E’ all’esame della Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato il disegno di legge recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2018” (DDL 822/S, Presidente Relatore il Sen. Ettore Antonio Licheri del Gruppo M5S).
Il disegno di legge contiene norme di diretta attuazione per garantire l’adeguamento dell’ordinamento nazionale all’ordinamento europeo.
Tra le norme del testo si segnalano, in particolare, le seguenti:
–modifiche al D.Lgs 206/2007 di attuazione della Dir.2013/55/UE sul riconoscimento delle qualifiche professionali.
Viene, in particolare, modificata la definizione di legalmente stabilito, disponendo che un cittadino dell’UE è legalmente stabilito in uno Stato membro quando soddisfa tutti i requisiti per l’esercizio di una professione in detto Stato membro e non e oggetto di alcun divieto, neppure, temporaneo, all’esercizio di tale professione. E’ possibile essere legalmente stabilito come lavoratore autonomo o come lavoratore dipendente.
Viene, inoltre, modificata la norma sulla verifica dell’esperienza professionale, prevedendo che le conoscenze, abilità e competenze possano essere convalidate dall’organismo competente di un qualunque Stato membro o Paese terzo ove il richiedente abbia maturato l’esperienza professionale e non per forza del Paese di provenienza (procedura di infrazione 2018/2175);
–attività incompatibili con l’esercizio della professione di agente di affari in mediazione (in particolare agente immobiliare)
Viene modificata la norma di cui all’art.5 della L.39/1989 sulla professione di mediatore, prevedendo il divieto di essere al contempo mediatore e parte (in quanto produttore o commerciante di beni o servizi oggetto dell’attività di mediazione o in senso formale, in quanto agente o rappresentante dei detti beni). L’incompatibilità è limitata alle attività imprenditoriali e non più estesa all’attività comunque svolta anche a titolo professionale e addirittura di lavoro dipendente (procedura di infrazione 2018/2175).
–norme in materia ambientale
Viene modificato l’art.185 comma 1 del D.Lgs 152/2006, in materia di smaltimento di sfalci e potature, escludendo dalla nozione di rifiuto ogni materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso se utilizzato in agricoltura, nella silvicoltura o per la produzione di energia datale biomassa, mediante processi o metodiche non danneggino l’ambiente né mettano in pericolo la salute umana (caso EU pilot 9180/17/ENVI).
L’esame del disegno di legge in Commissione si svolgerà, come da prassi, congiuntamente alle due Relazioni sulla partecipazione dell’Italia all’UE (Doc. LXXXVII, n. 1 – Relazione consuntiva 2017 e Doc. LXXXVI, n. 1 – Relazione programmatica 2018), che illustrano l’azione del Governo nell’ambito della partecipazione dell’Italia alle politiche dell’Unione Europea, facendo il punto sul quadro dei lavori in corso e programmati in sede europea, con l’indicazione degli ambiti di interesse prioritario. Le Relazioni sono arrivate quest’anno con particolare ritardo all’esame delle Camere, stante anche il passaggio dalla vecchia alla nuova legislatura.
Riguardo alla Relazione programmatica per il 2018 si evidenziano, in particolare, i seguenti ambiti:
Imprese e concorrenza:
viene evidenziato l’impegno a proseguire le politiche industriali che hanno caratterizzato il Piano Nazionale Industria 4.0 lanciato dal Governo a settembre 2016. Proseguirà, inoltre, l’impegno nella piattaforma per la definizione di standard comuni per favorire gli appalti pubblici.
Fiscalità:
Nell’ambito della programmazione dell’attività in materia di fiscalità indiretta, continuerà ad avere rilevanza centrale il dibattito sulla riforma IVA avviato nel 2010 e che da ultimo è proseguito con la Comunicazione di ottobre 2017 (verso uno spazio unico europeo dell’IVA-il momento di agire), in cui la Commissione UE ha tracciato il cronoprogramma delle proposte che saranno trattate nel corso dell’anno, tra cui: introduzione della figura del soggetto passivo certificato (CTP); introduzione di alcune semplificazioni al regime attuale IVA in vista dell’adozione del regime definitivo; introduzione degli elementi fondamentali del regime definitivo IVA; riforma aliquote IVA in vista del regime definitivo, normativa di dettaglio regime definitivo.
Ambiente:
viene evidenziato, tra l’altro, l’orientamento del Governo a lavorare alla definizione di un quadro di monitoraggio per l’economia circolare a livello europeo, assicurandone la complementarietà con quello nazionale e, nell’ambito della revisione del pacchetto rifiuti, ad introdurre una metodologia armonizzata di calcolo delle quantità di rifiuti riciclate e rafforzare le politiche di prevenzione e i sistemi di responsabilità estesa del produttore.
Energia:
con riferimento, in particolare, alla proposta di revisione della direttiva sulle energie rinnovabili, il Governo sarà impegnato a garantire che sia mantenuto un obiettivo a livello UE del 27 % di energie rinnovabili sul consumo complessivo di energia entro il 2030 e che la direttiva fornisca i necessari strumenti per incentivare gli Stati membri.
Sulla proposta di revisione della direttiva sull’efficienza energetica, viene evidenziata l’inclusione nell’accordo raggiunto, della proposta italiana di prevedere che il contributo nazionale al target europeo del 30% passi dall’1,5% nel periodo 2020-2025 all’1% tra il 2025 e 2030 in modo da contenere il rischio che alcuni Paesi più virtuosi siano chiamati a garantire un contributo eccessivo sostenendone i costi.
Politiche di coesione, utilizzo fondi strutturali e di investimento:
L’Esecutivo sarà impegnato a proseguire nelle sedi UE il confronto sulla politica di coesione post 2020 e adottare le opportune azioni per una rapida adozione dei regolamenti e degli atti UE volti a facilitare l’uso dei Fondi strutturali e di investimento europei, nonché accelerare l’attuazione della programmazione 2014-2020.
Occupazione e affari sociali:
in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in particolare, l’azione del Governo sarà volta a promuovere forme più incisive di coordinamento tra le competenti autorità di controllo nazionali in materia di vigilanza sul lavoro, legislazione sociale e salute e sicurezza sul lavoro. Proseguirà la piattaforma per la prevenzione ed il contrasto al lavoro sommerso nonchè i lavori di individuazione di nuove sostanze cancerogene e mutagene con relativa definizione di valori limite di esposizione professionale e di aggiornamento dei valori limite di sostanze cancerogene già presenti nella dir.2004/37/UE. Proseguiranno inoltre i lavori per la modifica del reg. 883/2004 sul coordinamento dei regimi di sicurezza sociale.