– un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni (Slides di presentazione).
Il decreto prevede l’introduzione, a partire dal prossimo aprile:
· del reddito e della pensione di cittadinanza per i soggetti e i nuclei familiari in condizioni di particolare disagio economico e sociale, vale a dire di misure mirate a una ridefinizione del modello di benessere collettivo, attraverso meccanismi in grado di garantire un livello minimo di sussistenza nonché, nel caso del reddito di cittadinanza, la promozione delle condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro e alla formazione;
· di una ridefinizione dei requisiti minimi per l’accesso al pensionamento anticipato e di misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani.
Entrambi gli strumenti costituiscono misure di politica economica volte, oltre che a tutelare le fasce deboli della società, a rilanciare l’occupazione.
In particolare sul Reddito e pensione di cittadinanza vengono illustrate le principali norme di funzionamento chiarendo: cosa è; chi può beneficiarne; quanto e per quanto tempo; il meccanismo del reinserimento lavorativo; le sanzioni e gli incentivi alle imprese. A tale ultimo riguardo vengono previsti incentivi per le imprese che assumono il beneficiario di RdC a tempo pieno e indeterminato, sotto forma di esoneri contributivi, nonché per i beneficiari che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione.
Con riferimento alla Quota 100 il decreto introduce il diritto alla pensione anticipata, senza alcuna penalizzazione, al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 38 anni, la cosiddetta “pensione quota 100”.
Il ritiro dal lavoro sarà possibile, in prima applicazione, dal primo aprile 2019 per i lavoratori privati che abbiano raggiunto i requisiti indicati entro il 31 dicembre 2018 e dal primo agosto 2019 per i lavoratori pubblici che li abbiano maturati all’entrata in vigore del decreto. Inoltre, potranno andare in pensione dal prossimo primo settembre (inizio dell’anno scolastico) i lavoratori della scuola.
Viene, tra l’altro, prevista:
· la possibilità di andare in pensione in anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi, se uomini, e con 41 anni e 10 mesi di contributi, se donne. Maturati i requisiti, i lavoratori e le lavoratrici percepiscono la pensione dopo tre mesi;
· la possibilità per le donne di andare in pensione a 58 anni se dipendenti e 59 se autonome, con almeno 35 anni di contributi al 31 dicembre 2018;
· la non applicazione degli adeguamenti alla speranza di vita per i lavoratori precoci, che potranno quindi andare in pensione con 41 anni di contributi. Anche in questo caso, il diritto al trattamento pensionistico decorre dopo tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti;
· l’istituzione del “Fondo bilaterale per il ricambio generazionale”, che prevede la possibilità di andare in pensione tre anni prima di quota 100 purché si abbia una contemporanea assunzione a tempo indeterminato.
Il Consiglio dei Ministri ha, inoltre, deliberato:
· la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 16 e 17 luglio 2018 e 1° e 2 settembre 2018 nei territori di alcuni comuni della province di Padova, di Rovigo, di Treviso e di Verona;
· l’estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza, adottata con delibera dell’8 novembre 2018, in conseguenza degli ulteriori eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dall’8 all’11 novembre 2018 nel territorio della provincia di Trapani.
Il Consiglio ha, altresì, esaminato alcune leggi regionali, nell’ambito delle quali ha deliberato di non impugnare, tra l’altro, le seguenti:
Legge della Regione Basilicata n. 39 del 27/11/201, recante “Bilancio di Previsione finanziario per il triennio 2018 – 2020 dell’Agenzia regionale per il lavoro e le transizioni nella vita attiva – LAB (Lavoro e Apprendimento Basilicata)”;
Legge della Regione Basilicata n. 40 del 27/11/2018, recante “Rendiconto per l’esercizio finanziario 2017 dell’Agenzia regionale per il lavoro e le transizioni nella vita attiva – LAB (Lavoro e Apprendimento Basilicata)”;
Legge della Regione Lombardia n. 16 del 28/11/2018, recante “Disposizioni integrative e correttive alla legge regionale 8 luglio 2016, n. 16 (Disciplina regionale dei servizi abitativi), a seguito della fase sperimentale di attuazione del regolamento regionale 4/2017”.