Il Ministro delle Infrastrutture alla Camera ha annunciato l’avvio di una Commissione con Consiglio di Stato, Corte dei Conti, Anac, Ministero della Pa per dare rapidamente proposte di semplificazione. Evidenziata poi necessità di comprimere i tempi per realizzare opere e istituire una Commissione su nuove forme di finanziamento sostenibili con BCE
Nella seduta del 16 marzo 2021, presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera, si è svolta l’audizione del Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, sulle linee programmatiche del Dicastero anche in relazione ai contenuti della Proposta di Piano Nazionale di ripresa e resilienza. Di seguito alcuni dei passaggi più rilevanti dell’audizione e delle repliche successive al dibattito in Commissione.
Emergenza da Covid-19 |
La crisi in atto ha mostrato la crisi del nostro modello di sviluppo complessivo. Bisogna adottare una nuova visione di sviluppo: un approccio che spinge a “rimbalzare” avanti, oltre l’emergenza.
Il cambio dei nomi dei Ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente corrispondono ad una visione di sviluppo orientato a tutte le dimensioni della sostenibilità (ambientale, economica e sociale).
La ripresa e la resilienza quali obiettivi del Governo dipendono dalla efficienza del sistema infrastrutturale del nostro Paese. La trasformazione in senso sostenibile di tale sistema permetterebbe anche di raggiungere gli obiettivi della riduzione delle emissione di gas serra e di decarbonizzazione di cui all’Agenda 2030 (considerato che il settore dei trasporti ed edilizio contribuiscono al 50% dell’inquinamento e del consumo di suolo).
Serve quindi un investimento consistente.
Piano d’azione del Ministero |
Due direttrici:
-La prima attiene a necessità immediate: interventi sul sistema di trasporto; aumento dell’efficienza energetica del patrimonio pubblico; completamento iter legislativo di ddl rilevanti come il ddl sul consumo di suolo;
-La seconda attiene ad interventi futuri: investimenti in edilizia sociale e agevolata ed in edilizia residenziale pubblica; sviluppo di sistemi integrati di trasporto pubblico, alta velocità, potenziamento su base regionale, rinnovo flotte trasporto su terra; sviluppo intermodalità logistica; rafforzamento strutture idriche primarie;
Interventi trasversali saranno: semplificazione procedure amministrative (vedi dopo); costruzione di un sistema informativo e trasparente.
Al fine di operare in tal senso si è proceduto alla riorganizzazione del Ministero con la creazione di 3 Dipartimenti e 5 strutture volte, tra l’altro, alla definizione dei progetti che siano pienamente rispondenti al Recovery, alla creazione di un sistema informativo per il monitoraggio dell’attuazione del piano, alla valutazione dell’impatto ex post degli interventi individuati dal PNRR
Sarà necessario un investimento organizzativo (con le risorse del PNRR) per potenziare le risorse umane del Ministero a fronte di una carenza quantitativa sui servizi sul territorio e qualitativa a fronte delle nuove tecnologie per le costruzioni.
Semplificazione processi amministrativi |
Da uno studio di Banca d’Italia sono emersi tempi lunghissimi per la realizzazione di un’opera e ciò è incompatibile con l’attuazione del PNRR.
Con il DL Semplificazione ed il DL Proroga termini sono state previste procedure semplificate. Al riguardo bisogna verificare l’attuazione concreta delle misure ivi previste e studiare possibili miglioramenti.
A tal fine si è riunita proprio oggi una apposita Commissione di lavoro presso il Ministero con la partecipazione di Corte dei Conti, Consiglio di Stato, ANAC e Ministero della P.A. per studiare proposte per migliorare le norme vigenti ai fini della realizzazione del PNRR. Le proposte verranno poi sottoposte ad enti locali e stakeholder.
Queste iniziative di natura legislativa saranno accompagnate da interventi per rafforzare la preparazione tecnica delle stazioni appaltanti e per la digitalizzazione delle procedure amministrative. In particolare, il Ministero è al lavoro insieme al Ministero per la transizione ecologica ed al Ministero della Cultura per migliorare i processi di propria competenza concernenti le procedure di valutazione di impatto ambientale. Al riguardo, si sta, tra l’altro, studiando la possibilità di un coinvolgimento di alcuni soggetti all’inizio della procedura anziché nella fase successiva al fine di evitare i ritardi esistenti.
Velocizzazione delle opere |
“Bisogna comprimere i tempi per fare le opere altrimenti non riceveremo i fondi per la realizzazione delle stesse entro il 2026”. Per questo è stato richiesto alla struttura di missione di individuare le possibili stazioni appaltanti per la realizzazione delle opere previste dal Piano per cominciare a dialogare con loro.
Nel 2020 (fonte cresme) il flusso di nuovi bandi è raddoppiato da 12,5 miliardi del 2019 ai 23 miliardi del 2020 grazie ad ANAS e Ferrovie. Il mercato quindi si è mosso.
In tema di Project financing sta per essere istituita una commissione sulle nuove forme di finanziamento sostenibili con la partecipazione della Banca centrale UE.
In merito allo stato di attuazione dei commissariamenti, a seguito dell’espressione dei pareri da parte del Parlamento, sono state inviate le lettere ai Presidenti di Regione che dovranno dare il loro concerto. Sono stati, inoltre, presi contatti con le stazioni appaltanti affinchè indichino le opere che – a loro avviso – si potrebbero accelerare con l’intervento di un commissario. “Anche se non è questa la soluzione a tutti i problemi”.
PNRR |
Per gli investimenti bisogna individuare obiettivi chiari e realizzabili.
Sarà necessaria una integrazione del PNRR con le risorse nazionali in merito ai contratti di programma.
Nella bozza di Piano -in fase di revisione da parte del Governo – le risorse assegnate al Ministero sono circa 48 miliardi di euro con 20 assegnazioni.
Al riguardo, viene precisato che le schede tecniche del Piano trasmesse dal Ministro dell’Economia sono precedenti alle valutazioni effettuate già dal precedente Governo. Infatti vi si ritrovano opere che il precedente Governo aveva già escluso.
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