L’Aula ha licenziato con la fiducia il provvedimento come trasmesso dal Senato. tra le norme: programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell'aria ; programmi “Italia Verde” e “caschi verdi per l’ambiente”; finanziamento di progetti per le corsie preferenziali.
L’Aula della Camera ha licenziato definitivamente, con la votazione di fiducia, in seconda lettura, il disegno di legge di conversione del DL 111/2019 recante “Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria e proroga del termine di cui all’articolo 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189 convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229” cd. DL “Clima” DDL 2267/C – Relatore l’On. Salvatore Micillo del Gruppo parlamentare M5S), nel testo trasmesso dal Senato.
In corso di esame in Aula è stato accolto come raccomandazione dal Governo, in particolare, un ordine del giorno (n. 42, primo firmatario On. Casino-FI) che impegna il Governo, come richiesto da ANCE (vedi, al riguardo, notizia di “Interventi ANCE” del 9 dicembre u.s.), con riferimento all’articolo 4 del testo sulla riforestazione delle città, a “prevedere, e comunque a chiarire che i suddetti interventi pulizia, manutenzione e rimboschimento delle fasce ripariali e delle aree demaniali fluviali, debbano essere previsti già in sede di progettazione e compiutamente descritti nel progetto esecutivo messo a base di gara, al fine di consentire all’operatore economico di eseguire correttamente il lavoro oggetto d’affidamento”.
Il testo, come approvato, prevede, tra l’altro:
–l’approvazione, entro novanta giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, del programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria in cui sono individuate le misure nazionali volte ad assicurare la corretta e piena attuazione della direttiva 2008/50/CE e a contrastare i cambiamenti climatici;
-l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, un fondo volto a incentivare interventi di messa in sicurezza, manutenzione del suolo e rimboschimento attuati dalle imprese agricole e forestali, con dotazione pari ad 1 milione di euro per l’anno 2020 e a 2 milioni di euro per l’anno 2021. Le modalità di ripartizione delle risorse saranno stabilite con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e sentita la Conferenza unificata, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge;
-l’istituzione del programma Italia Verde, con la previsione dell’assegnazione annuale d parte del Consiglio ei Ministri del titolo di “Capitale verde d’Italia” ad una città italiana, capoluogo di provincia, sulla base di un’apposita procedura di selezione (definita con decreto del Ministro dell’ambiente). A tal fine, le città capoluogo di provincia possono presentare al Ministero dell’Ambiente un dossier di candidatura che raccoglie progetti cantierabili volti a incrementare la sostenibilità delle attività urbane, migliorare la qualità dell’aria e della salute pubblica, promuovere la mobilità sostenibile e l’economica circolare, con l’obiettivo di favorire la transizione ecologica. I progetti contenuti nel dossier della città progetti contenuti nel dossier di candidatura della città proclamata “Capitale verde d’Italia” saranno finanziati dal Ministero dell’Ambiente, nell’anno del conferimento del titolo nel limite di 3 milioni di euro. In sede di prima attuazione, le candidature saranno presentate entro il 31 dicembre 2019;
-l’istituzione presso il Ministero dell’Ambiente il programma sperimentale « Caschi verdi per l’ambiente » con lo scopo di realizzare, d’intesa con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione interna, iniziative di collaborazione inter-nazionale volte alla tutela e salvaguardia ambientale delle aree nazionali protette e delle altre aree riconosciute in ambito internazionale per il particolare pregio naturalistico, anche rientranti nelle riserve di cui al programma « L’uomo e la biosfera » – MAB dell’Unesco, e di contrastare gli effetti derivanti dai cambiamenti climatici. A tali fini è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022;
-la destinazione, al finanziamento di progetti per la creazione, il prolungamento, l’ammodernamento e la messa a norma di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale, una quota, pari a 20 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2020 e 2021, delle risorse attribuite al Ministero dell’Ambiente, quale quota dei proventi delle aste delle quote di emissione di gas serra di cui all’art. 19, del DLgs. 30/2013;
-l’attribuzione alle autorità competenti nella gestione del demanio fluviale e nella programmazione degli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico il compito di introdurre, tra i criteri per l’affidamento della realizzazione delle opere, il rimboschimento, la pulizia e la manutenzione delle fasce ripariali, con relativo piano di manutenzione. E’, inoltre, previsto il raccordo con la pianificazione e la programmazione delle misure e degli interventi per la sicurezza idraulica di competenza delle Autorità di bacino distrettuale di cui all’articolo 63 del D.Lgs n. 152/2006;
-la disciplina dell’attività del Commissario unico per la realizzazione degli interventi in materia di discariche abusive nominato ai sensi dell’art. 41 della L. 234/2012 in attuazione della procedure di infrazione UE n.2003/2077. Prevista, inoltre, la nomina con DPCM, entro 60 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, di un Commissario unico al fine di accelerare la progettazione e la realizzazione degli interventi di collettamento, fognatura e depurazione di cui all’art. 2 del DL 243/2016 che subentra in tutte le situazioni giuridiche attive e passive dei precedenti commissari;
-il differimento dal 15 ottobre 2019 al 15 gennaio 2020 dei termini previsti dall’art. 48 del 189/2016 per il pagamento dei tributi non versati per effetto delle sospensioni disposte, nel tempo, in seguito agli eventi sismici a far data dal 24 agosto 2016 e per l’effettuazione degli adempimenti e dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria, sospesi in seguito ai medesimi eventi sismici.
Si vedano precedenti del 28 ottobre e del 25 novembre 2019.
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