DL 83/2020 su misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza da COVID-19 deliberata il 31.1.2020(DDL 1928/S)-Legge di delegazione europea 2019(DDL 1721/S)-Schema di DPCM su una prima ripartizione delle risorse del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo de
SENATO DELLA REPUBBLICA
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DALLE COMMISSIONI DI MERITO
– Conversione in legge del decreto legge 30 luglio 2020, n. 83, recante misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata il 31 gennaio 2020 (DDL 1928/S)
La Commissione Affari Costituzionali ha approvato il provvedimento in oggetto, in sede referente, in seconda lettura, senza modifiche al testo trasmesso dalla Camera.
Scheda emendamenti in Commissione
Il provvedimento d’urgenza interviene per la proroga dei termini di talune specifiche misure, tra cui la disciplina relativa al Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 nonché le norme sul ricorso al lavoro agile e per l’accelerazione degli interventi di edilizia scolastica.
Per l’iter parlamentare precedente si veda la Sintesi n. 34/2020
Il decreto legge, in scadenza il 24 settembre p.v, passa all’esame dell’Aula.
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DALLE COMMISSIONI DI MERITO
– Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2019 (DDL 1721/S)
La Commissione Politiche Ue ha approvato, in prima lettura, in sede referente, il provvedimento in oggetto con modifiche al testo iniziale. Tra queste, in particolare, si segnalano le seguenti:
Articolo 5
Viene modificato l’articolo concernete “Princìpi e criteri direttivi per l’attuazione della direttiva (UE) 2018/2001, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili”, ed in particolare:
viene prevista la definizione dei criteri per l’individuazione di aree idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili aventi una potenza complessiva almeno pari a quella individuata come necessaria dal Piano Nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) nonché criteri per la ripartizione fra regioni e province autonome per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili.
Viene disposto che, al fine del raggiungimento degli obbiettivi del PNIEC, siano individuate le superfici e le aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili privilegiando l’utilizzo di superfici di strutture edificate e aree non utilizzabili per altri scopi, compatibilmente con le caratteristiche e le disponibilità delle risorse rinnovabili nonché delle infrastrutture di rete e della domanda elettrica.
Viene previsto l’applicazione del principio di neutralità tecnologica nelle misure volte ad agevolare il massimo utilizzo dell’energia producibile da fonti rinnovabili.
Viene disposto che, al fine di contribuire efficacemente alla decarbonizzazione di tutte le forme di trasporto, siano aggiornati, potenziati e introdotti meccanismi di sostegno per la produzione di biometano, biocarburanti avanzati e idrogeno.
Emendamenti 5.4, 5.5, 5.106 e 5.72 (tutti nuova formulazione) a firma di Parlamentari
Articolo 20
Aggiuntivo
Vengono introdotti principi e criteri direttivi per il recepimento della direttiva (UE) 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019, sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente
Emendamento 20.0.14 (Nuova formulazione) a firma di parlamentari
Scheda emendamenti in Commissione
Il provvedimento delega il Governo al recepimento delle direttive europee e all’attuazione di altri atti dell’Unione Europea (“Legge di delegazione europea 2019”), contiene norme di delega per il recepimento di 44 direttive europee, concernenti, in particolare: promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili; norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica; gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali; procedure di ristrutturazione, insolvenza ed esdebitazione.
Il testo passa ora all’esame dell’Aula.
PARERI SU ATTI DEL GOVERNO
-“Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante una prima ripartizione delle risorse del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese” (Atto n. 189)
La Commissione Bilancio ha reso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto.
Lo schema di DPCM è stato emanato in attuazione dei commi 14, 18, 19, 24, 25 e 622 dell’articolo 1 della legge n. 160/2019 (legge di bilancio per il 2020). I commi 14 e 24 prevedono rispettivamente l’istituzione e il riparto del Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese, con una dotazione complessiva di circa 20,8 miliardi di euro per gli anni dal 2020 al 2034.
Lo schema provvede, in particolare, a ripartire la somma di 29 milioni di euro nel 2020, 32 milioni nel 2021, 30 milioni nel 2022, 20 milioni nel 2023 (111 milioni nel periodo 2020-2023) per la realizzazione di alcuni interventi il cui finanziamento è previsto a valere sulle risorse di cui al predetto comma 14.
Il provvedimento, dopo il parere dell’omologa Commissione della Camera, tornerà in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva.
– “Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2020” (Atto n. 192)
La Commissione Istruzione ha reso al Governo un parere favorevole con condizione e osservazione sul provvedimento in oggetto.
Il provvedimento reca lo stanziamento di risorse di competenza per l’esercizio 2020 al fine di realizzare, tra l’altro, strutture di trasferimento tecnologico derivanti da progetti di ricerca cogestiti da imprese ed università ed altri soggetti pubblici e privati capaci di portare innovazione nel tessuto economico, generando benessere per persone, aziende e territori; creare un circolo virtuoso tra i grandi pilastri industriali italiani e le piattaforme scientifico-tecnologiche-universitarie per valorizzare i talenti dei giovani, in Italia e all’estero, come fattore di sviluppo e crescita del Paese.
Il provvedimento, dopo il parere della Commissione Cultura della Camera, tornerà in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva.
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