Le Aule della Camera dei Deputati e del Senato hanno approvato due apposite Risoluzioni di identico contenuto (rispettivamente 6-00002 nuova formulazione e (6-00002) n. 2 a firma dei Gruppi di maggioranza), a conclusione dell’esame, del Documento di economia e finanza 2018, su cui l’ANCE ha svolto un’apposita audizione (si veda notizia di “Interventi ANCE” del 15 maggio 2018).
In entrambe le Risoluzioni viene chiesto l’impegno del Governo a:
– presentare al Consiglio europeo e alla Commissione europea un aggiornamento del Programma di Stabilità e del Programma Nazionale di Riforma ai sensi della lettera d), in armonia con l’indirizzo politico-economico emerso dal programma di governo presentato al Parlamento per la fiducia;
– assumere tutte le iniziative per favorire il disinnesco delle clausole di salvaguardia inerenti l’aumento delle aliquote IVA (nel senso auspicato da ANCE);
– individuare le misure da adottare nel 2018 nel rispetto dei saldi di bilancio ed a riconsiderare in tempi brevi il quadro di finanza pubblica nel rispetto degli impegni europei per quanto riguarda i saldi di bilancio 2019-2021;
– individuare gli interventi prioritari necessari per dare attuazione alle linee programmatiche indicate dal Presidente del Consiglio dei ministri nelle sue comunicazioni alle Camere e su cui ha ottenuto la fiducia, sottoponendo tempestivamente tali nuovi indirizzi all’approvazione parlamentare e presentando quindi al Consiglio europeo e alla Commissione europea un aggiornamento del Programma di stabilità e del Programma nazionale di riforma.
Nel corso della discussione al Senato, il Relatore, Sen. Bagnai (Lega), svolgendo la relazione si è soffermato sul tema dei crediti deteriorati citando espressamente l’ANCE, come già in Commissione speciale: “Nel Programma nazionale di riforma merita particolare attenzione il paragrafo che analizza il tema della riduzione dei crediti deteriorati nel sistema bancario, rilevando positivamente una fisiologica ripresa dello smaltimento, associata alla generale ripresa della crescita economica. Ritiene, tuttavia, che si debba esercitare attenzione nel non impartire un eccessivo impulso a questo processo, in particolare valutando eventuali inviti in tal senso che dovessero giungere da organismi europei. Occorre evitare, infatti, che uno smaltimento accelerato delle garanzie immobiliari, in uno scenario di crescita che comunque presenta rischi di rallentamento, metta in ulteriore difficoltà l’economia, con criticità rilevate anche dall’ANCE nella sua audizione del 15 maggio 2018”.
In fase di replica è, poi, intervenuto il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, per evidenziare, in particolare, che la versione programmatica del DEF 2018 verrà presentata a settembre. Ha, inoltre, sottolineato l’importanza delle riforme del contratto di governo (con riferimento a fisco, pensioni, welfare) e la necessità di tradurre in azione effettiva i programmi di rilancio degli investimenti pubblici, in termini quantitativi così come qualitativi chiarendo che “i maggiori ostacoli alla spesa pubblica per investimenti vengono non dalla carenza di risorse finanziarie, bensì dalla perdita delle competenze tecniche e progettuali delle amministrazioni pubbliche, dalla spesso difficile interazione tra le amministrazioni, sia centrali sia territoriali, e dagli effetti non voluti del recente codice degli appalti. Verrà istituita una task force all’interno del Governo, con l’intento di affrontare tali temi in maniera rapida e organica”.
Nelle Risoluzioni di minoranza presentate e precluse dall’approvazione di quelle di maggioranza vengono chiesti impegni al Governo volti, in particolare a:
(6-00001) n. 1 al Senato e 6-00001 nuova formulazione alla Camera – a firma del Gruppo Misto
-“finanziare, con risorse aggiuntive per 0,5 per cento punti percentuali di PIL nel 2019 e per un punto percentuale di PIL nel 2020 e 2021, un programma triennale di investimenti, un green new deal, per la totale decarbonizzazione del nostro Paese e per la transizione da un’economia lineare a una circolare: un Piano Verde che si concretizzi altresì in un programma pluriennale di piccole opere per la messa in sicurezza del territorio, per la sicurezza anti-sismica e degli edifici scolastici”;
(6-00003) n. 3 al Senato e 6-00004 alla Camera – a firma del Gruppo FdI
-“prevedere il rilancio del sistema bancario per assicurare l’accesso al credito a famiglie e imprese, e in questo quadro ad accelerare il processo di riduzione dello stock di crediti deteriorati e rafforzare gli incentivi alla ristrutturazione e al risanamento dei bilanci, in particolare nel segmento delle banche soggette alla vigilanza nazionale, e adottare la revisione complessiva del quadro normativo in materia di insolvenza e di escussione delle garanzie; a favorire una revisione della normativa sul sistema bancario al fine di prevedere la separazione tra banche commerciali e banche d’affari;
-“assegnare risorse agli enti locali da destinare alla riqualificazione urbana e alla sicurezza delle periferie”;
-“con specifico riferimento alla normativa in materia di split payment, a disporre l’introduzione di misure compensative in favore delle aziende fornitrici della pubblica amministrazione a loro volta costrette a pagare l’IVA ai propri fornitori, e ad apportare modifiche volte ad escludere lavoratori autonomi e artigiani”;
(6-00004) n. 4 al Senato e 6-00003 alla Camera – a firma del Gruppo FI
-“rivedere il Codice degli appalti per rilanciare gli investimenti, con priorità per quelli immediatamente cantierabili, e l’occupazione, prevedendo, fra l’altro, sia una corsia preferenziale per le micro e piccole imprese (con meno di 50 dipendenti), che costituiscono il 99,4 per cento del tessuto produttivo italiano, sia la semplificazione degli adempimenti a carico degli amministratori, al contempo prevedendo un’adeguata formazione degli stessi, funzionale a dotarli delle competenze necessarie a “maneggiare” la complessa normativa di settore”;
(6-00005) n. 5 al Senato e 6-00005 alla Camera – a firma del Gruppo PD
-“rilanciare gli investimenti: sul versante pubblico, con particolare riferimento alle aree del Mezzogiorno, mettendo in campo azioni più incisive di semplificazione e accelerazione delle procedure amministrative e di potenziamento delle capacità progettuali, in particolare degli enti territoriali, nonché attuando la clausola del 34 per cento degli stanziamenti in conto capitale ordinario per il riequilibrio territoriale della spesa pubblica; sul versante privato, rendendo strutturali gli incentivi agli investimenti delle imprese finalizzati alla competitività e all’innovazione”;
-“avviare l’attuazione della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile con l’obiettivo di stimolare una crescita economica attenta alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente, alla valorizzazione dell’economia circolare, alla rigenerazione urbana e al blocco del consumo del suolo, trasformando il CIPE in Comitato interministeriale per lo sviluppo sostenibile”.
In allegato i testi delle Risoluzioni approvate alla Camera dei Deputati e al Senato.
33045-Risoluzione Senato.pdfApri
33045-Risoluzione Camera dei Deputati.pdfApri