4 miliardi di dollari costituiscono l’impegno che l’Italia ha assunto con riferimento al periodo dal 2015 al 2020. si tratta di risorse già previste a legislazione vigente, invariata, nei bilanci del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, del Ministero dell’Economia e delle finanze, del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, destinati alla finanza per il clima. Nello specifico questi provengono dai contributi ai fondi multilaterali, quali il Global Environment Facility, il Green Climate Fund, la quota parte delle attività di cooperazione gestite dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione dedicata specificatamente ad interventi riferibili alla lotta al cambiamento climatico, l’incremento previsto (questo aggiuntivo) in legge di Stabilità per le attività di promozione dello sviluppo sostenibile per i Paesi in via di sviluppo. Si tratta di importi – solo questi ultimi previsti dalla legge di stabilità – pari a 120 milioni di euro per il 2016, 240 milioni di euro per il 2017 e 360 milioni di euro per il 2018, nonché, in proiezione futura, per gli anni successivi una somma stimata in 360 milioni di euro annui sia per il 2019 che per il 2020. C’è inoltre il contributo previsto dalla legge di ratifica del Protocollo di Kyoto, e a questi si aggiungono anche i proventi delle aste ai sensi della normativa comunitaria. La somma di tutti questi fondi, che sono già stanziati a risorse invariate per la finanza con il clima, ammontano a oltre 3 miliardi e 700 milioni di euro, che col cambio arrivano circa ai 4 miliardi di dollari che il Presidente del Consiglio ha dichiarato a Parigi.
Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca GALLETTI
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Interrogazione a risposta scritta
N. Oliviero, PD
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Rischio idrogeologico in Calabria
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Assumere iniziative per adottare un piano organico di prevenzione e messa in sicurezza dei territori colpiti dagli eccezionali eventi franosi che sostenga e favorisca gli enti locali, che godono di scarse risorse e mezzi limitati e non sono in grado di far fronte ai danni subiti dal territorio e dalla popolazione.
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E’ stato avviato il piano operativo nazionale degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico per il periodo 2014-2020. L’insieme degli interventi localizzati sull’intero territorio nazionale comporta un fabbisogno complessivo pari a circa 20,3 miliardi di euro. Attesa l’impossibilità di poter finanziare contemporaneamente tutti gli interventi individuati, ed al fine di assicurare l’avvio degli interventi più urgenti di contrasto al rischio idrogeologico, è stato individuato, nell’ambito del piano operativo nazionale, un piano stralcio costituito da un insieme di interventi di mitigazione del rischio riguardanti, principalmente, le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposte a rischio di alluvione (l’importo di detti interventi è pari a circa 1,4 miliardi di euro).
Con il DPCM del 28 maggio 2015 sono state altresì individuate le procedure, le modalità ed i criteri di selezione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Tale decreto è stato condiviso nella seduta della conferenza Stato-regioni del 25 marzo 2015.
Al fine di garantire il rapido avvio degli interventi più urgenti e tempestivamente cantierabili, ricompresi nel piano stralcio, la delibera Cipe 32/2015 ha assegnato al Ministero dell’Ambiente l’importo di 450 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione afferenti alla programmazione 2014-2020.
Per la medesima finalità sono state individuate risorse disponibili a legislazione vigente pari a 150 milioni di euro, di cui 40 milioni di euro costituiti da risorse del Ministero dell’Ambiente a valere sulle disponibilità recate dall’articolo 1, comma 111, della legge di stabilità n. 147 del 2013, e la restante quota di 110 milioni di euro a carico delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione per il periodo 2007-2013, di cui all’articolo 7, comma 8, del DL 133/2014 (cosiddetto «sblocca Italia»).
A questi si devono aggiungere, per il biennio 2015-2016, ulteriori 54 milioni di euro circa che il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio ha disposto di destinare al fine di incrementare la copertura del piano stralcio citato, in considerazione della rilevanza e dell’urgenza degli interventi in esso previsti.
In relazione al piano nazionale 2014-2020, infine, si segnala che le richieste avanzate dalla regione Calabria ammontano a euro 159.643.962,14.
La priorità di assegnazione di tali risorse sarà determinata secondo i criteri previsti dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri nonché in base alle priorità che saranno espresse dalla regione.
Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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L. Pupa, PD
C. Martelli, M5S
(Votata per parti separate)
L. De Petris, SEL
(Votata per parti separate)
P. Arrigoni, LN
(Votata per parti separate)
A. D’Alì, FI
(Votata per parti separate)
A. Bonfrisco, CR
(Ritirata)
Mozioni
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Politiche di contrasto ai cambiamenti climatici
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-Farsi promotore di iniziative affinché l’Unione europea riveda al rialzo nei prossimi anni gli obiettivi del «Quadro al 2030 per le politiche climatiche ed energetiche», prevedendo il raggiungimento di una quota di energie rinnovabili sul totale dei consumi energetici, nonché un aumento dell’efficienza energetica, con l’obiettivo del raggiungimento della neutralità emissiva entro il 2100;
-favorire la transizione verso un sistema energetico più sicuro e sostenibile con investimenti nella generazione, nelle reti e nell’efficienza energetica, sia attraverso l’intervento pubblico sia attraverso la promozione degli investimenti privati, con misure dirette a migliorare l’accesso al credito;
-favorire lo sviluppo della filiera nazionale delle tecnologie “eco-sostenibili” con riferimento sia alle “nuove” fonti rinnovabili nel solare, nella geotermia, nei biocombustibili di seconda/terza generazione, sia ai sistemi avanzati per l’efficienza energetica in tutti i settori dell’economia;
–promuovere l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili, attraverso la diffusione di sistemi distribuiti ad alta efficienza di generazione di elettricità, calore e freddo, connessi attraverso reti intelligenti (smart grids) come infrastruttura delle “città intelligenti a basse emissioni” (smart cities);
–rendere permanenti le misure per l’efficienza energetica degli edifici, favorendo sia la costruzione di edifici “intelligenti” che la ristrutturazione di quelli esistenti;
-favorire nelle aree urbane la trasformazione a verde pubblico alberato delle aree degradate o dismesse, anche promuovendo la realizzazione di infrastrutture verdi;
-promuovere iniziative volte a non considerare la spesa in materia di risparmio energetico, efficienza energetica, energie rinnovabili, e sostenibilità ambientale, nell’ambito delle nuove regole di finanza pubblica, ai fini del pareggi di bilancio;
-farsi promotore dell’adozione di una fiscalità ambientale basata sull’impronta ecologica sull’analisi del ciclo di vita dei prodotti;
-riconoscere concretamente la centralità delle città e delle autorità locali in materia di pianificazione urbanistica e di programmazione socio-economico-ambientale, adottando, nel contempo, efficaci politiche nazionali, rivolte al contenimento del consumo di suolo, a cominciare dalla sollecita approvazione dei disegni di legge sul tema, all’esame delle Camere;
-proseguire nell’adozione di misure per il sostegno degli investimenti diretti al risparmio energetico, alla ricerca ed allo sviluppo delle tecnologie pulite nel settore delle costruzioni, adottando misure dirette a ridurre i consumi energetici degli edifici privati, nonché degli edifici pubblici e della pubblica illuminazione, attraverso una più diffusa messa in opera di un concreto efficientamento degli impianti.
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Parere favorevole
Approvazione da parte dell’Aula delle mozioni:
1-00441
(nuova formulazione)
1-00477
C. Martelli, M5S
(approvata la parte evidenziata in grassetto e respinta la restante parte)
1-00485
(approvata la parte evidenziata in grassetto e respinta la restante parte)
1-00489
(approvata la parte evidenziata in grassetto e respinta la restante parte)
1-00490
(approvata la parte evidenziata in grassetto e respinta la restante parte)
1-00491
(Ritirata)
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CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
G. Sorial, M5S
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Pagamenti PA
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-Illustrare i risultati dei diversi interventi messi in atto dal Governo per superare le criticità che hanno inficiato la capacità di pagamento della pubblica amministrazione;
-chiarire se il Governo sia intervenuto o lo stia facendo e in tal caso, in quale modo, per correggere la procedura introdotta con il DL 66/2014, convertito dalla L. 89/2014, volta a consentire alle aziende di cedere il proprio credito a una banca o a un intermediario finanziario, che si fanno carico della riscossione che si era rivelata molto complessa e macchinosa al punto da scoraggiare i creditori;
-attivarsi per rendere possibile lo sblocco immediato e totale dei debiti della pubblica amministrazione.
