Le Aule di Camera e Senato hanno votato ieri, a conclusione dell’esame della Nota di aggiornamento al DEF 2018 (
Doc. LVII, n. 1-bis), due
analoghe Risoluzioni di indirizzo al Governo (6-00023, nuova formulazione, a firma degli On. Francesco D’Uva del Gruppo M5S e Riccardo Molinari del Gruppo L-SP.; 6-00017 -n. 5, testo emendato, a firma dei Sen. firmatari i Sen. Massimiliano Romeo del Gruppo LN-SP e Stefano Patuanelli del Gruppo M5S).
Nelle Risoluzioni viene chiesto l’impegno del Governo, nella prossima legge di bilancio e più in generale con ulteriori provvedimenti di carattere economico-finanziario, in particolare:
“a conseguire i saldi programmatici del bilancio dello Stato e quelli di finanza pubblica in termini di indebitamento netto rispetto al PIL, nonché il rapporto programmatico debito/PIL, nei termini e nel periodo di riferimento indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza e nella Relazione ad essa annessa;
“a prevedere una rimodulazione incisiva del sistema di tassazione riferita alle imprese che preveda innanzitutto la sostanziale riduzione dell’aliquota IRES di 9 punti percentuali (dall’attuale 24 per cento al 15 per cento) sugli utili reinvestiti in acquisto di macchinari e attrezzature innovative e nuove assunzioni;
“ad ampliare la platea dei contribuenti a cui è concessa l’opzione del regime forfettario, mediante la previsione di una aliquota flat al 15 per cento a cui anche i liberi professionisti, gli artigiani e le ditte individuali possano aderire in sostituzione del regime ordinario e, al contempo, a prevedere una riduzione del carico fiscale per quelle piccole e medie imprese che non potranno optare per il nuovo regime forfettario ampliato”;
“in materia di semplificazione amministrativa, ad adottare un piano di riduzione degli adempimenti a carico delle imprese e di maggiore qualificazione dei servizi erogati, nell’ambito del percorso, già avviato, di efficientamento e digitalizzazione della pubblica amministrazione e di riduzione dei tempi della giustizia. In particolare, si ravvisa la necessità di prevedere nella prossima legge di bilancio disposizioni volte a diminuire gli oneri burocratici che ostacolano la libera iniziativa imprenditoriale”;
viene, altresì, impegnato il Governo a prevedere:
“misure di riduzione del cuneo fiscale correlata all’offerta di rapporti di lavoro stabili con i giovani più meritevoli”;
“l’introduzione della cosiddetta « quota 100 » quale somma di età anagrafica e anzianità contributiva nell’ambito di un superamento delle vigenti rigidità di accesso al pensionamento imposte dall’articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, comunemente noto come Riforma Fornero”
“una cabina di regia unica presso il MEF in coordinamento con la Presidenza del Consiglio dei ministri, che procederà ad una rapida e concreta attuazione del processo di revisione, razionalizzazione e riduzione della spesa”;
“una cabina di regia per monitorare lo stato di attuazione dei programmi d’investimento infrastrutturali al fine di prevenire eventuali ritardi e rimuovere le criticità che dovessero emergere”;
ad includere tra i disegni di legge collegati alla manovra di bilancio 2019- 2021 i seguenti provvedimenti:
“disegno di legge per la riforma e il riordino della disciplina in materia di tutela e promozione dei diritti delle persone con disabilità”;
“disegno di legge delega recante disposizioni in materia di riassetto della struttura organizzativa e amministrativa dell’Avvocatura dello Stato, nonché della giustizia amministrativa”;
“disegno di legge delega recante disposizioni per la riforma di alcuni istituti disciplinati dal Codice civile”.
Viene impegnato, infine, il Governo:
“apromuovere iniziative, a livello europeo, per correggere l’unione bancaria e il processo di unificazione dei mercati dei capitali in termini tali da assicurare maggiori garanzie ai risparmiatori italiani e da non esporre il sistema finanziario nazionale a condizioni di precarietà”;
a procedere all’implementazione, in tempi rapidi, della Banca per gli Investimenti, anche prevedendo un coinvolgimento di Banca d’Italia e Cassa Depositi e Prestiti, anche al fine di gestire ed erogare direttamente incentivi e finanziamenti all’economia reale.
In allegato le risoluzioni di Camera e Senato.
33966-6-00017, n. 5, testo emendato Senato.pdfApri
33966-6-00023, nuova formulazione Camera.pdfApri