Per favorire la ripresa dalla crisi Covid-19, l‘Unione Europea sta preparando un piano da circa 1.800 miliardi di euro, di cui l’Italia sarà tra i maggiori beneficiari
L’Unione Europea, sin dal principio della crisi, ha adottato diverse misure per supportare gli Stati membri con ingenti risorse derivanti in particolare: dal fondo europeo di sostegno all’occupazione SURE, da cui l’Italia dovrebbe ricevere circa 20 milioni di euro; dalla linea del MES per la gestione della crisi da COVID-19, di cui 36 miliardi saranno destinati all’Italia; dal Fondo di garanzia della BEI per i lavoratori e le imprese.
Oltre alle misure già adottate, per contribuire alla riparazione dei danni economici e sociali causati dalla pandemia e al rilancio dell’economia europea, la Commissione ha proposto un massiccio piano per la ripresa basato su due strumenti principali:
Per via dell’impatto maggiore della pandemia da Covid-19 sull’Italia, secondo le prime stime, al nostro paese dovrebbe toccare la fetta maggiore di risorse con circa 172 miliardi di euro: 81,8 miliardi a fondo perduto e 90,9 miliardi di prestiti.
Lo strumento principale di Next Generation EU sarà la “Recovery and Resilience Facility”. Per accedere a quest’ultima gli Stati membri dovranno presentare dei ‘Piani per la ripresa e la resilienza’, con dettagliati obiettivi di spesa, ai quali andranno gran parte delle risorse.
I ‘Recovery Plan’ nazionali verranno approvati dalla Commissione, dopo una procedura di consultazione degli Stati membri (Consiglio). E’ prevista una forma di ‘condizionalità’ in merito alla corretta gestione dei fondi da parte dei paesi beneficiari. In particolare, sarà verificato il rispetto, negli obiettivi di spesa, delle priorità della Commissione riguardo al ‘Green Deal’ e alla transizione digitale, e l’attuazione delle riforme strutturali chieste nelle ‘Raccomandazioni specifiche per paese’ del ‘semestre europeo’.
I finanziamenti saranno erogati in tranche successive che verranno sbloccate dopo la verifica del corretto uso dei fondi già versati e dovranno essere utilizzati in un arco temporale di 4 anni, dal 2021 al 2024.
Le misure mobiliteranno un totale di 1.800 miliardi di euro pronti a far ripartire l’Europa e i suoi Stati membri.
Il percorso di approvazione, però, si annuncia complicato e, per partire all’inizio del 2021, sarà fondamentale raggiungere un rapido accordo politico in seno al Consiglio Europeo entro l’estate.
In allegato una presentazione sintetica delle misure proposte dalla Commissione.
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