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Interrogazione a risposta scritta
C. Mannino, M5S
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Riqualificazione aree urbane degradate
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Assumere iniziative per concedere una proroga del termine perentorio fissato nel bando approvato dal Governo con il DPCM 15 ottobre 2015 (Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate) per la presentazione, da parte dei comuni, di progetti di riqualificazione, al fine di consentire a tutti i soggetti promotori di avere a disposizione un maggiore e più adeguato lasso di tempo, comunque non inferiore a novanta giorni, per la predisposizione delle proposte di progetto e dei connessi adempimenti di carattere amministrativo previsti per la presentazione delle domande di partecipazione.
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Interrogazione a risposta scritta
C. Costantino, SI-SEL
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Emergenza in Calabria
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Deliberare quanto prima lo stato di emergenza per le province calabresi e per i territori colpiti dall’ondata di maltempo iniziata il 31 ottobre 2015, stanziando le prime risorse volte al ristoro dei danni subiti dai privati e dalle attività produttive, per la messa in sicurezza delle aree colpite, e più in generale per il contrasto al dissesto idrogeologico dell’intero territorio nazionale, anche attraverso la previsione per le aree colpite di cui in premessa, dell’esclusione dal patto di stabilità interno delle risorse necessarie per gli interventi post-calamità provenienti dallo Stato, nonché delle spese sostenute dagli enti locali a valere su risorse proprie o provenienti da donazioni di terzi.
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Interrogazione a risposta scritta
F. Gallinella, M5S
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Rating di legalità
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Assumere iniziative per introdurre criteri di premialità che non danneggino, nel caso di richiesta di accesso ad un finanziamento pubblico/privato o di accesso al credito bancario, le imprese che per fatturato inferiore ai 2 milioni di euro non possono avere accesso al rating.
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Interrogazione a risposta scritta
C. Petraroli, M5S
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Porto di Taranto
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Considerato che il porto di Taranto è fra i primi in Italia per traffico di merci e riveste un ruolo importante sia da un punto di vista commerciale che strategico, si chiede di verificare la correttezza degli appalti concessi per la costruzione della piastra logistica e quali iniziative intenda adottare per garantire maggiore trasparenza nelle gare d’appalto di opere pubbliche.
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Interrogazione a risposta immediata in commissione
S. Segoni, Misto
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Passante Autostradale Nord
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Considerato che in data 29 luglio 2014, la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Bologna e il Comune di Bologna hanno firmato un accordo con Autostrade per l’Italia e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la costruzione del «Passante Autostradale Nord»: circa 38 chilometri di semianello autostradale da costruirsi a nord della città di Bologna (per oltrepassarla senza immettersi nel contesto di viabilità cittadina della tangenziale), che attraverserà undici Comuni della Provincia del Capoluogo, si chiede di sapere:
-se non sia opportuno un coordinamento con gli enti locali coinvolti dall’opera in merito alle procedure e ai progetti che verranno realmente presi in esame, soprattutto in occasione della valutazione di impatto ambientale (VIA);
-se, in nome dei reali interessi della collettività, non si ritenga doveroso prendere in esame soluzioni alternative al progetto del «passante autostradale nord» che possano comportare un evidente risparmio sia sotto il punto di vista economico che ambientale.
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Risoluzione in commissione
T. Ciprini, M5S
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Agenzia unica per le ispezioni del lavoro
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Il Dlgs 149/2015, entrato in vigore il 24 settembre 2015, ha istituito l’agenzia unica per le ispezioni del lavoro, denominata ispettorato nazionale del lavoro, che integra i servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell’INPS e dell’INAIL, a tale riguardo, si chiede di assumere idonee iniziative normative volte a:
-salvaguardare, garantendone l’autonomia operativa e di intervento, l’indipendenza, il ruolo unico, il patrimonio organizzativo, tecnologico e umano sotteso all’attività di vigilanza ispettiva degli enti INPS e INAIL, per evitare ripercussioni negative sull’attività di vigilanza da essi svolta;
-assicurare agli organi ed ispettori degli enti INPS ed INAIL preposti ai controlli in materia di lavoro la necessaria autonomia ed indipendenza operativa, nonché adeguati strumenti per accertare, sanzionare e reprimere il lavoro «nero», potenziando i controlli e il contrasto all’evasione contributiva previdenziale.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
G. Compagnone, AL
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Programma per un’Europa a zero rifiuti
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Si chiede di conoscere quale sarà l’iter concreto e i tempi necessari per l’entrata in vigore del decreto ministeriale di disciplina dei sottoprodotti.
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