Approvato, tra l’altro, il Dl recante misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia, i Dlgs di attuazione delle direttive europee sui rifiuti nonchè il Dl sulle misure urgenti in relazione alle modalità operative precauzionali e di sicurezza per il voto nelle consultazioni elettorali e referendarie dell'anno 2020
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 61 del 7 agosto u.s., ha approvato, tra l’altro, il DL che introduce misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia. Con il decreto, il Governo ha stanziato ulteriori 25 miliardi di euro, da utilizzare per proseguire e rafforzare l’azione di ripresa dalle conseguenze negative dell’epidemia da COVID-19 e sostenere lavoratori, famiglie e imprese, con particolare riguardo alle aree svantaggiate del Paese.
Di seguito le principali misure previste nei vari ambiti di intervento:
– Lavoro
Si introducono importanti agevolazioni fiscali per le aree svantaggiate e ulteriori nuove indennità specifiche per alcuni settori. Vengono inoltre prolungate e rafforzate alcune delle misure a sostegno dei lavoratori varate con i precedenti provvedimenti.
In primo luogo viene introdotto uno sgravio del 30 % sui contributi pensionistici per le aziende situate nelle aree svantaggiate, con l’obiettivo di stimolare crescita e occupazione. Prolungati per un massimo di diciotto settimane complessive i trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga previsti per l’emergenza. È possibile rinnovare o prorogare, per un periodo massimo di 12 mesi (fermo restando il limite complessivo di 24 mesi) e per una sola volta, i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato anche in assenza di causale.
Sono previsti ulteriori 400 euro per il reddito di emergenza per le famiglie più bisognose.Viene aumentata di 500 milioni di euro per il biennio 2020-21 la dotazione del Fondo nuove competenze introdotto dal “decreto rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) per la formazione e per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori.
– Sostegno alle imprese
Vengono inoltre rifinanziati alcuni strumenti di supporto alle imprese: 64 milioni per la “nuova Sabatini”; 500 milioni per i contratti di sviluppo; 200 milioni per il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa; 50 milioni per il voucher per l’innovazione; 950 milioni per il Fondo Ipcei per il sostegno alle imprese che partecipano alla realizzazione di importanti progetti di interesse europeo.
Viene rifinanziato per 7,8 miliardi di euro (per il triennio 2023-24-25) il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, per favorire l’accesso al credito attraverso la concessione di una garanzia pubblica. Sempre per le p.m.i. è prorogata anche la moratoria su prestiti e mutui: dal 30 settembre 2020 il termine viene esteso al 31 gennaio 2021 (al 31 marzo 2021 per le imprese del comparto turistico). Stanziati 180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 per il credito d’imposta per la riqualificazione e i miglioramenti effettuati dalle imprese del settore turistico ricettivo e termale, compresi gli agriturismi e i campeggi.
– Fisco
Con un impiego di risorse di circa 6,5 miliardi di euro, vengono adottate diverse misure in campo fiscale che puntano a fornire un ulteriore e sostanziale supporto alla liquidità di famiglie e imprese. In particolare vengono riprogrammate le scadenze relative ai versamenti tributari e contributivi sospesi nella fase di emergenza, in modo da ridurre sensibilmente nel 2020 l’onere che altrimenti graverebbe sui contribuenti in difficoltà.
– Enti territoriali
Sono stati incrementati i fondi istituiti dal decreto rilancio per far fronte ai minori introiti fiscali, salvaguardare gli equilibri di bilancio e garantire la regolarità dell’azione pubblica a tutti i livelli di governo.
Infine, sono state rafforzate le misure per gli investimenti:
Ha, inoltre, approvato, in esame definitivo, quattro decreti legislativi di recepimento di altrettante direttive europee:
– attuazione dell’articolo 1 della direttiva (UE) 2018/849, che modifica la direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso;
– attuazione degli articoli 2 e 3 della direttiva (UE) 2018/849, che modificano le direttive 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche;
– attuazione della direttiva (UE) 2018/850, che modifica la direttiva 1999/31/CE, relativa alle discariche di rifiuti;
– attuazione della direttiva (UE) 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, e della direttiva (UE) 2018/852, che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.
Ha, infine, esaminato alcune leggi regionali deliberando di impugnare, in particolare, le seguenti:
– la legge della Regione Sardegna n. 17 del 24/06/2020, recante “Modifiche alla legge regionale n. 22 del 2019 in materia di proroga di termini”, in quanto l’articolo 1, relativo agli interventi edilizi, eccede dalle competenze statutarie, in violazione dell’articolo 3 dello Statuto speciale della Regione, e invade altresì la potestà legislativa esclusiva dello Stato in materia di tutela del paesaggio, di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s), e all’articolo 9 della Costituzione;
– la legge della Regione Calabria n. 10 del 02/07/2020, recante “Modifiche e integrazioni a piano casa (legge regionale 11 agosto 2010, n. 21)”, in quanto gli articoli 2, 3 e 4, riguardanti gli interventi straordinari di ampliamento, demolizione e ricostruzione di immobili, si pongono in contrasto con la tutela del paesaggio, garantita dall’articolo 9 della Costituzione, e violano la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela del paesaggio, di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione;
– la legge della Regione Piemonte n. 15 del 09/07/2020, recante “Misure urgenti di adeguamento della legislazione regionale – Collegato”, in quanto l’articolo 75, che contiene disposizioni in materia di appalti e concessioni, si pone in contrasto con i principi dell’ordinamento dell’Unione europea, in violazione dell’articolo 117, primo comma, della Costituzione, violando altresì l’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione, per invasione della competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di tutela della concorrenza;
– la legge della Regione Puglia n. 16 del 07/07/2020 “Modifiche alla legge regionale 15 dicembre 2008, n. 34 (Norme in materia di attività funeraria, cremazione e dispersione delle ceneri), modifiche alla legge regionale 20 dicembre 2017, n. 59 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma, per la tutela e la programmazione delle risorse faunistico–ambientali e per il prelievo venatorio), disposizioni attuative della legge regionale 29 dicembre 2017, n. 67 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2018 e bilancio pluriennale 2018-2020 della Regione Puglia (legge di stabilità regionale 2018)) e disposizioni varie in materia di opere pubbliche”, in quanto l’articolo 1, commi 1 e 2, e l’articolo 2, comma 1, riguardanti i cimiteri e i sistemi di depurazione dell’aria, si pongono in contrasto con i principi fondamentali in materia di tutela della salute, in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione;
– la legge della Regione Sardegna n. 21 del 13/07/2020, recante “Norme di interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale”, in quanto l’articolo 1, riguardante il piano paesaggistico, viola gli articoli 9, 97 e 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, che riserva alla competenza statale la tutela dell’ambiente e del paesaggio;
nonché di non impugnare, tra le altre, le seguenti:
– la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 13 del 29/06/2020, recante “Disposizioni in materia di finanze, patrimonio e demanio, funzione pubblica, autonomie locali, sicurezza, politiche dell’immigrazione, corregionali all’estero e lingue minoritarie, cultura e sport, infrastrutture, territorio e viabilità, turismo, risorse agro- alimentari, forestali, montagna, attività venatoria, lavoro, formazione, istruzione e famiglia, ambiente e energia, cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale, sanità e sociale, Terzo settore (Legge regionale multisettoriale)”;
– la legge della Regione Basilicata n. 19 del 09/07/2020, recante “Norme in Materia di requisiti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio”;
– la legge della Regione siciliana n. 13 del 07/07/2020, recante “Disposizioni per l’accelerazione dei procedimenti amministrativi e per la realizzazione di interventi infrastrutturali urgenti”.
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