Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 2 agosto u.s. n. 13, ha approvato, tra l’altro, i seguenti provvedimenti:
– tre decreti legislativi, in esame preliminare, che in attuazione della legge delega per la riforma del Codice penale, del Codice di procedura penale e dell’ordinamento penitenziario (legge 23 giugno 2017, n. 103), introducono disposizioni volte a modificare l’ordinamento penitenziario, alla revisione della disciplina del casellario giudiziale e all’armonizzazione della disciplina delle spese di giustizia funzionali alle operazioni di intercettazione.
In particolare il decreto legislativo sulle “Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in attuazione della delega di cui all’articolo 1, commi 18 e 19, della legge 23 giugno 2017, n. 103” adegua la disciplina del casellario alle modifiche intervenute nella materia penale, anche processuale e nel diritto dell’Unione europea in materia di protezione dei dati personali, con l’obiettivo della semplificazione del procedimento e della riduzione degli adempimenti amministrativi;
– un decreto legislativo, in esame definitivo, che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, relativo al Codice del Terzo Settore.
Il decreto prevede, tra l’altro, la proroga da 18 a 24 mesi dei termini per adeguare gli statuti degli enti del Terzo settore al nuovo quadro normativo;
– un regolamento, in esame definitivo, con il quale si adegua la disciplina sull’organizzazione e la dotazione delle risorse umane dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) alle disposizioni introdotte dalla legge di modifica del Codice delle leggi antimafia e per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate (legge 17 ottobre del 2017, n. 161).
La normativa potenzia la struttura dell’Agenzia, in particolare con l’incremento della pianta organica che passa da 30 a 200 unità. Questa nuova strutturazione consentirà una migliore e più efficace gestione del patrimonio di beni confiscati alla mafia.
Il Consiglio ha, altresì, esaminato alcune leggi regionali, nell’ambito delle quali ha deliberato di impugnare la legge della Regione Puglia n. 22 dell’11/06/2018, recante “Norme sulla concessione in comodato d’uso di immobili regionali a enti no-profit che operano in campo socio-sanitario.”, in quanto alcune norme violano l’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione, relativamente alla materia della “tutela della concorrenza”, atteso che le imprese sociali operano comunque all’interno del mercato concorrenziale;
e, di non impugnare, tra l’altro, le seguenti:
Legge della Regione Toscana n. 30 del 13/06/2018 , recante “Clausola valutativa dell’Osservatorio regionale della legalità. Modifiche alla l.r. 42/2015”;
la legge della Regione Puglia n. 26 del 19/06/2018, recante “Disciplina dell’apprendistato e norme in materia di “Bottega scuola”;
Legge della Provincia Trento n. 8 del13/06/2018, recante “Modificazioni della legge provinciale sull’handicap 2003, della legge provinciale sulle politiche sociali 2007, della legge provinciale 24 luglio 2012, n. 15 (Tutela delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie e modificazioni delle leggi provinciali 3 agosto 2010, n. 19, e 29 agosto 1983, n. 29, in materia sanitaria), della legge provinciale sulla tutela della salute 2010 e della legge provinciale di recepimento delle direttive europee in materia di contratti pubblici 2016”;
Legge della Regione Calabria n. 19 del 22/06/2018, recante “Ulteriori modifiche di norme in materia di edilizia residenziale pubblica e sociale”;
Legge della Regione Calabria n. 20 del 22/06/2018 “Modifiche alla legge regionale 28/2010 in materia di sport nella regione Calabria”;
Legge della Regione Calabria n. 21 del 22/06/2018, recante “Proroga del termine di adeguamento dei requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socio-educative per la prima infanzia. Modifica delle disposizioni transitorie di cui all’articolo 23 della l.r. 15/2013”;
Legge della Regione Piemonte n. 6 del 27/06/2018, recante “Modifica alla legge regionale 14 luglio 2009, n. 20 (Snellimento delle procedure in materia di edilizia e urbanistica)”.