La PA non deve chiedere le informazioni già in possesso accelerando i processi di digitalizzazione. In edilizia troppi titoli abilitativi. Questi alcuni dei risultati della consultazione promossa dal Ministro per la pubblica amministrazione.
Pubblicati gli esiti della consultazione pubblica “Semplifichiamo!” promossa dal Ministro per la pubblica amministrazione che ha raccolto “storie”, segnalazioni di problemi e proposte di semplificazione provenienti da cittadini e imprese nell’ ambito della piattaforma www.partecipa.gov.it .
Obiettivo della consultazione era quello di raccogliere indicazioni utili per la predisposizione di un “pacchetto” di azioni rapide di semplificazione e per la definizione della nuova Agenda per la semplificazione.
Nella consultazione sono pervenute 130 segnalazioni di complicazioni burocratiche e proposte di soluzioni che hanno costituito la base per definire una classifica delle principali complicazioni segnalate dai cittadini e dalle imprese.
Al primo posto tra le indicazioni provenienti dai cittadini e dalle imprese c’è l’attuazione del principio “once only” (la PA non deve più chiedere informazioni in possesso delle amministrazioni) accelerando i processi di digitalizzazione e assicurando l’interoperabilità delle banche dati. Su questo il report fa presente che la proposta è già divenuta legge con l’articolo 264 del decreto legge “Rilancio” (DL 19 maggio 2020, n.34 ora convertito in Legge 77/2020). Tra le altre complicazioni:
COMPLICAZIONE |
% DI CONTRIBUTI |
1. Troppi dati da comunicare, più volte |
30% |
2. Procedure, servizi e pagamenti non digitalizzati |
30% |
3. Scarsa chiarezza delle regole e delle procedure |
13% |
4. Tempi delle procedure troppo lunghi |
12% |
5. Troppi titoli abilitativi e adempimenti in edilizia |
8% |
6. Adempimenti eccessivi e sproporzionati |
7% |
7. Altro |
1% |
Nel settore dell’edilizia sono stati segnalati l’esistenza di “troppi titoli abilitativi e le incertezze legate ai lavori di ristrutturazione o alla necessità, per professionisti e imprese, di districarsi tra differenti obblighi esistenti tra i Comuni”.
Tra i primi interventi proposti il report richiama le modifiche al Dpr 380/2001 (TUE) con lo specifico obiettivo di realizzare le condizioni normative indispensabili per promuovere interventi diffusi di recupero e di qualificazione. Alcune di queste modifiche sono state inserite nell’articolo 10 del Decreto Legge 76/2020 (cd. Decreto Semplificazioni in vigore dal 17 luglio 2020) per il quale si rinvia per facilità di lettura alla tabella riassuntiva delle principali misure contenute nel decreto:
Distanze per gli interventi di demolizione e ricostruzione: mantenimento della dist preesistente anche in caso di incentivi volumetrici. Limitazioni per le zone AI
In allegato il Report della Consultazione Pubblica “Semplifichiamo”
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