Il Consiglio dei Ministri, nella seduta dell’8 novembre u.s., n . 26, ha approvato, tra l’altro, il seguente provvedimento in esame preliminare:
-Dlgs, recante il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, in attuazione della L 155/2017, con l’obiettivo di riformare in modo organico la disciplina delle procedure concorsuali.
Tra le principali novità:
-si sostituisce il termine fallimento con l’espressione “liquidazione giudiziale” in conformità a quanto avviene in altri Paesi europei, come la Francia o la Spagna, al fine di evitare il discredito sociale anche personale che anche storicamente si accompagna alla parola “fallito”;
–si dà priorità di trattazione alle proposte che comportino il superamento della crisi assicurando continuità aziendale;
-si uniforma e si semplifica la disciplina dei diversi riti speciali previsti dalle disposizioni in materia concorsuale;
-si prevede la riduzione della durata e dei costi delle procedure concorsuali;
-si istituisce presso il Ministero della giustizia un albo dei soggetti destinati a svolgere su incarico del tribunale funzioni di gestione o di controllo nell’ambito di procedure concorsuali, con l’indicazione dei requisiti di professionalità esperienza e indipendenza necessari all’iscrizione;
-si armonizzano le procedure di gestione della crisi e dell’insolvenza del datore di lavoro con forme di tutela dell’occupazione e del reddito di lavoratori.
Il Consiglio ha, altresì, deliberato:
– la dichiarazione dello stato di emergenza nei territori delle Regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal 2 ottobre 2018.
Al riguardo, è stata stanziata la somma di 53,5 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, per consentire gli immediati interventi di ripristino della viabilità e il completamento delle operazioni di soccorso e pronto intervento, cui nei prossimi giorni si aggiungeranno altri 200 milioni di euro, che saranno stanziati in via amministrativa per un ulteriore primo intervento di emergenza, in attesa della definitiva quantificazione dei danni.
–l’assegnazione, ai sensi dell’art. 2-bis, comma 5, del DPR 76/1998, delle risorse dell’otto per mille dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) a diretta gestione statale, relative all’anno 2017, incrementando la quota relativa alla categoria calamità naturali e riducendo del 50 per cento rispettivamente quelle relative alla fame nel mondo e all’assistenza ai rifugiati, di cui all’articolo 47 della legge 20 maggio 1985, n. 222.
Il Consiglio dei Ministri, infine, ha esaminato alcune leggi regionali.