Il Consiglio dei Ministri, nella seduta dell’ 8 maggio u.s. n. 58, ha, tra l’altro, approvato in esame definitivo:
-un decreto legislativo che, in attuazione della direttiva (UE) 2017/828 del Parlamento europeo e del Consiglio, che modifica la direttiva 2007/36/CE, introduce nuove misure volte a incoraggiare l’impegno a lungo termine degli azionisti.
Il testo tiene conto delle osservazioni delle competenti Commissioni parlamentari;
-un decreto legislativo che, in attuazione della direttiva (UE) 2016/797 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 maggio 2016 relativa all’interoperabilità del sistema ferroviario dell’Unione europea.
La direttiva ha l’obiettivo di definire un livello ottimale di armonizzazione tecnica per facilitare, migliorare e sviluppare i servizi di trasporto ferroviario all’interno dell’Unione e con i paesi terzi e di contribuire al completamento dello spazio ferroviario europeo unico, nonché alla progressiva realizzazione del mercato interno.
Il testo tiene conto dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti e dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;
-un decreto legislativo che, in attuazione della direttiva (UE) 2016/797 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 maggio 2016 relativa all’interoperabilità del sistema ferroviario dell’Unione europea.
La direttiva ha il fine di sviluppare e migliorare la sicurezza del sistema ferroviario dell’Unione europea, nonché di migliorare l’accesso al mercato per la prestazione di servizi ferroviari. Costituisce, insieme alla direttiva (UE) 2016/797 e al regolamento (UE) 2016/796, il cosiddetto Pilastro Tecnico del IV Pacchetto Ferroviario, pubblicato dalla Commissione europea a giugno 2016.
Il testo tiene conto dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti e dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Il Consiglio dei Ministri, sentito dal Presidente Giuseppe Conte in ordine alla proposta di revoca della nomina del sen. Armando Siri a Sottosegretario di Stato, concertata con il Ministro delle infrastrutture e trasporti, ne ha preso atto, confermando piena fiducia nell’operato del Presidente del Consiglio e ribadendo che la presunzione di non colpevolezza è un principio cardine del nostro ordinamento giuridico.
Il Consiglio ha, infine, esaminato alcune leggi regionali, nell’ambito delle quali ha, tra l’altro, deliberato di non impugnare, in particolare:
-la legge della Regione Liguria n. 2 dell’8/03/2019, recante “Modifiche alla legge regionale 29 maggio 2007, n. 22 (Norme in materia di energia)”;
-la legge della Regione Lazio n. 3 del 22/03/2019, recante “Modifiche alla legge regionale 9 febbraio 2015, n. 1 (Disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio) e successive modifiche”.