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Tra le tematiche sottoposte al Governo: sviluppo del Mezzogiorno; programma prevenzione rifiuti; messa in sicurezza del territorio; sicurezza e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici; infrastrutture e viabilità in Sicilia; sicurezza sui luoghi di lavoro; proroga sfratti; nuove norme tecniche per le costruzioni; prevenzione incendi.

Archivio, Governo e Parlamento

Atti di indirizzo e controllo n. 45/2015: interrogazioni in Parlamento

22 Dicembre 2015
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Sono stati discussi alla Camera dei Deputati ed al Senato, tra gli altri, i seguenti Atti di indirizzo e controllo:
 
 
 
CAMERA DEI DEPUTATI
ATTO e PRIMA FIRMA
OGGETTO
IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
RISPOSTA DEL GOVERNO
3-01904 Interrogazione a risposta orale
 
D. Bianchi, AP(NCD-UDC)
 
Sviluppo del Mezzogiorno
Valorizzare gli indirizzi normativi affermati nel DDL Stabilità 2016 riguardanti il ruolo, attuale e potenziale, del Mezzogiorno nelle politiche per la crescita, anche attraverso l’attivazione di meccanismi di monitoraggio dell’attuazione delle misure e del raggiungimento degli obiettivi perseguiti dalle nuove norme.
Il Governo ha indicato nel rilancio degli investimenti privati una leva fondamentale di ripresa. La riduzione del peso fiscale sulle imprese e sugli investimenti è il canale preferenziale di incentivazione dei investimenti privati. Sul piano nazionale, il Governo è intervenuto con strumenti quali il super ammortamento che genera un beneficio fiscale complessivo del 10% circa per tutte le imprese del Paese che investiranno nel 2016.
Tale linea di intervento di carattere generale è stata poi specializzata per il Sud attraverso il credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone ubicate nelle regioni del Mezzogiorno dal 1o gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019. Tale misura è differenziata in relazione alle dimensioni aziendali.
In merito al monitoraggio delle misure che verranno introdotte dalla Legge di stabilità 2016, si evidenzia che per la misura in materia di credito d’imposta, riferibile agli investimenti al Sud, il monitoraggio sarà effettuato controllando mensilmente la fruizione del credito stesso in compensazione degli altri tributi mediante il modello di versamento F24.
 
Ministro dell’Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan
4-08033 Interrogazione a risposta scritta
 
F. Daga,M5S
 
Programma di prevenzione rifiuti
 
-Chiarire se il piano nazionale di prevenzione dei rifiuti adottato dal Ministero dell’Ambiente con decreto del 7 ottobre 2013 sia stato sottoposto a procedura di valutazione ambientale strategica e in caso negativo con quale motivazione;
-chiarire  se siano state assegnate risorse per la creazione del «portale per la prevenzione dei rifiuti» e a che punto sia la realizzazione dello stesso;
–indicare i compiti assegnati alla «task force» per la prevenzione dei rifiuti, al riguardo riferendo di quali risorse possa disporre, e in quali modi e tempi intenda assolverli;
– fissare nuovi obiettivi di prevenzione, adeguandoli a quanto richiesto dalle linee guida europee.
Il Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti (Pnpr) non è stato sottoposto a procedura di valutazione ambientale strategica (Vas), poiché si tratta di un documento che contiene mere indicazioni di carattere generale, le quali, ai fini di una valutazione ambientale, devono essere declinate a minore livello di generalità e ad un maggior grado di dettaglio. Ad ogni modo, sul suddetto programma, si è svolta una consultazione pubblica e si è proceduto all’audizione delle principali associazioni e portatori di interesse, assicurando così adeguate forme di accesso alle informazioni ambientali, nonché significativi livelli di partecipazione.
Con riferimento alla creazione del portale on line per la prevenzione dei rifiuti, previsto tra le misure di informazione, sensibilizzazione ed educazione del programma, ad oggi, non sono state ancora assegnate le risorse necessarie per la sua realizzazione.
In merito alla Task force, con DM 185/2014 è stato istituito un Comitato tecnico scientifico che opera a titolo gratuito ed ha il compito di assicurare il supporto necessario all’attuazione e allo sviluppo del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, anche attraverso la proposta di indirizzi operativi.
Per quanto riguarda la revisione degli obiettivi di prevenzione, infine, gli stessi, ed in particolare quelli attinenti i rifiuti speciali, sono continuo oggetto di approfondimento anche al fine di ipotizzarne una diversa articolazione ed ottimizzazione.
 
Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti
4-03715
N. Oliverio, PD
 
4-03842
C. Ruocco, M5S
Interrogazione a risposta scritta
 
Messa in sicurezza del territorio
 
 
Citato Rapporto ANCE-Cresme sul dissesto idrogeologico in Italia
-assegnare adeguate risorse finanziarie destinate alla difesa del suolo e alla prevenzione del dissesto idrogeologico, assicurando che la distribuzione avvenga in modo da privilegiare le aree a più alto rischio franoso, come quella della provincia di Catanzaro;
-assumere iniziative, in considerazione della gravità degli eventi alluvionali, per avviare un programma di messa in sicurezza del territorio nazionale rispetto al rischio idrogeologico.
E’ stato avviato il piano operativo nazionale degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico per il periodo 2014-2020.
Il piano è stato definito sulla base delle proposte presentate dalle Regioni nel corso degli anni 2014 e 2015. L’insieme degli interventi localizzati comporta un fabbisogno complessivo pari a circa 20 miliardi di euro e, rispetto a tale importo, quello relativo alle richieste validate dalle regioni ammonta, ad oggi, a circa 17,5 miliardi di euro.
Attesa l’impossibilità di poter finanziare contemporaneamente tutti gli interventi individuati ed al fine di assicurare l’avvio degli interventi più urgenti di contrasto al rischio idrogeologico nelle aree soggette a frequenti esondazioni, è stato individuato, nell’ambito del piano operativo nazionale, un primo piano stralcio, costituito da un insieme di interventi di mitigazione del rischio riguardanti principalmente le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposte a rischio di alluvione (l’importo di detti interventi è pari a circa 1,4 miliardi di euro).
Con il DPCM del 28 maggio 2015  sono altresì state individuate le procedure, le modalità ed i criteri di selezione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Tale  decreto è stato condiviso nella Conferenza Stato-Regioni e province autonome del 25 marzo 2015.
La delibera CIPE n. 32/2015 ha assegnato 450 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione afferenti alla programmazione 2014-2020.
Per la medesima finalità sono state individuate risorse disponibili a legislazione vigente pari a 150 milioni di euro, a cui si devono aggiungere, per il biennio 2015-2016, ulteriori 54 milioni di euro al fine di incrementare la copertura del piano stralcio citato.

Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti
 
 5-07053 Interrogazione a risposta in commissione
 
G. Malisani, PD
Sicurezza degli edifici scolastici
 
 
Assumere iniziative per revisione delle norme sulla responsabilità della sicurezza degli edifici scolastici, in particolare con riferimento a quanto previsto dal Dlgs 81/2008 che attribuisce ai dirigenti scolastici, in qualità di datori di lavoro, la responsabilità diretta nella gestione della sicurezza delle scuole.
L’art. 18, c. 3 del Dlgs 81/2008  impone obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per garantire la sicurezza delle scuole in capo all’amministrazione proprietaria. Allo stesso tempo, la disposizione prevede che gli obblighi previsti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro siano individuati in capo ai datori di lavoro e, quindi, nel caso in questione, in capo ai dirigenti scolastici. Una proposta, oggetto di riflessione interna al MIUR, da valutare comunque in raccordo con le altre amministrazioni interessate, è quella secondo cui potrebbe prevedersi di limitare gli obblighi attualmente insistenti in capo al dirigente scolastico, quale datore di lavoro, alle sole aree e spazi che gestisce direttamente. Gli altri spazi, come ad esempio, i locali tecnici, i sottotetti non utilizzati e i tetti potrebbero essere individuati quali luoghi di esclusiva competenza ed accesso (e quindi responsabilità) dell’ente locale proprietario.
Si evidenzia, inoltre, che, proprio al fine di ridurre i rischi connessi al deterioramento e alla scarsa manutenzione degli edifici e, di conseguenza, i rischi dei dirigenti scolastici di incorrere in responsabilità per l’eventuale mancata o insufficiente segnalazione delle criticità agli enti proprietari ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, il Governo ha investito ingenti risorse negli ultimi 2 anni per la messa in sicurezza e riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico (circa 4 miliardi di euro).
Tra le ulteriori iniziative nuove e rilevanti in materia, si evidenzia che il 7 agosto scorso è stata finalmente resa pubblica l’Anagrafe dell’edilizia scolastica, quale strumento utile per conoscere l’attuale «stato di salute» degli edifici scolastici. Il portale è accessibile da parte di tutti gli interessati e tramite l’inserimento del solo codice meccanografico della scuola è possibile ricavare tutte le informazioni al riguardo.
 

Sottosegretario di Stato per l’Istruzione, l’universita’ e la ricerca,  Angela D’Onchia

5-07004  interrogazione a risposta in commissione
 
C. Bini, PD
Manutenzione straordinaria delle scuole
 
 
Quali iniziative di competenza si intendano assumere in particolare riguardo allo sblocco di risorse da destinare alla manutenzione straordinaria delle scuole.
Negli ultimi anni sono stati stanziati 150 milioni di euro del cosiddetto «decreto del Fare»; 400 milioni di euro per 1.636 interventi della delibera CIPE n. 22 del 30 giugno 2014;
905 milioni di euro del cosiddetto Piano BEI (articolo 10 del DL 104/2013, convertito dalla L. 128/2013);
244 milioni di euro per lo sblocco del patto di stabilità per i comuni per gli anni 2014 e 2015;
100 milioni di euro per lo sblocco del patto di stabilità per province e città metropolitane per il 2015, risorse dei fondi strutturali europei della vecchia programmazione 2007-2013 (circa 223 milioni di euro più 380 milioni relativi al Piano di azione e coesione);
le risorse della nuova programmazione 2014-2020 (circa 380 milioni di euro).
Attraverso il sistema di monitoraggio degli edifici scolastici del MIUR è stata effettuata un’accurata gestione delle risorse finanziarie che ha portato al recupero di 23 milioni di euro sull’85 per cento degli interventi conclusi del «decreto del Fare» che consentirà l’avvio di 113 nuovi cantieri;
–il 15 ottobre 2015 è stato pubblicato sul sito del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca l’avviso pubblico per il finanziamento in favore di Enti locali di indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici pubblici;
–l’11 dicembre scorso il Ministro ha firmato il decreto di approvazione della graduatoria degli istituti scolastici in cui saranno effettuati gli interventi sui solai e i controsoffitti di oltre settemila scuole italiane.
Sono state 13.584 le candidature pervenute da parte degli Enti locali, 7.304 le ispezioni che verranno effettuate per una spesa complessiva di oltre 36 milioni di euro. Le risorse rimanenti, si osserva, saranno successivamente redistribuite, con un nuovo specifico decreto.

