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Mentre alla Camera è stato scelto, come richiesto dal Governo, di non indicare le opere da inserire nel prossimo decreto, al Senato è stato redatto un elenco - non vincolante - delle future opere da inserire nel prossimo DPCM. Dall’Esecutivo rassicurazioni sul prossimo decreto che terrà conto delle istanze rappresentate da tutte le forze politiche.

Archivio, Governo e Parlamento

Schema DPCM opere commissariate tra Camera e Senato pareri difformi

16 Marzo 2021
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Le Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati e Lavori pubblici del Senato hanno concluso l’esame dello Schema di DPCM recante l’individuazione degli interventi infrastrutturali ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del DL 32/2019 (Atto n.241 – Relatori, alla Camera, gli On. Stefania Pezzopane del Gruppo PD ed Emanuele Scagliusi del Gruppo M5S, al Senato, il Sen. Vincenzo D’Arienzo del Gruppo PD).

Sono stati approvati due diversi pareri favorevoli con condizioni (alla Camera) ed osservazioni (al Senato).  In particolare, alla Camera è stato scelto, anche su richiesta del Governo, di non indicare le opere da inserire nel prossimo decreto, al Senato invece è stato redatto un elenco – non vincolante – delle future opere da inserire nel prossimo DPCM.

Al riguardo, in seduta il Sottosegretario alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, ha evidenziato che l’elenco delle opere indicate al Senato, tra le quali figurano interventi che non sono passibili di commissariamento essendo rivolti ad infrastrutture in concessione, non è esaustivo e che il prossimo decreto terrà conto delle istanze rappresentate da tutte le forze politiche.

 

***

Alla Camera

Nel parere sono state poste le seguenti condizioni:

-sia assicurato il pieno coinvolgimento delle regioni nell’individuazione degli interventi infrastrutturali da commissariare, sia procedendo all’acquisizione delle intese prescritte dalla legge, sia attivando a tal fine le opportune interlocuzioni con la Conferenza delle regioni e delle province autonome;

– nel caso in cui dall’interlocuzione con le regioni emerga l’esigenza di modificare l’elenco degli interventi infrastrutturali in esame, il Governo riferisca tempestivamente alle Commissioni parlamentari competenti;

-si garantisca la massima priorità nell’assegnazione delle future risorse agli interventi infrastrutturali inclusi nell’elenco allegato allo schema di decreto in esame, ove non integralmente finanziati;

– in caso di sostituzione dei commissari nominati ai sensi dello schema di decreto in esame, si proceda ad acquisire il parere delle competenti Commissioni parlamentari secondo quanto previsto dall’articolo 4 del decreto-legge n. 32 del 2019, come modificato dall’articolo 9 del decreto-legge n. 76 del 2020;

– entro il termine previsto dalla legge del 30 giugno 2021, si proceda all’adozione di un nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per l’individuazione di ulteriori interventi infrastrutturali da commissariare, da sottoporre al parere delle Commissioni parlamentari dopo l’interlocuzione con le regioni. Nel corso del dibattito parlamentare è infatti emersa con convinzione la necessità di emanare un ulteriore decreto che comprenda molte altre opere. Questo determina l’esigenza di definire un decreto di consistenza considerevolmente più ampia nel numero delle opere e nelle risorse per esse impegnate. Si abbia cura di inserire prioritariamente in tale atto le opere che siano in stato di avanzamento progettuale a livello esecutivo, cantierabili e con un quadro finanziario definito, utilizzando lo strumento dei lotti funzionali e costruttivi per la realizzazione delle grandi opere che necessitano di importanti finanziamenti. Al fine della celerità di realizzazione delle stesse, si valutino quelle già deliberate dal CIPE, inviando alle Commissioni parlamentari competenti il relativo elenco aggiornato alla data di emanazione del decreto in esame;

-nel nuovo decreto del Presidente del Consiglio sia data priorità alle opere olimpiche e alle opere inserite nelle reti TEN-T;

– entro il 31 dicembre di ogni anno, il Governo riferisca alle competenti Commissioni parlamentari sullo stato di realizzazione degli interventi infrastrutturali oggetto del presente schema di decreto, anche al fine di assicurare un monitoraggio costante sulle variazioni progettuali;

–in considerazione della scelta di queste Commissioni, anche su richiesta del Governo, di non indicare le opere da inserire nel prossimo decreto, si abbia cura di avviare un confronto tempestivo con le competenti Commissioni, al fine di condividere preventivamente la definizione dell’elenco degli interventi infrastrutturali da inserire nel prossimo decreto.

