Si fornisce un quadro di riepilogo sull’iter e i contenuti degli ultimi provvedimenti di emanazione governativa all’attenzione del Parlamento:
DISEGNI DI LEGGE ALL’ESAME DEL PARLAMENTO
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Atto e iter
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Contenuti
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DDL
“CantierAmbiente” DDL 1422/S ed abb.
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Relatore:
Sen. Quarto del gruppo parlamentare M5S
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Il DDL, di iniziativa governativa, è all’attenzione, in prima lettura, in sede redigente, della Commissione Territorio ed Ambiente
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Il provvedimento riorganizza il metodo di programmazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico attribuendo ai Presidenti di Regioni, quali Commissari straordinari delegati le funzioni di coordinamento e realizzazione degli interventi funzionali a garantire la salvaguardia del territorio e la mitigazione del rischio idrogeologico previsti nell’ambito di specifici Programmi d’azione triennale.
Ciascun Commissario predispone a tal fine un Programma d’azione triennale, in coerenza con i piani distrettuali di bacino, per il quale viene prevista un’apposita procedura per l’approvazione.
Vengono, in particolare, riordinati ed ampliati i poteri dei Commissari contro il dissesto prevedendo, in particolare, che spetti ai Commissari individuare uno o più soggetti attuatori, anche nell’ambito dell’amministrazione regionale competente tra il personale dipendente, al fine di supportarli nell’espletamento delle loro funzioni. Spetta al soggetto attuatore la nomina del responsabile unico del procedimento, l’approvazione dei contratti di appalto per lavori, servizi e forniture, il pagamento dei relativi corrispettivi, la gestione dei procedimenti di approvazione e autorizzazione dei progetti.
Il Commissario provvede in deroga ad ogni disposizione vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, nel rispetto comunque della normativa dell’unione europea, delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 159/2011 nonché dei princìpi generali dell’ordinamento giuridico e delle norme poste a tutela del patrimonio culturale e del paesaggio.
Le autorizzazioni rilasciate sostituiscono tutti i visti, i pareri, le autorizzazioni, i nulla osta e ogni altro provvedimento abilitativo necessario per l’esecuzione dell’intervento, comportano dichiarazione di pubblica utilità e costituiscono, ove occorra, variante agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, fatti salvi i pareri e gli atti di assenso comunque denominati di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio.
Per le attività propedeutiche all’elaborazione del Programma nonché per le attività di progettazione degli interventi, per le procedure di affidamento dei lavori, per le attività di direzione dei lavori e di collaudo, nonché per ogni altra attività di carattere tecnico-amministrativo connessa alla progettazione, all’affidamento e all’esecuzione dei lavori, il Commissario può avvalersi delle strutture e del personale degli uffici regionali e comunali, di ANAS Spa, di Rete ferroviaria italiana Spa, dei consorzi di bonifica e delle autorità di distretto, nonché di tutti i soggetti pubblici, ivi comprese le società in house delle amministrazioni centrali dello Stato e dell eregioni, e delle società a totale capitale pubblico, dotati di specifica competenza tecnica.
E’ prevista l’istituzione del Fondo per il finanziamento della progettazione degli interventi, con l’obiettivo di consentire lo svolgimento delle attività progettuali connesse agli interventi per il dissesto idrogeologico.
Al fine di garantire il più ampio coordinamento di tutti i soggetti coinvolti è, altresì, prevista l’istituzione di una Segreteria tecnica per le azioni di contrasto al dissesto idrogeologico per il periodo 2019-2021.
Viene, inoltre, previsto che le amministrazioni pubbliche individuino, al fine di assicurare la corretta attuazione della normativa ambientale nell’ambito dell’amministrazione di appartenenza, un «green manager» scelto tra il personale di livello dirigenziale.
Gli gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, individuati nell’ambito del Programma d’azione triennale, vengono inclusi tra gli interventi di estrema urgenza ai quali si applicano talune disposizioni di semplificazione amministrativa e accelerazione delle procedure di cui all’art. 9, comma 2, del Dl 133/2014.
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DDL Deleghe in materia di semplificazione e codificazione
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Relatore:
On. Alaimo – M5S
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Il provvedimento, di iniziativa governativa, è all’esame, in prima lettura, in sede referente, della Commissione Affari costituzionali
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Ilprovvedimento fa parte di uno dei 10 disegni di legge delega approvati nel Consiglio dei Ministri del 28 febbraio u.s., nell’ambito del quale il Governo è delegato ad adottare una serie di decreti legislativi in materia, tra l’altro, di: attività economiche e sviluppo economico; energia e fonti rinnovabili, edilizia e governo del territorio; ambiente; acquisto di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni; cittadinanza e innovazione digitale; servizio civile universale; prevenzione della corruzione, obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; giustizia tributaria e sistema tributario e contabile dello Stato.
