E’ all’esame, in prima lettura, in sede referente, della Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera dei Deputati il disegno di legge recante “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea- Legge di delegazione europea 2016” (DDL 1201/C Relatore l’On. Filippo Scerra del Gruppo parlamentare M5S).
Il testo contiene, in particolare, disposizioni di delega al Governo per l’adozione, secondo le procedure, i principi e criteri direttivi di cui all’art. 31 e 32 della L.234/2012, di appositi decreti legislativi di attuazione delle direttive elencate nell’allegato A al provvedimento stesso.
Vengono, altresì, previste norme di delega al Governo per la disciplina sanzionatoria di violazioni di atti normativi dell’Unione europea. Nello specifico il Governo è delegato ad adottare, fatte salve le norme penali vigenti, entro due anni dalla data di entrata in vigore della legge, disposizioni recanti sanzioni penali o amministrative per le violazioni di obblighi contenuti in direttive europee attuate in via regolamentare o amministrativa o in regolamenti dell’Ue pubblicati alla data dell’entrata in vigore della legge di delegazione, per i quali non sono già previste sanzioni penali o amministrative.
Sono, inoltre, dettati criteri di delega specifici per l’attuazione, tra l’altro, delle seguenti direttive:
–direttiva (UE) 2018/844, che modifica la dir. 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la dir. 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Viene previsto, in particolare, che nell’esercizio della delega il Governo assicura che le norme introdotte favoriscano, nel rispetto delle disposizioni dell’Unione europea, l’ottimizzazione del rapporto tra costi e benefìci, al fine di minimizzare gli oneri a carico della collettività, anche mediante la sostituzione di sanzioni amministrative pecuniarie a quelle di ordine civilistico.
I decreti legislativi saranno adottati previa acquisizione del parere della Conferenza unificata, su proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della giustizia, dell’economia e delle finanze e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
–direttiva (UE)2018/850, che modifica la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti. Nell’esercizio della delega, il Governo è tenuto in particolare a:
–riformare il sistema dei criteri di ammissibilità dei rifiuti nelle discariche al fine di consentire l’adeguamento alla direttiva e la semplificazione del procedimento per la modifica degli allegati tecnici;
-adottare una nuova disciplina organica in materia di utilizzazione dei fanghi, anche modificando la disciplina stabilita dal DLgs 99/92, al fine di garantire il perseguimento degli obiettivi di conferimento in discarica, nel rispetto di alcune specifiche indicazioni, tra cui: garantire la gestione e l’utilizzo dei fanghi in condizioni di sicurezza per l’uomo e per l’ambiente; prevedere la redazione di specifici piani regionali di gestione dei fanghi di depurazione delle acque reflue, all’interno dei piani regionali di gestione dei rifiuti speciali;
–adeguare al progresso tecnologico i criteri di realizzazione e di chiusura delle discariche favorendo l’evoluzione verso requisiti tecnici di tipo prestazionale.
–direttiva (UE) 2018/851, che modifica la dir. 2008/98/CE relativa ai rifiuti.
Nell’esercizio della delega il Governo dovrà, in particolare:
riformare il sistema di responsabilità estesa del produttore; modificare ed estendere il sistema di tracciabilità informatica dei rifiuti;riformare il sistema delle definizioni e delle classificazioni, di cui agli articoli 183, 184 e 218 del DLgs 152/2006 e modificare la disciplina dell’assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani in modo tale da garantire uniformità sul piano nazionale; razionalizzare e disciplinare il sistema tariffario al fine di incoraggiare l’applicazione della gerarchia dei rifiuti; riformare la disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto; riformare la disciplina della prevenzione della formazione dei rifiuti; riordinare l’elenco dei rifiuti e delle caratteristiche di pericolo; in considerazione delle numerose innovazioni al sistema di gestione dei rifiuti rese necessarie dal recepimento delle direttive dell’Unione europea, procedere a una razionalizzazione complessiva del sistema delle funzioni dello Stato e degli enti territoriali e del loro riparto.
Tra le direttive indicate nell’allegato A vengono previste, tra l’altro:
-direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 17 gennaio 2020);
-direttiva (UE) 2017/1852 del Consiglio, del 10 ottobre 2017, sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell’Unione europea (termine di recepimento: 30 giugno 2019);
-direttiva 2013/59/Euratom del Consiglio, del 5 dicembre 2013, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom (termine di recepimento: 6 febbraio 2018).
Il disegno di legge è esaminato dalla Commissione congiuntamente alla Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’UE per il 2017 (DOC. LXXXVII n.1) relativa alla realizzazione delle principali politiche settoriali e al processo normativo europeo con riferimento al passato anno.