L’Aula della Camera ha licenziato, in seconda lettura, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 4/2019 recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni” (DDL 1637-A/C – Relatori On. Elena Murelli del Gruppo parlamentare Lega e On. Dalila Nesci del Gruppo parlamentare M5S), con la votazione di fiducia sul testo approvato dalla Commissione Bilancio a seguito del rinvio deliberato dall’Aula.
Il provvedimento è stato trasmesso al Senato per la terza e probabile definitiva lettura, dove è stato calendarizzato in Aula a partire dal 26 marzo p.v.
Nel corso dell’esame sono state apportate numerose modifiche alla disciplina del reddito di cittadinanza nonché le seguenti:
-vengono attribuite specifiche funzioni di valutazione e di coordinamento per l’attuazione del Reddito di cittadinanza in capo al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Al riguardo, il medesimo Dicastero istituisce, presso la direzione generale competente, un servizio di informazione, promozione, consulenza e supporto tecnico, responsabile delle funzioni di monitoraggio e valutazione. Al servizio sono altresì attribuiti compiti nell’ambito del coordinamento dei centri per l’impiego, la predisposizione di protocolli formativi e operativi, l’identificazione degli ambiti territoriali che presentino maggiori criticità e degli eventuali interventi di tutoraggio, su richiesta dell’ambito territoriale e d’intesa con la regione interessata;
-viene prevista l’adozione entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento, con decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, di un Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro avente durata triennale che, tra l’altro, individua specifici standard di servizio per l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia e disciplina il riparto e le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo per il reddito di cittadinanza, utilizzabili anche per il potenziamento infrastrutturale dei centri per l’impiego;
-viene disposto che le Province possono prevedere, a decorrere dall’anno 2020, misure aventi finalità analoghe a quelle del Rdc, adottate e finanziate secondo i propri ordinamenti, comunicate al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, affinché le stesse non siano computate ai fini dell’accesso, della quantificazione e del mantenimento del Rdc;
-viene prevista la facoltà per le Regioni e le province autonome di prorogare, per un periodo massimo di 12 mesi, le prestazioni di cassa integrazione guadagni in deroga concesse ai sensi dell’art. 1, c. 145, della L. 205/2017, a condizione che sia previamente acquisito lo specifico accordo tra azienda e parti sociali ai fini della proroga.
Restano, in particolare, confermate le norme volte ad introdurre incentivi a favore dei datori di lavoro privati che assumono, a tempo pieno e indeterminato, anche mediante contratto di apprendistato soggetti beneficiari del Reddito di cittadinanza, a favore degli enti di formazione accreditati, qualora questi concorrano all’assunzione dei suddetti beneficiari, nonché ai beneficiari del Rdc che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione del RdC.
In Commissione si è svolto un ampio dibattito sulla proposta ANCE, sottoscritta sia da esponenti di maggioranza che di minoranza (si veda al riguardo la notizia di “Interventi” del 13 marzo u.s.), volta a favorire il prepensionamento degli operai edili. L’istanza non è stata, poi, accolta per la necessità di svolgere ulteriori approfondimenti tecnici concernenti la copertura finanziaria della misura. Sul tema sono stati, quindi, accolti alcuni ordini del giorno con i quali si impegna il Governo ad affrontare, nel primo provvedimento utile, l’accesso al pensionamento anticipato dei lavoratori dell’edilizia.
Si tratta, in particolare, dei seguenti ordini del giorno che impegnano il Governo a:
-“a valutare un intervento normativo – per la categoria degli operai del settore dell’edilizia – per favorire la sottoscrizione di apposite convenzioni con l’Inps al fine di adeguare il versamento della contribuzione necessaria per il raggiungimento dei requisiti pensionistici dei lavoratori, anche con riferimento alle novità introdotte in materia dal provvedimento, laddove contratti collettivi prevedano risorse, versate dalle imprese, proprio a tal fine”
odg 9/1637-AR/6 (a firma dell’On. Epifani del Gruppo Leu)
-“a valutare l’opportunità di adottare, nei limiti di finanza pubblica, sin dal prossimo provvedimento utile, ogni misura utile finalizzata a consentire e favorire la definizione di accordi contrattuali per il settore dell’edilizia, volti a colmare i periodi contributivi necessari per il conseguimento del requisito per l’accesso al pensionamento anticipato dei lavoratori dell’edilizia”;
odg 9/1637-AR/90 (Testo modificato nel corso della seduta) (primo firmatario On. Carla Cantone del Gruppo PD);
-“a valutare l’opportunità, entro i limiti di finanza pubblica, di valutare gli effetti applicativi della disciplina in esame al fine di adottare, sin dal prossimo provvedimento utile, le opportune misure volte a riconoscere, almeno a decorrere dalla fase sperimentale dell’applicazione di quota 100, un regime di favore per quanto riguarda il requisito anagrafico per operai industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici”.
odg 9/1637-AR/117 (Testo modificato nel corso della seduta) (a firma dell’On. Laura Cantini del Gruppo PD);
–a valutare l’opportunità, entro i limiti di finanza pubblica, di valutare gli effetti applicativi della disciplina in esame, al fine di adottare, sin dal prossimo provvedimento utile, le opportune misure volte a riconoscere, almeno a decorrere dalla fase sperimentale dell’applicazione di quota 100, un regime di favore per quanto riguarda il requisito anagrafico per conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni”;
odg 9/1637-AR/118 (Testo modificato nel corso della seduta) (a firma dell’On. Daniela Cardinale del Gruppo PD).
Il testo in scadenza il 29 marzo p.v. è passato ora all’esame del Senato.
Per i contenuti del testo come emanato dal Governo si veda la notizia “In Evidenza” del 4 febbraio u.s.
In allegato gli ordini del giorno accolti.