 
Sottosegretario di Stato per l’Istruzione, l’universita’ e la ricerca,  Angela D’Onchia
5-06580
Interrogazione a risposta in Commissione
 
G. M. S. Burtone, PD
Infrastrutture in Sicilia
 
 
In considerazione dell’emergenza creatasi con la frana sulla Catania-Messina che, come rilevato da ANCE Sicilia, ha tagliato la Sicilia in tre parti si chiede di assumere con la massima urgenza iniziative per il ripristino della viabilità e per affrontare in maniera definitiva, anche con misure straordinarie, la criticità infrastrutturale della Sicilia.
In Sicilia dove ANAS gestisce una rete che comprende circa 3.940 km di strade, sono in corso di esecuzione dieci interventi, per un importo complessivo di circa 2,2 miliardi di euro.
Le opere di messa in sicurezza, per le quali è in corso uno studio di fattibilità, riguardano la verifica sismica delle opere d’arte, la realizzazione di adeguati interventi di protezione delle fondazioni dei viadotti, nonché interventi di protezioni marginali e di rifacimento della pavimentazione stradale.
Illustrati, infine, gli interventi programmati nel piano pluriennale degli investimenti 2015-2019.
 
Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture ed i trasporti, Umberto Del Basso de Caro
5-07227
Interrogazione a risposta in Commissione
 
S. Bisotti, FI-PdL
Circumvesuviana
 
Attivarsi al fine di evitare che la programmazione di un’opera strategica per l’intera regione Campania possa subire ritardi nella realizzazione, onde evitare inoltre il disimpegno della prima tranche di finanziamento di circa 30 milioni di euro, da rendicontare entro il 31 dicembre 2015, e per risolvere.
L’intervento, come riferisce l’Agenzia per la coesione territoriale, è finanziato con risorse del FSC (Fondo Sviluppo e Coesione), di cui alla delibera CIPE 62/2011 del valore complessivo di 120 milioni di euro, e non con risorse europee;
–l’opera ha già assunto l’OGV e pertanto non è soggetta a disimpegno delle risorse al 31 dicembre 2015;
-il progetto risulta attualmente in fase di progettazione esecutiva in corso con l’avvio dei lavori previsto per il 30 aprile 2016.
-l’Agenzia per la coesione territoriale  provvederà ad effettuare i dovuti approfondimenti con la Regione Campania, con riferimento al mancato trasferimento delle risorse.
 
Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture ed i trasporti, Umberto Del Basso de Caro
5-05252 Interrogazione a risposta in Commissione
 
C. Cominardi, M5S
Sicurezza nei luoghi di lavoro
 
 
Se siano stati avviati, o s’intendano avviare, ispezioni e controlli da parte dell’INAIL e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in merito al corretto adempimento degli obblighi previsti dal DLgs 81/2008 e del DLgs 66/2013, nelle aziende di maggior grandezza per numero lavoratori occupati (con particolare attenzione allo stabilimento della FCA citato in un’articolo di stampa)
Ai sensi dell’articolo 13 DLgs 81/2008 l’attività di vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è svolta principalmente dalla azienda sanitaria locale competente per territorio, mentre solo per alcuni settori (essenzialmente l’edilizia) la vigilanza può essere esercitata «anche» dal personale ispettivo del Ministero del Lavoro(art. 13, comma 2, del D.Lgs 81/2008);
–la vigilanza nei confronti di aziende di grandi dimensioni comporta accertamenti che risultano particolarmente complessi in quanto coinvolgono necessariamente diversi soggetti (imprese committenti, appaltatrici e subappaltatrici);
–i funzionari ispettivi del Ministero possono adottare (art.14 del DLgs 81/ 2008)un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale non solo in presenza di una percentuale di lavoratori in nero pari o superiore al 20 per cento del personale presente al momento dell’accesso ispettivo ma anche in relazione a gravi e reiterate violazioni in materia di salute e sicurezza ;
–da gennaio ad ottobre 2015 sono stati adottati 6.210  provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali con una prevalenza nel settore delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione, del commercio all’ingrosso e al dettaglio e nel settore delle costruzioni;
-ai servizi ispettivi del Ministero è demandata la vigilanza sull’osservanza della legislazione in materia di orario di lavoro;
 –gli illeciti in materia di orario di lavoro nel corso dell’anno 2014, risultano pari a 7.286, con una maggiore incidenza nei settori del terziario e dell’industria.
 
