Approvata la nuova Relazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all’indebitamento ed, in via preliminare, lo schema di DLgs sul distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi
Consiglio dei Ministri nella seduta n. 57 del 22 luglio , ha approvato tra l’altro:
-la Relazione al Parlamento redatta ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, da presentare alle Camere, ai fini dell’autorizzazione dell’aggiornamento del piano di rientro verso l’Obiettivo di medio termine (OMT).
Con la Relazione, sentita la Commissione europea, il Governo chiede l’autorizzazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all’indebitamento comprensivo dei maggiori interessi passivi per il finanziamento del debito pubblico, di 25 miliardi di euro per l’anno 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi nel 2023, 5 miliardi nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi a decorrere dal 2026.
Il Governo ritiene, in questa fase, di fondamentale importanza continuare ad assicurare il sostegno al sistema produttivo e al reddito dei cittadini, a supportare la ripresa e ad intervenire dove necessario per preservare l’occupazione.
In quest’ottica, saranno prorogati gli interventi di potenziamento degli strumenti della Cassa integrazione guadagni (CIG).
Allo stesso tempo, non verrà meno il sostegno alle imprese e ai settori maggiormente colpiti dalla crisi e alla liquidità, anche attraverso una riprogrammazione delle scadenze fiscali dei prossimi mesi.
Inoltre, verrà garantito il necessario sostegno agli enti territoriali, le cui risorse sono state ridotte dai mancati introiti fiscali degli ultimi mesi, al fine di garantire la regolarità dell’azione pubblica a tutti i livelli di governo.
Infine, verranno assicurate le risorse necessarie per far ripartire l’insegnamento in presenza in condizioni di sicurezza.
Considerata la richiesta di autorizzazione all’indebitamento formulata dalla Relazione, il nuovo livello di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è fissato all’11,9 per cento del PIL nel 2020. Il nuovo livello del debito pubblico si attesta al 157,6 per cento del PIL nel 2020.
Pur in un contesto di incertezza legato all’evoluzione della pandemia e della successiva fase di ripresa economica, il Governo conferma l’obiettivo di ricondurre verso la media dell’area euro il rapporto debito/PIL nel prossimo decennio, attraverso una strategia che, oltre al conseguimento di un adeguato surplus primario, si baserà sul rilancio degli investimenti, pubblici e privati.
Ha, altresì, approvato:
-in via definitiva lo schema di Dlgs recante attuazione della direttiva (UE) 2018/822 del Consiglio, del 25 maggio 2018, recante modifica della direttiva 2011/16/UE per quanto riguarda lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale relativamente ai meccanismi transfrontalieri soggetti all’obbligo di notifica.
Il testo modifica le norme e le procedure relative allo scambio automatico obbligatorio di informazioni sui meccanismi transfrontalieri soggetti all’obbligo di comunicazione all’Agenzia delle entrate da parte degli intermediari e dei contribuenti, con le altre autorità competenti degli Stati membri dell’Unione europea e con altre giurisdizioni estere in forza degli accordi stipulati.
La normativa si inserisce tra quelle volte a rafforzare gli strumenti di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale.
Il testo tiene conto dei pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari.
-in esame preliminare lo schema di Dlgs recante attuazione della direttiva (UE) 2018/958 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un test della proporzionalità prima dell’adozione di una nuova regolamentazione delle professioni.
La direttiva mira a garantire il corretto funzionamento del mercato interno ed evitare restrizioni sproporzionate all’accesso alle professioni regolamentate o al loro esercizio;
-in esame preliminare lo Schema di Dlgs recante attuazione della direttiva (UE) 2018/957 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 giugno 2018, recante modifica della direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi.
L’obiettivo delle nuove norme è quello di adeguare l’ordinamento nazionale a quello comunitario nel settore del distacco transnazionale dei lavoratori e di limitare quindi il dumping sociale e salariale. Si mira a rafforzare la parità di trattamento tra lavoratori “locali” e lavoratori distaccati, attraverso la riaffermazione del principio per cui le imprese distaccatarie sono tenute a garantire ai lavoratori distaccati le medesime condizioni riconosciute ai dipendenti “interni”.
