Si è tenuta dal 28 al 30 maggio u.s. l’iniziativa “Building together: Serbia, Italy and Montenegro” organizzata dall’Ance in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dello Sviluppo Economico, con il supporto dell’Ambasciata d’Italia e l’Agenzia ICE a Belgrado, e con la partecipazione dell’OICE, alla quale hanno partecipato più di 100 enti italiani e serbi di cui 50 aziende italiane di costruzione e di ingegneria tra le più qualificate.
A Belgrado, le aziende italiane hanno potuto approfondire le opportunità di lavoro e di investimento nel settore dei trasporti, dell’ambiente, delle infrastrutture ospedaliere, delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, oltre che esaminare le possibili collaborazioni con aziende serbe e montenegrine, ed al contempo approfondire le partnership già esistenti.
In apertura del Workshop sono intervenuti la Vicepremier serba e ministro delle Costruzioni, trasporti ed infrastrutture, Zorana Mihajlovic, l’Ambasciatore d’Italia in Serbia, S.E. Carlo Lo Cascio, il Segretario di Stato del Ministero dei trasporti e affari marittimi del Montenegro, Muamer Hajdarpasic e l’Ambasciatore d’Italia a Podgorica, S.E. Luca Zelioli.
La vicepremier, Zorana Mihajlovic, ha sottolineato la “stabilità politica e finanziaria” della Serbia come vantaggio per chi voglia investire ed ha invitato le imprese italiane a valutare attentamente le numerose opportunità esistenti, in modo particolare legate al completamento di alcuni collegamenti stradali e ferroviari dei Corridoi X e XI, per i quali il Governo serbo ha stimato investimenti per circa 22 miliardi di euro.
Nel suo intervento, il Presidente del Gruppo PMI internazionale dell’Ance, Gaetano Vecchio, che ha guidato la delegazione associativa, ha sottolineato che l’area dei Balcani è fortemente strategica e di estremo interesse per le imprese di costruzioni italiane, in particolare per le PMI.
Nel 2016, le imprese italiane hanno sottoscritto contratti del valore di oltre 420 milioni di euro, la metà dei quali localizzati in Serbia e Montenegro.
I Balcani sono legati all’Italia da robusti vincoli. Il nostro Paese è amato per le sue capacità di fare e di dialogare e conosce le sensibilità e le caratteristiche dell’area come pochi altri. Non a caso l’Italia risulta il primo o il secondo partner commerciale in questi Paesi. In questo senso, “l’Italia può dare un contributo importante all’Agenda per la connettività per i Balcani occidentali”, ha detto l’ambasciatore Carlo Lo Cascio perché le nostre aziende hanno un know how in questo settore e possono metterlo a disposizione di Serbia e Montenegro.
Molte di queste imprese sono fortemente interessate a condividere la loro esperienza nei Balcani, offrendo alti standard di sicurezza, tecnologie avanzate e qualità dell’opera realizzata.
In occasione delle Tavole tematiche sono stati approfonditi i progetti nei settori delle infrastrutture stradali, navali e aeroportuali, oltre che ferroviari e municipali. Sono intervenute alcune aziende associate all’Ance che hanno reso una testimonianza sulla loro esperienza nei due Paesi.
I lavori si sono conclusi con la partecipazione dei rappresentanti degli Organismi finanziari internazionali (Unione europea, Banca europea per gli Investimenti, Banca Mondiale) e delle principali banche italiane presenti in Serbia, quali Banca Intesa ed UniCredit.
Il 30 maggio, grazie alla collaborazione di Italiana Costruzioni, è stata infine organizzata una visita al cantiere di un tratto dell’autostrada E763 (sezione Obrenovac-Ub) che collega la Serbia con il Montenegro.
All’iniziativa, che ha riscosso grande successo tra le imprese presenti, seguiranno azioni di follow-up, volte ad approfondire le opportunità di partnership con le imprese serbe e montenegrine.
Nelle prossime settimane saranno resi disponibili il resoconto e le presentazioni illustrate durante il corso della missione.