Sottosegretario di Stato per il  Lavoro e le politiche sociali,  Teresa Bellanova
 
SENATO DELLA REPUBBLICA
ATTO e PRIMA FIRMA
OGGETTO
IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
RISPOSTA DEL GOVERNO
4-04084
Interrogazione a risposta scritta
 
A. Scavone, AL-A
Proroga degli sfratti esecutivi a favore di categorie disagiate di cittadini
Promuovere iniziative per accordare la proroga dell’esecuzione degli sfratti oltre la data del 28 giugno 2015 a beneficio delle seguenti categorie di soggetti: anziani ultrasessantacinquenni; portatori di handicap gravi o minori; malati gravi o terminali e a soggetti che non dispongono di altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza, a condizione che i beneficiari non siano incorsi in morosità e posseggano un reddito annuale complessivo familiare inferiore a 27.000 euro.
Tra le diverse recenti misure di contrasto al disagio abitativo adottate dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, viene ricordato il Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili ed alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) adottato ai sensi dell’art. 4 del DL 47/2014 convertito dalla L. 80/2014), il quale, con una dotazione di 467,9 milioni di euro, prevede espressamente che parte degli alloggi recuperati siano prioritariamente assegnati ai soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio in possesso delle caratteristiche economico-sociali individuate dall’art. 1, c.1, della L. 9/2007.
Ha, inoltre, avviato un monitoraggio per misurare l’efficacia delle misure di sostegno poste in essere relativamente alle annualità 2014 e 2015.
In merito al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni, dai dati acquisiti al 30 aprile 2015, sulla disponibilità complessiva per il biennio 2014-2015 pari ad oltre 324 milioni di euro (di cui 200 milioni statali) le risorse assegnate dalle Regioni ai Comuni ammontano a 93,7 milioni di euro e quelle effettivamente trasferite sono circa 75 milioni.
E’ intenzione del Ministero precisare, mediante apposita circolare, le iniziative da assumere per un coinvolgimento più incisivo degli enti locali, al fine di ridurre l’impatto degli sfratti, innalzando l’efficacia della misure di sostegno poste in essere.
 
Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio
 
 
Sono stati presentati alla Camera dei Deputati, tra gli altri, i seguenti Atti di indirizzo e controllo:
 
CAMERA DEI DEPUTATI
ATTO e PRIMA FIRMA
OGGETTO
IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
4-11484
Interrogazione a risposta scritta
 
C. Mannino, M5S
Nuove norme tecniche per le costruzioni
Chiarire se, in merito alla bozza di revisione delle norme tecniche per le costruzioni (NTC) elaborata dal Ministero delle Infrastrutture ai sensi dell’art. 60 del DPR 380/2001, siano stati acquisiti i pareri del Ministro dell’Interno e del capo dipartimento della protezione civile e se siano stati avviati i lavori della Conferenza unificata ai fini del perfezionamento dell’iter legislativo per la redazione del suddetto decreto ministeriale.
4-11428
Interrogazione a risposta scritta
 
A. Cancelleri, M5S
Viabilità in Sicilia
 
-Mappare le reali condizioni della viabilità siciliana;
–monitorare l’utilizzo delle risorse messe a disposizione e vigilare affinché non vi siano sprechi, ritardi, distrazioni o lentezze burocratiche, rendendo pubblici i dati sulle infrastrutture, che saranno messe in manutenzione.
5-07212
Interrogazione a risposta in Commissione
 
M. Gullo, FI-PdL
Prevenzione incendi
 
Quali iniziative il Governo intenda intraprendere per
a) risolvere definitivamente il problema dell’adeguamento delle scuole alla certificazione di prevenzione incendi;
b) trovare una soluzione provvisoria per l’anno 2016 che, comunque, sia propedeutica all’adeguamento definitivo degli edifici scolastici.
 
Si veda precedente dell’11 dicembre 2015
 
 
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