Legge 21 maggio 2021, n. 69 – conversione del decreto “Sostegni”

Sulla Gazzetta ufficiale n. 120 del 21 maggio u.s. è stata pubblicata la Legge 21 maggio 2021, n. 69, di “conversione, con modificazioni, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19”.

Per quanto di interesse, si segnala che, con l’articolo n. 30-sexies del decreto, come convertito, si prevede una proroga dell’incarico del Commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso dal 31 dicembre 2021 fino al 30 giugno 2023, in ragione della necessità di garantire la continuità operativa anche in relazione alle difficoltà connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Sul punto, occorre ricordare che tale Commissario (istituito con il comma 1 dell’articolo 4-ter del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, c.d. “Sblocca cantieri”), che ha, tra l’altro, il compito di sovraintendere alla progettazione, all’affidamento e all’esecuzione degli interventi indifferibili ed urgenti del sistema idrico del Gran Sasso, può assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante ed opera in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, fatto salvo il rispetto dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea.

Proprio alla luce di ciò, nel corso dei lavori parlamentari Ance ha evidenziato la criticità della misura, in quanto consente il mantenimento del modello commissariale, cui si è fatto ricorso per la ricostruzione del Polcevera, caratterizzato da forti poteri derogatori, in casi e situazioni non connotate dalla medesima condizione di straordinarietà.

Naturalmente, per realizzare celermente gli interventi infrastrutturali prioritari o le opere da “sbloccare”, è senz’altro indispensabile semplificare le procedure “a monte” della gara, relative alle fasi di programmazione e approvazione dei relativi progetti, sul modello del Commissario per la tratta dell’Alta Velocità Napoli-Bari.

La fase di affidamento delle opere, però, dovrebbe avvenire nel pieno rispetto delle procedure previste dal Codice dei contratti e dalla legislazione ad esso connessa, in omaggio al principio di concorrenza.

In allegato, il testo del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, coordinato con la legge di conversione.