Pubblicato in G.U. il DPCM del 14 dicembre 2015 che prevede l'ingresso di lavoratori non comunitari nel territorio italiano per l'anno in corso, tra cui 17.850 unità per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 2 febbraio u.s. è stato pubblicato l’allegato DPCM del 14 dicembre 2015 concernente i flussi dei lavoratori non comunitari nel territorio italiano per l’anno in corso, con il quale si prevede, in particolare, l’ingresso di 17.850 unità per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo.
Nell’ambito di tale quota complessiva sono ammessi:
- 1.000 lavoratori stranieri che abbiano completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi d’origine;
- 100 lavoratori stranieri cittadini di Paesi che hanno partecipato all’Esposizione Universale di Milano 2015;
- 100 lavoratori stranieri per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado di linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile;
- 2.400 lavoratori autonomi, tra cui: imprenditori che intendono attuare un piano di investimento di interesse per l’economia italiana, che preveda l’impiego di risorse proprie inferiori a 500.000 euro e provenienti da fonti lecite, nonché la creazione di almeno tre nuovi posti di lavoro; cittadini stranieri che intendono costituire imprese “start-up innovative” ai sensi della legge n. 221/12;
- 14.250 quote riservate alla conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato (12.400) e per lavoro autonomo (1.850) di permessi rilasciati ad altro titolo.
Secondo le istruzioni operative riportate nella circolare interministeriale del 29 gennaio scorso, i moduli di domanda potranno essere precompilati on-line, collegandosi al sito https://nullaostalavoro.dlci.interno.it/, dalle ore 9 del 3 febbraio c.a. e saranno disponibili fino al 31 dicembre 2016.
Le istanze relative alle predette categorie di lavoratori potranno essere inviate a decorrere dalle ore 9 del 9 febbraio p.v. (settimo giorno successivo alla data di pubblicazione in G.U. del decreto).
Ogni informazione utile è reperibile sul sito www.interno.gov.it.