A tal fine viene ampliato l’elenco delle condizioni di lavoro e occupazione per cui si prevede l’applicazione della legge dello Stato membro ospitante, anche mediante l’inclusione della disciplina in tema di alloggio, indennità o rimborso spese in caso di trasferte o viaggi richiesti dalla società distaccataria.
In attuazione della direttiva viene inoltre introdotta la “trasparenza retributiva” sulla cui base ciascuno Stato membro è obbligato a pubblicare in un unico sito web istituzionale, senza indebito ritardo e in maniera trasparente, le informazioni su tutte le condizioni di lavoro e di occupazione compresi gli elementi costitutivi della retribuzione;
-in esame preliminare un regolamento, da adottarsi mediante decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che apporta modifiche e integrazioni al D.P.C.M. 26 giugno 2019, n. 103, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze.
Il Consiglio dei Ministri ha, inoltre, approvato una deliberazione motivata che, a norma dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, autorizza il Ministro dell’istruzione ad adottare, a norma dell’articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, l’ordinanza concernente l’inizio delle lezioni e l’avvio delle attività di integrazione e recupero degli apprendimenti per l’anno scolastico 2020-2021.
Infine ha esaminato alcune leggi regionali deliberando di impugnare tra le altre le seguenti:
– legge della Regione Lombardia n. 11 del 21/05/2020, recante “Legge di semplificazione 2020”, in quanto l’articolo 20 in tema di procedimenti di autorizzazione integrata ambientale (AIA) viola la disciplina generale della conferenza di servizi oltre ad intervenire in materia di tutela dell’ambiente di cui all’articolo 117, comma secondo, lettera s), della Costituzione;
-la legge della Regione Liguria n. 9 del 19/05/2020, recante “Disposizioni di adeguamento della normativa regionale”, in quanto gli articoli 2, comma 1, 3 e 6 si pongono in contrasto con l’articolo 117, secondo comma, lettere l) ed s), della Costituzione in materia di ordinamento civile e di tutela dell’ambiente e dei beni culturali ed il paesaggio;
-.la legge della Regione Piemonte n. 13 del 29/05/2020, recante “Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza da Covid19”, in quanto, l’articolo 23, comma 2, in materia di interventi di sostegno finanziario viola l’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione in materia di tutela della concorrenza; l’articolo 52 in materia di autorizzazioni commerciali viola i principi di libera concorrenza di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione; l’articolo 61, in materia di semplificazione documentale, è lesivo dell’articolo 14 della legge n. 241 del 1990 e del principio di leale collaborazione, sancito dagli articoli 5 e 120 della Costituzione; l’articolo 62 in materia edilizia, viola le norme poste a base della tutela del paesaggio e, di conseguenza, gli articoli 9 e 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione; l’articolo 79 in materia edilizia viola l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione, in materia di governo del territorio;
-la legge della Regione Lombardia n. 13 del 09/06/2020, recante “Prima legge di revisione normativa ordinamentale 2020”, in quanto l’articolo 8, comma 1, lettere e), f) i) j), n), o), p) in materia di caccia viola l’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema;
nonché di non impugnare tra le altre le seguenti:
-.la legge della Regione Valle Aosta n. 6 del 25/05/2020, recante “Modificazioni alla legge regionale 21 aprile 2020, n. 5 (Ulteriori misure regionali urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19)”;
-.la legge della Regione Umbria n. 4 del 20/05/2020, recante “Integrazioni a leggi regionali e ulteriori disposizioni”;
-la legge della Regione Emilia Romagna n. 1 del 29/05/2020, recante “Misure urgenti per la ripresa dell’attività economica e sociale a seguito dell’emergenza Covid-19. Modifiche alle leggi regionali n. 3 del 1999, n. 40 del 2002, n. 11 del 2017 e n. 13 del 2019”;