 

Testo del parere

 

Al Senato

Nelle premesse al parere, è stata evidenziata l’utilità di valutare anche la possibilità di individuare commissari con criteri e caratteristiche ulteriori rispetto a quelli seguiti nella proposta in esame, anche al fine di affrontare compiutamente la possibile sovrapposizione tra l’incarico del compito commissariale, nel quale rientrerebbe anche la funzione di controllo e la struttura incaricata delle procedure progettuali e tecniche dell’opera commissariata.

Sono state poi poste le seguenti osservazioni a valere sull’emanazione del prossimo DPCM:

 –     si ritiene urgente, attesi i risvolti economici e di immagine delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, individuare un commissario straordinario per ogni Regione interessata dai Giochi Olimpici, dotato dei poteri e delle funzioni di cui all’articolo 4, comma 3, del DL 32/2019, al fine di accelerare tutte le opere connesse e necessarie per lo svolgimento dei Giochi Olimpici 2026, comprese le opere olimpiche di cui al decreto-legge 11 marzo 2020 n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 maggio 2020, n. 31;

 –     siano privilegiate le opere infrastrutturali caratterizzate dai seguenti elementi:

  1. accessibilità su ferro – collegamenti agli aeroporti di alcuni dei principali nodi urbani tramite metropolitana o rete RFI (Roma, Napoli, Milano Linate, Genova, Lamezia Terme, Bergamo, Firenze, Venezia, Verona, Catania, Pisa), anche attraverso la realizzazione di fermate di interscambio o il miglioramento della loro accessibilità o integrazione;
  2. ultimo/penultimo miglio ferroviario e connessioni alla rete dei porti italiani;
  3. upgrading infrastrutturale e tecnologico dei principali nodi ferroviari;
  4. estensione della rete, anche con nuove linee trasporto rapido di massa;

–     con riguardo ai commissariamenti in essere relativi alle infrastrutture strategiche si ritiene utile garantire che tutti gli interventi ad esse connessi siano assegnati comunque in capo al commissario nominato;

–     nei casi di scadenza temporale degli incarichi assegnati ai commissari straordinari, si ritiene necessario garantire lo svolgimento delle attività commissariali senza soluzione di continuità affinché non si verifichino dilatamenti dei tempi previsti;

 –     ai fini della predisposizione del nuovo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con il quale – entro il 30 giugno 2021 – saranno individuati ulteriori interventi per i quali disporre la nomina di Commissari straordinari, siano considerati anche i seguenti criteri:

 

  1. la strategicità dell’opera da realizzare in funzione della continuità territoriale che potrebbe garantire;
  2. l’incremento dell’efficacia e dell’efficienza del territorio in cui l’opera insiste geograficamente;
  3. il valore della produzione che l’infrastruttura è in grado di produrre in termini di riverbero economico e sociale per il territorio interessato;
  4. l’incremento della competitività territoriale che la realizzazione dell’opera potrebbe garantire;
  5. la caratterizzazione ecologica dell’opera in termini di riduzione degli agenti inquinanti da valutare in confronto con le infrastrutture attuali e/o quelle che saranno sostituite dalla realizzazione di una nuova;

–  con cadenza annuale, il Governo riferisca alle competenti Commissioni parlamentari sullo stato di realizzazione degli interventi infrastrutturali, anche al fine di assicurare un monitoraggio costante sull’attuazione dei programmi nonché sulle eventuali variazioni che dovessero sopravvenire;

 –  considerata, quindi, la prossima stesura di un ulteriore DPCM, oltre a rafforzare la convinzione espressa in precedenza con riguardo alle opere connesse ai Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026, valuti il Governo l’opportunità di inserire ulteriori interventi (specificatamente indicati nel parere), alcuni dei quali, peraltro, già inseriti nell’allegato al DEF 2020 “Italia Veloce

 

Testo del parere

 

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