CAMERA DEI DEPUTATI
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DEFINITIVAMENTE
DDL su “Modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali” (DDL 3976/C).
L’Aula ha licenziato, in seconda lettura, il provvedimento in oggetto nel testo approvato dalla Commissione Bilancio identico a quello trasmesso dal Senato.
Il testo reca una serie di modifiche alla L 243/2012 (Equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali e concorso dei medesimi enti alla sostenibilità del debito pubblico), dettate dalla necessità di rendere coerente la disciplina dei vincoli di finanza pubblica che gli enti territoriali devono rispettare nel nuovo quadro di regole contabili previsto dal Dlgs 118/2011, come modificato dal D.Lgs 126/2014, recante disciplina di armonizzazione dei bilanci regionali e locali.
Le novelle alla L 243/2012 si articolano, in particolare, su quattro direttrici di intervento, relative: all’equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali; al ricorso all’indebitamento da parte delle regioni e degli enti locali; al concorso dello Stato al finanziamento dei livelli essenziali e delle funzioni fondamentali nelle fasi avverse del ciclo o al verificarsi di eventi eccezionali; al concorso delle regioni e degli enti locali alla sostenibilità del debito pubblico.
Nel corso dell’iter legislativo sono state approvate, in particolare, due disposizioni che prevedono una fase transitoria dal 2017 al 2019 per il fondo pluriennale vincolato ed introducono patti di solidarietà nazionali per le operazioni di indebitamento degli enti locali.
PARERI RESI SU ATTI DEL GOVERNO
– Schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale (Atto 307)
La Commissione Affari costituzionali ha espresso al Governo un parere favorevole con condizioni ed osservazioni sul provvedimento in oggetto.
Lo Schema, in attuazione dell’art. 1 della L.124/2015 (“Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”) c.d. “Legge Madia”, reca modifiche al DLgs 82/2005 (Codice dell’amministrazione digitale). Al riguardo viene, in particolare, previsto: l’ampliamento dell’ambito soggettivo di applicazione del Codice dell’amministrazione digitale (CAD) anche alle società pubbliche; l’ampliamento dei novero dei diritti, tra cui: il diritto, riconosciuto a “chiunque”, all’uso delle tecnologie anche ai fini della partecipazione al procedimento amministrativo (con la possibilità per il cittadino di verificare anche con mezzi telematici i termini previsti per lo specifico procedimento amministrativo ed il relativo stato di avanzamento); il diritto per ogni cittadino al domicilio digitale al fine di facilitare le comunicazioni con la PA; l’obbligo per le PA di accettare i pagamenti spettanti a qualsiasi titolo attraverso sistemi di pagamento elettronico ivi inclusi per i micro-pagamenti quelli basati sull’uso del credito telefonico; l’obbligo per la PA di favorire la connettività alla rete internet negli uffici e luoghi pubblici con particolare riferimento ai settori scolastico, sanitario e turistico. Viene affidata all’Agenzia per l’Italia Digitale la promozione dell’innovazione digitale del Paese e dell’utilizzo delle tecnologie digitali nell’organizzazione della PA e nel rapporto tra questa e i cittadini.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri (se il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, lo Schema, come previsto dalla legge delega, dovrà tornare alle Camere per il secondo parere).