Trasmessa dalla CNCE la sentenza n. 718/2020 dell’AQUILA in materia di pagamento diretto dei lavoratori
La CNCE, con l’allegata comunicazione n. 751/2020, ha trasmesso copia della sentenza della Corte di Appello di L’Aquila n. 718/2020 del 26 novembre 2020, resa a seguito dell’impugnazione avverso la decisione del Tribunale di Teramo (sentenza n. 449/2019 già trasmessa con comunicazione CNCE n.692 del 02/03/2020[1]), con la quale è stato rigettato l’appello interposto dall’impresa ed è stata confermata integralmente la pronuncia di primo grado a favore della Cassa Edile di Teramo[2].
Sul punto, la CNCE ha rilevato l’importanza che riveste tale sentenza relativa alla problematica dei pagamenti diretti degli accantonamenti da parte dell’impresa ai lavoratori ritenendo che, tali versamenti, non abbiano efficacia liberatoria.
La Corte, infatti, ha precisato che, con la presentazione delle denunce mensili, l’impresa si è obbligata, attraverso la sottoscrizione della dichiarazione in esse contenuta, ad applicare il CCNL in vigore ed i relativi Accordi provinciali per gli operai edili ed affini. La sottoscrizione di tale dichiarazione conferma, quindi, la volontà dell’impresa di assoggettarsi alle fonti collettive comprensive dello Statuto e Regolamento della Cassa.
Per quanto non riportato nella presente si rinvia alla nota allegata.
[2] (e non di Chieti come erroneamente indicato in sentenza. Sul punto è in corso la procedura di rettifica)
Puoi scegliere quali categorie di cookie abilitare. I cookie necessari sono sempre attivi perché indispensabili per il corretto funzionamento del sito.