Isopensione, mantenuto l’anticipo di 7 anni, ampliando la misura, in via sperimentale, fino al 2023
Si trasmette, per opportuna informativa, il Messaggio dell’Inps n.227/2021 in tema di “Isopensione”.
In sostanza, viene confermato, fino al 2023, l’ampliamento a 7 anni dell’esodo anticipato per aziende sopra i 15 dipendenti. Pertanto, per le nuove decorrenze delle prestazioni, fino a tale anno, il periodo massimo individuale di fruizione può essere elevato, appunto, fino a 7 anni. Ultima decorrenza ammessa sarà il 1° dicembre 2023, con risoluzione del rapporto di lavoro il 30 novembre 2023.
Si ricorda che tale istituto è uno “scivolo pensionistico”, istituito dalla Legge Fornero. Consente ai dipendenti di anticipare l’uscita dal lavoro sino a un massimo di 4 anni senza perdere lo stipendio, ampliato a 7 anni, dalla Legge di Bilancio 2018, in via temporanea per il periodo 2018-2020, ora esteso all’anno 2023.
L’Istituto in esame è riservato ai datori di lavoro che impiegano più di 15 dipendenti, nei casi di eccedenza del personale. E’ necessario un accordo tra il datore di lavoro e le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative a livello aziendale che individua, come eccedenza, l’insieme dei lavoratori che, entro 4 (o 7) anni, raggiungono la pensione di vecchiaia o anticipata.
Sull’argomento si fa rinvio alle news del 26 gennaio 2018 e 19 maggio 2020 sulla Guida Ance “Strumenti per offrire maggiore flessibilità in uscita ai lavoratori prossimi alla pensione”.
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