La Commissione Bilancio del Senato ha esaminato, in seconda lettura, il disegno di legge recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (DDL 1334/C– Relatori Sen. Gianmauro Dell’Olio del Gruppo M5S e Sen. Paolo Tosato del Gruppo Lega) sul quale sono stati presentati emendamenti a firma di Relatori, Governo e parlamentari che non sono stati votati. La Commissione ha, infatti, inviato in Aula il provvedimento, senza concluderne l’esame, nel testo licenziato dalla Camera dei Deputati.
In Aula è atteso il maxiemendamento del Governo recante alcune delle proposte presentate in Commissione sul quale verrà posta la questione di fiducia. Successivamente, il provvedimento tornerà, per la terza e definitiva lettura, alla Camera dei Deputati dove è stato calendarizzato in Aula a partire dal 28 dicembre per concludersi il 30 dicembre p.v.
Tra le proposte presentate in Commissione del Senato si segnala la modifica dei saldi validi ai fini del conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica alla luce dell’Accordo raggiunto dal Governo con la Commissione europea sul ricorso all’indebitamento. Al riguardo, viene, tra l’altro, confermata la sterilizzazione degli aumenti delle aliquote Iva per il 2019 e previsto quale clausola di salvaguardia l’incremento delle suddette aliquote (sia ordinaria che ridotta) per i successivi due anni nonché l’accantonamento per un importo di 2 miliardi di euro nel 2019 di alcune voci di spesa del bilancio dello Stato.
Ulteriori proposte di Relatori e Governo riguardano: misure per favorire gli investimenti con l’assegnazione di contributi per la messa in sicurezza di strade, scuole, edifici pubblici e patrimonio culturale; un programma di intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico e all’aumento del livello di resilienza delle infrastrutture; la revisione delle tariffe dei premi e contributi INAIL per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Presentate, inoltre, disposizioni di proroga di termini in scadenza tra cui – come auspicato dall’ANCE (si veda, da ultimo, la notizia di “Interventi” del 18 dicembre 2018) – la proroga, dal 2018 al 2019, della previsione di cui all’art. 1, c.139 della L 205/2017 che consente alle imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa di ricorrere ad un ulteriore intervento di integrazione salariale straordinaria, per un massimo di 12 mesi nonchè l’ulteriore proroga al 2020 delle detrazioni fiscali per “eco” e “sisma bonus”;
Le proposte discusse e valutate nel corso dell’iter in Commissione Bilancio rappresenteranno la base per i contenuti del maxiemendamento che il Governo presenterà in Aula.