-la legge della Regione Veneto n. 21 del 28/05/2020, recante “Misure urgenti per il supporto alla liquidità delle imprese colpite dalla crisi correlata all’epidemia Covid-19. Seconda variazione generale al bilancio di previsione 2020-2022 della Regione del Veneto”;
-la legge della Regione Marche n. 19 del 28/05/2020, recante “Modifiche alla legge regionale 8 ottobre 2009, n. 22 “Interventi della Regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile”, come modificata dalla legge regionale 29 gennaio 2020, n. 2 e alla legge regionale 2 agosto 2017, n. 25 “Disposizioni urgenti per la semplificazione e l’accelerazione degli interventi di ricostruzione conseguenti agli eventi sismici del 2016””;
-la legge della Regione Marche n. 20 del 03/06/2020, recante “Misure straordinarie ed urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 per la ripartenza delle Marche”;
-la legge della Regione Abruzzo n. 10 del 03/06/2020, recante “Disposizioni urgenti a favore dei settori turismo, commercio al dettaglio ed altri servizi per contrastare gli effetti della grave crisi economica derivante dall’emergenza epidemiologica da COVID-19”;
-la legge della Regione Abruzzo n. 11 del 03/06/2020 , recante “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 11 agosto 2011, n. 28 (Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche)”;
-la legge della Regione Basilicata n. 13 del 04/06/2020, recante “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2020-2022 dell’Agenzia di Promozione Territoriale (A.P.T.)”;
-la legge della Regione Basilicata n. 16 del 04/06/2020, recante “Norme in materia di tutela e prevenzione dei rischi di caduta dall’alto”;
-la legge della Regione Toscana n. 31 del 29/05/2020, recante “Proroga dei termini con riferimento agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica per il contenimento degli effetti negativi dovuti all’emergenza sanitaria COVID-19”;
-la legge della statutaria Sicilia pubblicata sul BUR n. 74 del 10/07/2020 Testo della legge approvata a maggioranza dei due terzi dell’Assemblea, recante “Norme relative al funzionamento della forma di governo regionale, alla nomina ed alla revoca degli assessori, alla conclusione anticipata della legislatura, in attuazione degli articoli 9, 10 e 8 bis dello Statuto della regione”;
-la legge della Regione Toscana n. 33 del 04/06/2020, recante “Gestione della sicurezza da rischio nivologico e dichiarazione di immunità dal pericolo di valanga. Modifiche alla l.r. 93/1993 e alla l.r. 39/2009. Invasi ed opere esistenti. Sanzioni. Modifiche alla l.r. 64/2009”;
-la legge della Regione Toscana n. 34 del 04/06/2020, recante “Disposizioni in materia di economia circolare per la gestione dei rifiuti. Modifiche alla l.r. 60/1996”;
-la legge della Regione Toscana n. 35 del 05/06/2020, recante “Disposizioni per la tutela delle prestazioni professionali rese a favore dell’amministrazione regionale e locale e della committenza privata nell’ambito di procedimenti amministrativi. Modifiche alla l.r. 73/2008”;
-la legge della Regione Lombardia n. 14 del 09/06/2020, recante “Modifiche alla legge regionale 20 febbraio 1989, n. 6 (Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione)”;
-la legge della Regione Toscana n. 37 del 09/06/2020, recante “Disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Modifiche alla l.r. 3/2017”;
-la legge della Regione Toscana n. 38 del 12/06/2020, recante “Autorizzazione alla rinegoziazione dei mutui in essere con Cassa depositi e prestiti S.p.A”;
-.la legge della Regione Marche n. 22 del 10/06/2020, recante “Modifiche alla legge regionale 18 febbraio 2020, n. 4 “Norme in materia di compostaggio della frazione organica dei rifiuti nella regione Marche” e alla legge regionale 5 marzo 2020, n. 9 “Norme in materia di utilizzo dei prodotti fitosanitari”;
-la legge della Regione Marche n. 23 del 10/06/2020, recante “Interventi per la promozione dell’educazione alla cittadinanza globale ed alla cultura della sostenibilità”;
-la legge della Regione Sardegna n. 16 del 17/06/2020, recante “Rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e misure straordinarie per gli enti locali in materia di programmazione unitaria”.
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