Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 20 novembre u.s. n. 28, ha approvato, tra l’altro, alcuni provvedimenti di adeguamento dell’ordinamento interno alla normativa europea. Si tratta in particolare dei seguenti:
– un decreto legislativo, in esame preliminare, sull’attuazione della direttiva (UE) 2015/2436 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2015, sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d’impresa nonché per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2015/2424, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2015, recante modifica al Regolamento sul marchio comunitario. La direttiva prevede che, nel corso dei prossimi sette anni, gli ordinamenti nazionali introducano nuove procedure amministrative al fine di superare le disparità esistenti tra i titolari di marchi di certi Paesi rispetto a quelli di altri;
– un decreto legislativo, in esame preliminare, sull’attuazione della delega di cui all’articolo 4 della legge 25 ottobre 2017, n. 163, per l’adeguamento, il coordinamento e il raccordo della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1257/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2012, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell’istituzione di una tutela brevettuale unitaria, e alle disposizioni dell’Accordo su un tribunale unificato dei brevetti, ratificato e reso esecutivo ai sensi della legge 3 novembre 2016, n. 214
Il decreto modifica alcuni articoli del Codice della proprietà industriale relativi alla protezione brevettuale, con particolare riferimento all’introduzione di una tutela brevettuale unitaria (brevetto europeo con cosiddetto “effetto unitario”) negli Stati membri che partecipano alla cooperazione rafforzata;
– un decreto legislativo, in esame preliminare, sull’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento UE 2016/425 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, sui dispositivi di protezione individuale e che abroga la direttiva 89/686/CEE del Consiglio.
L’obiettivo è di semplificare e l’armonizzare le misure esistenti.
In particolare, si tratta del necessario coordinamento con le disposizione generali in materia di mercato, sicurezza e conformità dei prodotti; dell’inclusione nell’ambito di applicazione della nuova disciplina di alcuni prodotti sul mercato che svolgono una funzione protettiva per l’utilizzatore, in precedenza invece esclusi; della maggiore responsabilizzazione di tutti gli operatori economici interessati; della semplificazione e l’adeguamento di alcuni requisiti essenziali di sicurezza previsti dalle norme vigenti, secondo criteri di praticabilità e proporzionalità; della maggiore qualificazione dei requisiti da applicare alle autorità di notifica e agli altri organismi coinvolti nella valutazione, nella notifica e nella sorveglianza degli organismi notificati;
– un decreto legislativo, in esame preliminare, sulle norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2016, sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014, nonché di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2015/2365 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, sulla trasparenza delle operazioni di finanziamento tramite titoli e del riutilizzo e che modifica il Regolamento (UE) n. 648/2012.
Lo scopo del Regolamento è quello di garantire il corretto funzionamento del mercato interno e un elevato livello di protezione dei consumatori e degli investitori, assicurando un’armonizzazione massima delle disposizioni che pongono obblighi a carico dei soggetti coinvolti nel calcolo degli indici, nella fornitura dei dati da inserire nel relativo calcolo e nel successivo utilizzo degli indici di riferimento;
– un decreto legislativo, in esame definitivo, sull’attuazione della direttiva (UE) 2016/2370 del parlamento europeo e del consiglio, del 14 dicembre 2016, che modifica la direttiva 2012/34/UE per quanto riguarda l’apertura del mercato ai servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia e la governance dell’infrastruttura ferroviaria.
Il decreto legislativo attua la direttiva (UE) 2016/2370 che riguarda l’apertura del mercato dei servizi di trasporto ferroviario nazionale di passeggeri e la governance dell’infrastruttura ferroviaria, modificando la direttiva 2012/34/UE, e istituendo lo spazio ferroviario unico europeo.
La direttiva rientra nel “quarto pacchetto ferroviario” completando il pilastro politico dell’iniziativa europea.
Il Consiglio, infine, ha esaminato alcune leggi regionali nell’ambito delle quali ha, in particolare, deliberato di non impugnare, tra l’altro, le seguenti:
Legge della Regione Basilicata n. 26 del 24/09/2018, recante “Disposizioni in materia di fruizione, gestione e valorizzazione delle aree e dei parchi archeologici”;
Legge della Regione Marche n. 37 del 20/09/2018, recante “Sostegno a politiche locali dirette all’incremento dell’efficienza energetica e alla promozione delle energie rinnovabili”;
Legge della Regione Lombardia n. 13 del 28/09/2018, recante “Istituzione dell’Organismo regionale per le attività di controllo”.