In particolare in materia di edilizia, vengono individuati i seguenti principi e criteri direttivi per l’esercizio della delega:
– razionalizzare e semplificare i titoli abilitativi edilizi;
-ampliare i casi di edilizia libera per assicurare in tale ambito livelli minimi ulteriori di semplificazione, anche individuando gli interventi di trasformazione urbanistico-edilizia e di conservazione realizzabili senza necessità di provvedimenti autorizzatori.
In materia di governo del territorio, vengono individuati, tra l’altro, i seguenti principi e criteri direttivi per l’esercizio della delega: -procedere alla ricognizione delle funzioni amministrative esercitate dallo Stato e della normativa in materia di interventi speciali dello Stato in favore di ambiti territoriali interessati da condizioni di squilibrio economico e sociale; –
– aggiornare la disciplina relativa allo sportello unico delle attività produttive, alle agenzie per le imprese e allo sportello unico dell’edilizia.
Con riferimento alla procedura per l’adozione dei decreti legislativi, viene previsto che gli stessi dovranno – in via generale – essere adottati entro due anni su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro delegato per la pubblica amministrazione e dei Ministri con competenza prevalente nella materia, di concerto con il MEF.
Sugli schemi dovranno esprimersi, entro 45 giorni dalla ricezione, la Conferenza unificata, il Consiglio di Stato e le Commissioni parlamentari. Decorso il termine i decreti potranno essere comunque adottati. Viene, inoltre, disposto che il parere parlamentare non sia obbligatorio ma “rinforzato”, il Governo, infatti, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, trasmette nuovamente i testi alle Camere, corredati dei necessari elementi integrativi di informazione e motivazione. Le Commissioni possono esprimersi sulle osservazioni del Governo entro il termine di dieci giorni dalla data della nuova trasmissione. Decorso il termine, i decreti potranno comunque essere adottati.
E’ previsto il coinvolgimento di ulteriori organi (da istituire entro un anno):
-la Commissione permanente per l’attuazione delle misure di semplificazione, presieduta da un magistrato e da non oltre 10 componenti scelti tra magistrati e avvocati, professori universitari e dirigenti pubblici (task force), con il compito di assicurare l’attuazione delle misure e vigilare sulla conformità alla legge degli adempimenti e degli oneri regolatori richiesti da provvedimenti amministrativi e da atti normativi, disponendone la sospensione dei termini e degli effetti pregiudizievoli;
-l’Unità per la semplificazione (di cui all’art.1, comma 22-bis, del DL 181/2006), organo di supporto del Ministro per la pubblica amministrazione, con il compito di coadiuvare il Ministro per la PA nella definizione e nell’attuazione delle politiche di semplificazione amministrativa, coordinare le iniziative di semplificazione, monitorare il funzionamento della predetta Commissione permanente;
-il Comitato interministeriale, presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri o, per sua delega, dal Ministro per la pubblica amministrazione, che comunque vi partecipa come componente stabile. Al Comitato partecipano, su invito, i Ministri aventi competenza nelle materie oggetto dei provvedimenti. A tale organo è affidato il coordinamento delle attività di semplificazione e codificazione;
-una Cabina di regia, di cui si avvale il predetto Comitato, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi (Dagl).
La Cabina, presieduta dal Capo del Dagl, sarà coordinata da un esperto (scelto tra professori universitari, magistrati delle giurisdizioni superiori, avvocati dello Stato, dirigenti di prima fascia dello Stato), e, altresì, composta dal capo dell’ufficio legislativo del Ministro per la pubblica amministrazione; un componente dell’Unità per la semplificazione; un componente del gruppo di lavoro AIR del Nucleo per la valutazione degli investimenti pubblici; due componenti designati dalla Conferenza unificata; dai componenti designati dai Ministri proponenti e concertanti.
La Cabina avrà il compito di: coordinare le attività relative alla predisposizione degli schemi dei decreti legislativi, in raccordo con le commissioni ministeriali ove istituite; curare l’omogeneità e la coerenza degli interventi di semplificazione e l’attuazione dei criteri di delega; promuovere e coordinare l’attività di consultazione svolta dalle amministrazioni competenti ai fini della definizione degli interventi di semplificazione;
–apposite Commissioni per la redazione degli schemi dei decreti legislativi che potranno essere istituite dai Ministeri per le materie di rispettiva competenza.
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