Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 34 del 2 settembre u.s,, ha approvato due decreti legge relativi a:
In particolare, il decreto introduce misure per agevolare gli investimenti per la sicurezza delle infrastrutture ferroviarie (accelerazione dell’attuazione del piano Piano nazionale di implementazione del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario, European Rail Traffic Management System – Ertms) e delle dighe; è ridefinita la procedura da seguire nell’orientare le risorse finanziarie (4,6 miliardi) destinate a ridurre le disuguaglianze territoriali in termini di dotazione infrastrutturale.
Il provvedimento, tra l’altro, contiene disposizioni in materia di:
– Ecobonus automotive
Considerati gli effetti prodotti dall’emergenza epidemiologica, in particolare quelli legati ai ritardi nella produzione e all’allungamento dei tempi di immatricolazione e consegna dei veicoli acquistati, si prevede che la conclusione della procedura informatica per confermare la prenotazione dell’ecobonus per le categorie M1, M1 speciali, N1 e L possa avvenire entro il 31 dicembre 2021, se l’inserimento è avvenuto tra il 1 gennaio 2021 e il 30 giugno 2021, ed entro il 30 giugno 2022, se l’inserimento avviene tra il 1 luglio 2021 e il 31 dicembre 2021.
Per garantire e ottimizzare l’utilizzo dei fondi destinati all’acquisto di veicoli meno inquinanti M1, compresi nella fascia di emissione 0-60 grammi di CO2, le risorse previste per l’Extrabonus vengono riallocate sul fondo ordinario dell’incentivo Ecobonus.
-Sud
Il decreto inoltre interviene sulla riduzione dei divari di dotazione infrastrutturale del Mezzogiorno e nell’offerta di sostegno alla capacità progettuale dei Comuni e delle Regioni meridionali.
L’inserimento del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale nella cabina di regia per l’edilizia scolastica garantirà un riparto di risorse più equo sul piano territoriale per la costruzione di scuole dell’infanzia e asili nido.
Le nuove disposizioni sulla progettazione territoriale, con la dotazione di 120 milioni di euro, consentiranno a 4600 Comuni italiani (tutti quelli sotto i 30mila abitanti nel Sud e nelle aree interne) di dotarsi di un “parco progetti” adeguato alle tante opportunità che ai Comuni stessi vengono offerte in questi anni, con il PNRR, con il FSC, con i fondi strutturali: è, al riguardo, prevista una premialità per i Comuni.
Il decreto affida al Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri il compito di stilare, con cadenza triennale, il Piano Nazionale per il rafforzamento delle risorse umane, tecnologiche, aeree e terrestri necessarie per una più adeguata prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, documento che andrà ad integrare la consueta pianificazione regionale.
Nell’ambito della Strategia per lo sviluppo delle aree interne, sono inoltre stanziati 100 milioni nel triennio 2021-2023 in favore degli enti territoriali impegnati nella lotta attiva agli incendi boschivi. Tali stanziamenti consentiranno di dare concreta attuazione a quanto previsto dai Piani antincendio boschivi approvati dalle Regioni, in particolare: contrastare l’abbandono di attività di cura del bosco, prevedere postazioni di atterraggio dei mezzi di soccorso, realizzare infrastrutture (ad esempio vasche di rifornimento idrico utili ad accelerare gli interventi di spegnimento degli incendi), predisporre vie di accesso e tracciati spartifuoco e manutenere le aree periurbane.
Inoltre, ha deliberato la proroga per 5 mesi, con effetto retroattivo, dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza delle precipitazioni nevose verificatesi nei giorni dal 2 al 10 gennaio 2021 nel territorio dei comuni colpiti della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia.
Ha infine esaminato alcune leggi delle Regioni deliberando di non impugnare:
-legge della Regione Valle d’Aosta n. 17 del 13/07/2021 “Sostegno alle imprese titolari di mutui agevolati previsti da leggi regionali, in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19”;
-legge della Regione Toscana n. 23 del 13/07/2021 “Ulteriori disposizioni per fronteggiare le gravi conseguenze economiche del crollo del Viadotto di Albiano sul fiume Magra. Modifiche alla l.r. 59/2020”.
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